«Un incontro chiarificatore». Sono queste le parole dei sindaci che nel pomeriggio hanno incontrato il prefetto di Napoli Marco Valentini che nella giornata di domenica ha annullato l’ordinanza congiunta dei primi cittadini tesa a impedire lo sbarco a Ischia di turisti lombardi e veneti. Il sindaco di Casamicciola, Giovanbattista Castagna, il primo cittadino di Ischia, Enzo Ferrandino, la fascia tricolore di Serrara Fontana, Rosario Caruso ed i sindaci di Barano, Dionigi Gaudioso e di Forio Francesco del Deo hanno avuto un confronto definito «sereno e schietto» presso l’ufficio territoriale del Governo di Napoli.
«Abbiamo rappresentato al Prefetto di Napoli Marco Valentini le motivazioni che ci hanno spinto, nella giornata di domenica, ad emettere l’ordinanza», ha detto il sindaco di Casamicciola Giovanbattista Castagna. E non solo. «Abbiamo spiegato al Prefetto di Napoli – ha detto ancora – le nostre posizioni e preoccupazioni. Abbiamo fatto presente anche quali sono le problematiche di Ischia. Siamo un’isola e le nostre problematiche e difficoltà sono inequivocabilmente diverse rispetto a quelle che possono essere riscontrate in una qualsiasi città. Sulla terraferma, insomma». Castagna nel corso dell’incontro in prefettura ha illustrato in modo dettagliato quali sono le peculiarità, che spesso diventano difficoltà, che si registrano su un’isola. «Al momento il nostro eliporto non è pronto a fronteggiare un’eventuale emergenza. Deve essere potenziato e strutturato per poter fronteggiare un’eventuale emergenza. Così come l’ospedale Rizzoli che è un presidio sostanzialmente piccolo». Nel corso dell’occasione, come spiega Castagna, hanno anche chiesto delle misure di prevenzione al Prefetto. «Abbiamo chiesto – spiega – che siano posti in essere dei controlli e di poter effettuare degli screening preventivi qualora dovesse succedere qualcosa». Per il sindaco di Casamicciola la parola d’ordine resta una: «Prevenire». Perché si sa, prevenire, è meglio che curare. Per questo dopo che il Prefetto ha spiegato i dispositivi di legge in vigore per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, i sindaci stanno «valutando il da farsi».
Sulla stessa lunghezza d’onda è il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino. «È stato un incontro interlocutorio e chiarificatore nel corso del quale abbiamo spiegato quali sono state le motivazioni che ci hanno spinto ad emettere nella giornata di domenica l’ordinanza relativa al divieto di sbarco per i residenti provenienti dalla Lombardia e dal Veneto e per i turisti di nazionalità cinese», ha detto a margine dell’incontro. Ed ancora: «Chiaramente la situazione è in forte evoluzione. Anche il quadro normativo si sta delineando nel corso delle ore. Domani (oggi per chi legge ndr) ci aggiorniamo per verificare quali azioni intraprendere». E chiosa con un sibillino: «Stiamo valutando».
È Rosario Caruso a spiegare meglio: «Stiamo meditando sulle azioni da intraprendere», ha detto. E sull’incontro con il Prefetto: «Si è trattato di un momento di chiarificazione rispetto agli atti emanati nella giornata di domenica e poi revocati dal prefetto stesso. Abbiamo posto in essere anche un confronto sugli eventuali altri provvedimenti che possono essere intrapresi». Nel contempo ai sindaci sono stati illustrate le azioni che sta intraprendendo il Governo centrale e della Regione Campania. «Ischia – ha detto ancora il sindaco di Serrara Fontana – è un’isola che ha delle peculiarità differenti rispetto al resto del Paese. In questo momento il nostro turismo è attivo a differenza di ciò che succede sull’isola dei nostri ‘cugini’ a Capri dove gli alberghi sono chiusi e dei nostri amici di Procida dove in questo momento non si registra flusso turistico».
Le stesse motivazioni sono state addotte dal sindaco di Barano Dionigi Gaudioso. «Nel chiarire al Prefetto le motivazioni che ci hanno spinto ad emettere l’ordinanza (poi bloccata dallo stesso Prefetto) nella giornata di domenica, abbiamo spiegato come la nostra situazione sia differente rispetto al resto della Regione Campania. Abbiamo una struttura sanitaria come il Ruzzoli che è piccola per fronteggiare un’eventuale emergenza. La nostra intenzione era quella di bloccare in tempo un’eventuale emergenza. Un’azione di prevenzione, insomma. Con il controllo ai porti avremmo evitato qualsiasi problema. Per questo abbiamo chiarito come la nostra non fosse un’azione di discriminazione nei confronti dei turisti che sulla nostra isola sono sempre i benvenuti».
A sottolineare questo punto è ancora il sindaco di Forio Francesco del Deo: «Mi dispiace che il nostro messaggio sia arrivato in maniera distorta. Viviamo di turismo e non siamo razzisti nei confronti di nessuno. Tutti i turisti sono sempre i benvenuti sulla nostra isola. E continueranno ad esserlo. Bisogna chiarire come il nostro provvedimento nascesse dalla volontà di chiedere alla Regione Campania ed alle Asl di poter organizzare ai tre terminal portuali (Pozzuoli, Beverello e Porta di Massa) di mettere dei termoscanner per poter fare uno screening. Un esame anche se limitato ci avrebbe aiutato in caso di un eventuale emergenza». Del Deo, poi, ha chiesto al Prefetto di Napoli di poter «Creare un presidio sull’isola così come fatto in Lombardia. In pratica qualora dovesse verificarsi un caso sospetto di Coronavirus, la persona non dovrebbe entrare in ospedale bensì fermarsi nella tenda all’esterno del presidio per farsi sottoporre al tampone. Qualora un caso sospetto dovesse entrare in ospedale metterebbe il Rizzoli ko e ciò significherebbe mettere l’isola in ginocchio». Il sindaco di Forio non ci sta a passare come uno dei sindaci che ‘chiude i porti’. «Ci dispiace che la notizia della nostra ordinanza – ha detto – sia arrivata in maniera distorta. L’incontro con il Prefetto è servito anche a chiarire le nostre motivazioni. E per questo domani (oggi per chi legge ndr) valutiamo se rifare l’ordinanza». Perché il fine dei sindaci dell’isola di Ischia è uno: «Prevenire. Perché un caso sospetto di Coronavirs metterebbe la nostra isola ko».
