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Citara, ancora off limits il marciapiedi del lungomare

di Francesco Castaldi

FORIO – La stagione turistica sull’isola verde è oramai entrata nel suo vivo, e sono molte le persone che hanno scelto Ischia per trascorrere un periodo di meritato riposto dopo un anno di lavoro. L’isola di Tifeo, oltre ad essere nota da secoli per le virtù benefiche delle acque termali presenti nel sottosuolo, è nota ai vacanzieri anche per le sue spiagge, che nel corso della giornata sono prese letteralmente d’assalto da una fiumana impressionante di persone. Uno degli arenili più gettonati è senza ombra di dubbio quello che si trova all’interno della baia di Citara, dove sono ubicati anche i famosi Giardini Poseidon.

Peccato che le condizioni in cui versa da tempo la zona di Citara non siano del tutto ottimali. Infatti, nonostante nella baia insistano strutture alberghiere, ristoranti, lidi ed esercizi commerciali di vario genere, la “salute” complessiva di una delle località più suggestive dell’intera isola verde desta non poca preoccupazione, e ciò in ragione del fatto che Citara, anche in piena stagione estiva, è un vero e proprio cantiere a cielo aperto. Una cartolina davvero pessima, che danneggia enormemente l’immagine della nostra isola, che soprattutto in questo periodo dell’anno registra centinaia e centinaia di presenze turistiche. Numeri di certo confortanti, ma che tuttavia stonano enormemente con la precarietà della baia.

A suscitare in particolar modo la comprensibile perplessità di residenti e turisti che frequentano Citara è senza ombra di dubbio il suo lungomare, che poco meno di un anno fa venne parzialmente interdetto dal Comune di Forio, dal momento che una forte mareggiata comportò la disgiunzione dei basoli che costituiscono la superficie del marciapiede che costeggia l’arenile e che giunge fino all’ingresso dei Giardini Poseidon.

Da allora, come detto, sono trascorsi quasi dodici mesi, eppure allo stato dell’arte il tratto del marciapiede in questione non è percorribile, e le immagini che vi mostriamo testimoniano in maniera eloquente lo stato di profondo degrado in cui versa quello che, a rigor di logica, dovrebbe rappresentare uno dei salotti buoni isolani. E invece, dal momento che a Ischia siamo degli innovatori e soprattutto dei luminari quando si parla di turismo, preferiamo stupire – negativamente – i nostri ospiti, mostrando loro dei veri e propri simulacri dell’imbarbarimento civile.

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Il marciapiede della baia di Citara, che nel recente passato è stato percorso da un continuo andirivieni di turisti e di residenti, deve essere ripristinato quanto prima e messo di nuovo a disposizione della collettività. Non è infatti tollerabile che, a un anno dalla mareggiata che determinò lo sfaldamento del basolato di Citara, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Del Deo non abbia ancora trovato una soluzione definitiva mediante la quale risolvere una volta e per tutte la delicata questione. Possibile che l’ente turrito, in questi lunghi mesi, non si sia posto il problema di dover provvedere alla fattiva risoluzione della problematica, che rappresenta un sonoro schiaffo per coloro che in quella baia lavorano quotidianamente per produrre servizi utili a un turismo realmente sostenibile?

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Se nessuno muoverà un dito per mettere in effettiva sicurezza quel tratto del marciapiede, ben presto potrebbero verosimilmente verificarsi tutta una serie di conseguenze negative non soltanto per l’appeal del luogo. Infatti ci duole dover rilevare in questa sede che la zona interdetta, pur essendo stata a suo tempo transennata per impedire che le persone potessero entrarvi, risulta accessibile sia dalla spiaggia che dalla strada che conduce al parco termale.

Un dettaglio – quello che vi abbiamo appena riferito – tutt’altro che trascurabile, e che proprio per questo motivo non possiamo fare a meno di porre all’attenzione dell’opinione pubblica. Il fatto che l’area interdetta al transito dei pedoni non sia stata circoscritta in maniera opportuna rappresenta un grandissimo rischio soprattutto per i bambini che, avventurandosi all’interno del marciapiede dilaniato lo scorso anno dai flutti marini, potrebbero rischiare di ferirsi a causa dei pali di legno e dei detriti dei basoli presenti sul luogo.

Lungi dal voler alimentare sterili polemiche, speriamo che il primo cittadino di Forio Francesco Del Deo, di concerto con i tecnici comunali competenti, voglia porre rimedio a questa intollerabile e gravissima situazione, che certamente non contribuisce in alcun modo ad alimentare nelle persone che si recano sulla nostra isola il desiderio di ritornarvi.

Un turismo di qualità si basa infatti anche sulla cura che viene riservata all’estetica cittadina, e soprattutto sulla messa in sicurezza dei servizi che vengono offerti all’utenza. Siamo certi che l’amministrazione foriana, consapevole della necessità di porre in essere tutte le misure per consentire il ripristino del marciapiede del lungomare di Citara, nelle prossime settimane si attiverà per ridare nuova linfa a uno dei luoghi-simbolo del comune all’ombra del Torrione, che merita di riassaporare i fasti di un tempo.

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