LE OPINIONI

IL COMMENTO Il Paese verso la svolta, tra promesse e speranze

Dunque ci siamo, il nuovo governo è nato e sta per spiccare il suo volo. Almeno è questa la speranza. Certo le premesse non sembrano quelle migliori, perché lo scetticismo c’è, inutile negarlo. Le fibrillazioni della maggioranza, con frecciatine più o meno celate tra i leader di centrodestra e le accuse che arrivano dalla parte opposta, che hanno caratterizzato i giorni precedenti al conferimento dell’incarico, non lasciano intravedere giorni sereni all’orizzonte. Il toto ministri è stato qualcosa di misterioso e anche affascinante, giornalisticamente poi è anche stimolante. Veti e interessi di parte, però, non hanno mai fatto il bene della Nazione. 

È stato tutto un susseguirsi di previsioni e anticipazioni, che spesso si rivelano infondate e fallaci. Ora però la squadra è fatta e tra i ministri ci sono persone di assoluto riguardo e tra queste due campani, uno dei quali, Gennaro Sangiuliano, viene dal mondo del giornalismo. Non resta che attendere, adesso e auspicare un esecutivo che sia in grado di dare stabilità, certezze e qualche sicurezza in più. Gli anni che ci siamo messi alle spalle sono difficili, per certi versi tragici. La pandemia ha lasciato strascichi evidenti e non è ancora finita. In questi giorni si parla addirittura di una nuova variante, (non ne sentivamo la mancanza), molto più contagiosa delle altre, in grado di sfuggire ai vaccini. L’emergenza, quindi, sia pure sopita e tutt’altro che passata. E con essa anche le difficoltà del mercato, la crisi di molti settori, la psicosi del virus e quella sensazione che non tutto tornerà più come prima. Poi c’è questa maledetta guerra, che un giorno sembra dare piccoli spiragli di uscita e quello dopo ci fa ripiombare nella paura, nello sconforto, nella rabbia di chi in maniera impotente non può che attendere gli eventi, sperando che siano il meno tragici possibile. E fa veramente pena dover assistere, tra una bomba e un drone kamikaze che seminano morte anche tra i civili, alle polemiche tra De Luca e Salvini, riguardo alle marce per la pace, le manifestazioni di massa, gli eventi di piazza. L’Italia è un paese dove si è capaci di litigare su tutto, senza trovare vie d’uscita. E invece un minimo di intesa, ogni tanto, ci vorrebbe. Se non altro per mostrare compattezza rispetto ad uno dei periodi storici più tragici dell’epoca moderna.

Il neo ministro Gennaro Sangiuliano

La nascita del nuovo governo dovrebbe essere sorretta dall’entusiasmo del popolo, dalla voglia di collaborazione, dalla sinergia delle forze in campo. Ci si muove, invece, su un terreno minato, pericoloso e improduttivo. L’Italia ha bisogno di persone capaci, in grado di affrontare mesi e anni duri, una crisi economica senza precedenti, una situazione geopolitica a tinte fosche. Tutto il resto genera sconforto e rassegnazione. Tra patti e tregue, incontri e intese l’Italia si appresta ad aprire la sua nuova pagina di storia. Buon lavoro a tutti!

* DIRETTORE “SCRIVONAPOLI”

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