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Cinque ischitani al coro più grande del mondo

Di Isabella Puca

Ischia –  È stata un’esperienza fantastica quella vissuta da cinque ischitani che, domenica scorsa, in Piazza Plebiscito a Napoli, hanno preso parte al coro più grande del mondo.  Tra i circa 13.000 coristi, provenienti da scuole primarie e secondarie di I e II grado, protagonisti di un singolare massive flashmob ideato per diffondere la conoscenza e la passione per la musica. Tra i giovani, c’erano infatti  Restituta Rando, Marco Cocule Marco, Carmen Di Meglio, Giovanni Castagliuolo, Andrea Mattera, e Andrea Tommasini. “La piazza incantata” questo il titolo dell’evento riconosciuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato ideato e diretto da Renato Parascandolo e Sergio Siminovich e ha visto presenti tra le personalità il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele e l’Onorevole Luigi Berlinguer, Presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica. «Il maestro Giuseppe Mallozzi direttore del coro del San Pietro a Majella e a direttrice Elsa Evangelista, hanno deciso di farci partecipare iscrivendoci all’evento. Dal sito ufficiale abbiamo scaricato i brani da dover cantare e abbiamo provato per quattro mesi all’incirca. Noi del conservatorio di Napoli eravamo tra i cori pilota, professionisti, insieme al coro di Santa Cecilia di Roma. L’orchestra è stata fornita da noi, era quella del nostro conservatorio, nella quale hanno suonato anche e soprattutto gli studenti». Ci racconta così ancora entusiasta dell’esperienza Restituta Rando che con gli altri ha eseguito i brani in programma, alcuni tratti dalle opere di Verdi e Mozart e altre storiche ballad come “Michelle” dei Beatles e canzoni dell’intramontabile tradizione napoletana. «Sicuramente è stato emozionante, è stata un’importante occasione di crescita personale e musicale, ci siamo potuti confrontare con moltissimi altri cori dalle più disparate specializzazioni, di diverso carattere. All’interno del percorso formativo dello studente aspirante musicista – ci racconta ancora Restituta –  è stato un evento pregnante, un mettersi alla prova. In conservatorio comunque non si hanno molte possibilità di mettersi in gioco davanti a un pubblico, quindi, farlo in una piazza di tredici mila coristi con due importanti direttori d’orchestra è stato un punto fermo nel percorso culturale di ciascuno». Erano 362 i cori polifonici provenienti da 17 Regioni d’Italia affiancati da tre cori professionali per un evento unico nel suo genere. « Noi non siamo tutti cantanti, anzi del nostro gruppo forse solo Castagliuolo lo è, ma per il resto io sono chitarrista, Marco suona il clarinetto, Carmen il pianoforte e i due Andrea studiano composizione. Tuttavia, il canto è una disciplina formante nell’artista e questa occasione ha potuto farci sperimentare un diverso tipo di esibizione, un diverso modo di far musica, uscendo dagli schemi del singolo strumento. La giornata è stata bellissima, peccato però per la pioggia finale. Il vero concerto, come ha detto anche il maestro Seminovich è stato quello delle prove generali del pomeriggio di cori e orchestra». La pioggia, tuttavia, non ha scalfito l’entusiasmo dei tanti giovani che, avendo in comune l’amore per la musica, hanno fatto vibrare in un unico pomeriggio i cuori dei tanti che hanno preso parte a un evento unico al mondo.

 

 

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