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Ciao Rossella, e grazie per il tuo insegnamento

DI GAETANO FERRANDINO

Cosa dovrei pensare e soprattutto scrivere, adesso? Che forse i miracoli non esistono? No, siamo a Natale e il periodo è il meno indicato. Che forse chi governa da lassù alle volte davvero desidera avere al suo fianco le persone migliori lasciando in vacanza su questa terra più a lungo tutti gli altri? Beh, questo è decisamente verosimile. Scrivo mentre attraverso i social network apprendo della scomparsa di Rossella Magno, che ha combattuto con grande dignità la sua battaglia contro un male che alla fine non ha voluto lasciarle scampo. Un colpo al cuore, credetemi. Io avevo avuto il piacere di conoscerla lo scorso anno, proprio di questi tempi: mi recai nella sua abitazione, scambiai con lei quattro chiacchiere, c’era anche il marito Biagio, con il quale invece ci conoscevamo dall’infanzia. Mi raccontò della sua malattia, del fatto che all’improvviso stesse regredendo quasi per incanto, di tante altre cose che è giusto che restino all’interno di quelle mura domestiche. Una storia, o un coacervo di storie, che aveva tutto per essere caratterizzate da un senso di immane tristezza, ma che venivano raccontate con un magnifico sorriso sulle labbra. La sua fede smisurata, tanto smisurata da riuscire a trasmetterla anche al suo interlocutore, l’amore per i figli e che i figli nutrivano per lei, la voglia di combattere e non volersi mai arrendere ad un destino che certo non le era stato benevolo.  E in più l’amore per i suoi gatti, che rende sempre una persona ancora più speciale. Una donna splendida, straordinaria, una chiacchierata di un’ora e poco più per innamorarsi di lei. Perché di Rossella, e di tutto quanto riusciva a trasmetterti, era impossibile non rimanere invaghiti.

Oggi, a distanza di un anno, la ferale notizia, proprio nell’imminenza del Natale: sta per nascere Gesù e in fondo anche a me piace credere che dall’alto abbiano richiesto un angelo in più per poter festeggiare questo solenne momento. Rossella non c’è più, ci ha lasciati quella meravigliosa creatura che soltanto una fortuita coincidenza e la professione mi consentì di incrociare esattamente dodici mesi fa. Anzi no, Rossella è ancora qui e da qui in fondo non se ne andrà mai. Basta leggere i messaggi di cordoglio su Facebook per rendersene conto. La figlia Rubina parla di morte di un angelo e scrive: «Ciao Mamma, sono sicura che lassù starai meglio, sei la nostra guerriera. Ti amerò sempre, nonostante tutto». E dove, naturalmente, quel nonostante tutto può significare soltanto l’esser volata via troppo presto. E anche Maria Vittoria le fa eco: «Ciao Mà, sei sempre con me nel mio cuore». E poi tutti a “celebrare” quella grande donna che agli internauti amava rivolgersi con una frase divenuta celebre: «Buongiorno, o mio bellissimo popolo di Fb». Tutti la vogliono ricordare mentre inneggia alla vita e per la lezione di stile, coraggio e fede incrollabile che l’ha caratterizzata. Io quella lezione, ho avuto modo di ascoltarla in sessanta minuti di amabile chiacchierata e per questo mi sentirò sempre un privilegiato. Forse il ricordo di quell’insegnamento, di quella lezione, nella mia anima si era un pò offuscato e di questo devo chiedere scusa a Rossella. Fiduciosa che saprà perdonarmi, con quel sorriso con il quale – anche nel dolore e nelle difficoltà – era sempre lei a rassicurare il prossimo e mai il contrario. Non credo servano altre parole, un bacio a Biagio ed alle tue splendide bambine. Sono e restano persone fortunate, ti hanno avuto e ti avranno sempre al loro fianco.

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