CRONACAPRIMO PIANO

Cinque sanitari in servizio sull’isola tra gli irriducibili “no vax”

Lo si apprende da fonti interne all’Asl Napoli 2 Nord, una fetta consistente dei 23 dipendenti sospesi dal servizio e dallo stipendio risultano impiegati sulla nostra isola. “Immacolata” invece la vicina Procida. Il pugno di ferro del general manager D’Amore risale allo scorso agosto, da allora nessuno ha scelto di vaccinarsi per tornare al lavoro

Adesso possiamo dirlo con certezza, dopo ave ricevuto sia pure in via informale la notizia in maniera sicura e indubitabile. C’è anche l’isola d’Ischia – e tra l’altro pure con un ruolo di primo piano – nell’elenco delle località che vedono sanitari sospesi dall’Asl di competenza (la Napoli 2 Nord, per intenderci) dopo che non hanno inteso sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid 19. I dati che arrivano da fonti interne parlano addirittura di cinque tra infermieri e OSS in servizio sull’isola che sono fermi al palo dopo che hanno deciso evidentemente di entrare nello schieramento dei cosiddetti no vax.

Un numero importante e significativo, se si considera che nell’intero territorio della ASL si registrano complessivamente 23 dipendenti sospesi dal servizio. Di fatto, oltre il 20 per cento di questi soggetti risulta impiegato (o meglio risultava) presso la nostra isola, e si tratta di una statistica che non può non far riflettere se si considera che l’azienda sanitaria locale di riferimento una serie di territori. Oltre ai sei Comuni nostrani, infatti, racchiude anche Acerra, Afragola, Arzano, Bacoli, Caivano, Calvizzano, Cardito, Casalnuovo, Casandrino, Casavatore, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano, Grumo Nevano, Marano, Melito, Monte di Procida, Mugnano, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, Sant’Antimo, Villaricca e Procida. A proposito di Procida, l’isola di Arturo si dimostra molto più virtuosa di quella verde: nessun sanitario in servizio è stato sospeso, ma va anche detto che comunque parliamo di un numero di addetti decisamente inferiore a quello di Ischia. Nonostante la sospensione dal lavoro e soprattutto dallo stipendio, risulta che i cinque soggetti in questione continuino ad essere “irriducibili” e nemmeno di fronte alla mancata corresponsione degli emolumenti si siano convertiti al vaccino. Che dire, se non altro non si può imputare loro di peccare di coerenza.

I provvedimenti che la Asl Napoli 2 Nord adottò nei confronti dei dipendenti no vax risalgono ai primi giorni di agosto e va anche rimarcato come l’azienda sanitaria in questione sia stata tra le prime in Italia (e naturalmente la prima in Campania) ad adottare il pugno di ferro. La sospensione scattò dopo che il personale in questione era stato più volte sollecitato ma invano a vaccinarsi. Per la cronaca si tratta di uomini e donne che svolgono attività a diretto contatto con i pazienti – cioè medici, infermieri, un autista soccorritore, operatori sociosanitari, fisioterapisti, ostetriche – non poteva essere ricollocato. La sospensione durerà fino al termine dello stato di emergenza Covid oppure fino all’adempimento dell’obbligo vaccinale. All’epoca dei fatti il direttore generale Antonio D’Amore ebbe a dire: “Per noi quella assunta oggi è una decisione dolorosa. Sappiamo che la vaccinazione è indispensabile per garantire la salute nostra, quella dei nostri cari e dei nostri pazienti. Per questa ragione abbiamo più volte sollecitato i colleghi sospesi, invitandoli a vaccinarsi. Abbiamo bisogno di loro, del loro contributo e della loro professionalità. Ora, però, dobbiamo dare priorità alla salvaguardia della salute dei nostri pazienti“. Il primo ad anticipare la notizia della sospensione era stato il governatore Vincenzo De Luca nella sua consueta diretta del venerdì.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

1 Comment
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Carlo

Partiamo da un presupposto, che questo che voi definite vaccino è un siero sperimentale fino a dicembre 2023 ( OMS – Aifa ), con una messa in commercio condizionato. Quindi è improprio definirli no vax. Peraltro chi sceglie di farsi inoculare il siero a RNA Messaggero deve firmare una malleva dove libera lo Stato e le case farmaceutiche da eventi avversi. Lasciando alle società farmaceutiche solo i guadagni colossali. Quindi con lo scudo penale, se vi muore in figlio non potete chiedere I danni a nessuno ! Non meno importante è il fatto che queste imposizioni esistono solo in Italia, compreso il discriminatorio green pass, che oltre a violare la costituzione, viola anche le norme europee. Al momento abbiamo il peggiore governo di sempre, il non eletto Draghi venne definito da Cossiga “ Un vile affarista “. Responsabile delle privatizzazioni italiane e del tracollo finanziario della Grecia. Draghi, De Luca e il Pdi sono responsabili negli anni ai tagli sulla sanità pubblica e stanno continuando con questa politica. Aprite gli occhi perché a questi personaggi non interessa affatto la nostra salute e in più cercano di metterci gli uni contro gli altri solo per questioni affaristiche dei loro padroni ( banche ). Lo schiavo ideale è quello che non sa di esserlo ( Goethe ). Lo schiavo è quello che si batte per le proprie catene ( Platone ).

Pulsante per tornare all'inizio
1
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex