Citara come il Far West, continua la guerra tra Giacinto e Teresa
Dopo alcuni mesi di apparente stallo, torna alla ribalta il caso che vede protagonisti Teresa Del Deo e Giacinto Mattera. Tra i due imprenditori, entrambi attivi nel piazzale di Citara a Forio, da tempo immemore non corre buon sangue. La rivalità tra Giacinto e Teresa, tuttavia, non si limita alla concorrenza tra due imprese che svolgono la medesima attività, ma spesso e volentieri sfocia in conflitti di natura personale. Non volendoci qui dilungare nel riassunto delle puntate precedenti (una delle quali viene rievocata nel pezzo secondario), in questo articolo ci limiteremo a ricostruire nella maniera più particolareggiata e asettica possibile un episodio avvenuto qualche giorno fa, e che per l’ennesima volta ha visto lo scontro tra Giacinto e Teresa.
La location, così come nel passato, è sempre la stessa: il piazzale che si trova a pochi metri dalla spiaggia della baia di Citara. Oltre ai due storici contendenti, questa volta ad entrare in scena è un nuovo personaggio. Si tratta di un uomo, residente di quel di Panza, al quale Giacinto Mattera avrebbe dato in gestione “Il Panino”. Secondo alcuni, il nuovo gestore dell’attività della famiglia Mattera starebbe apportando delle migliorie non autorizzate alla struttura, che si trova a pochi passi dall’attività di Teresa. Se ciò non bastasse l’uomo – perseguendo un modus agendi già adottato dal Mattera – avrebbe occupato abusivamente il corridoio d’asfalto che si trova tra “Il Panino” e l’esercizio della signora Teresa.
Queste due anomalie non sono passate inosservate alla Del Deo, che ha protestato vibratamente contro Giacinto Mattera e il nuovo gestore del locale. A detta di Teresa, infatti, gli atteggiamenti perpetrati dal Mattera negli ultimi mesi non le avrebbero consentito di lavorare e dunque procacciarsi da vivere. Dinanzi alle accuse mossegli, Giacinto Mattera avrebbe ingiuriato Teresa con epiteti che per decenza preferiamo non elencare in questa sede. Al di là dei gravi insulti che il Mattera avrebbe rivolto alla donna, la “ciliegina sulla torta” è un’altra: nell’alterco, Giacinto Mattera avrebbe lanciato alla signora una banconota da cinque euro («Prendi questi soldi e va’ a fare la spesa, p*****a!»).
Lungi dal voler influenzare l’opinione del lettore, è chiaro che non possiamo far altro che prendere le distanze da simili atteggiamenti, che sicuramente non fanno onore a chi opera nel settore ristorativo. L’episodio che vi abbiamo appena riferito non finisce qui: all’indomani dell’affronto subito, Teresa non solo avrebbe avvertito i vigili urbani (che avrebbero già effettuato un sopralluogo a Citara), ma si sarebbe anche recata dai carabinieri per sporgere denuncia nei confronti di Giacinto Mattera. Insomma, la partita per il suolo pubblico ben presto potrebbe spostarsi dal piazzale di Citara all’aula di un tribunale.
GIACINTO E TERESA, THE NEVERENDING STORY. Quella del dissidio tra Giacinto e Teresa è una storia davvero lunga e articolata, e che per questi motivi è assai difficile riassumere in poche battute. Rinunciando a qualsivoglia analisi (che potrebbe indurre qualche lettore a tacciarci di faziosità), ci limiteremo a raccontarvi uno degli episodi più eclatanti avvenuti alla fine del mese di luglio.
La signora Teresa, stanca di rimanere “segregata” nel proprio locale, decise di attuare un “colpo di mano”: pur non avendo le debite autorizzazioni, la donna occupò l’esterno del proprio esercizio con tavolini e sedie. Il giorno successivo, alla porta della signora Del Deo bussarono i vigili urbani di Forio (verosimilmente avvertiti dal Mattera), che le contestarono l’occupazione abusiva del suolo pubblico. L’aver trasgredito alle vigenti normative comportò l’applicazione di una sanzione pecuniaria per Teresa Del Deo, che però non battette ciglio. Nonostante la sanzione, Teresa – in segno di sfida – non rimosse tavolini e sedie, che rimasero lì anche la sera. Giacinto Mattera, con invidiabile self control, prese il proprio motorino e lo parcheggiò tra le sedie e i tavoli disposti da Teresa Del Deo. L’invasione di campo del Mattera suscitò l’ilare reazione del figlio della signora Teresa, Riccardo, che piazzò un bel biglietto sulla sella del mezzo a due ruote, mettendolo goliardicamente “in palio”. Nel frattempo la Del Deo, consapevole che il Mattera non avrebbe spostato lo scooter, chiamò i carabinieri.
I militari dell’Arma rammentarono al Mattera che non avrebbe potuto parcheggiare in quel punto, non fosse altro perché sul piazzale non è consentita la sosta di automobili e mezzi a due ruote. Dinanzi alla totale indifferenza di Giacinto Mattera, gli uomini del maresciallo capo Fabrizio Pordon contattarono la ditta Muscariello, che attraverso il proprio carro-gru provvide a rimuovere il mezzo del Mattera, che non proferì parola mentre gli veniva portato via il motorino.
foto di Franco Trani