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I sindaci lanciano l’sos, il Governatore li convoca

L’isola chiama, Vincenzo De Luca risponde. Ieri i sei sindaci dell’isola avevano inviato una missiva al presidente della Regione Campania per chiedere un incontro sul tema-sisma. Il governatore campano ha risposto a stretto giro, convocando i sindaci per mercoledì 8 novembre alle ore 15:30 a Palazzo Santa Lucia, quando oltre alle problematiche connesse col terremoto si discuterà anche del riconoscimento di Ischia come sede disagiata. In vista delle imminenti scadenze, con i provvedimenti legislativi che il Governo dovrà assumere, le amministrazioni isolane cercano a tutti i costi di giocare d’anticipo, pena il vedersi irrimediabilmente spiazzati dopo l’adozione dei provvedimenti stessi. Comprensibile dunque la volontà di ottenere il supporto istituzionale della Regione, e del suo presidente che da più parti viene indicato come il prossimo Commissario alla ricostruzione, subentrando così all’architetto Giuseppe Grimaldi che rimarrà in sella fino al termine della fase di emergenza.  I provvedimenti in questione sono quelli ricompresi nella prossima legge finanziaria, ma che dispiegheranno effetti negli anni a venire. Le amministrazioni mirano a vedere garantiti alcuni aspetti finora trascurati dal Governo centrale in ordine alle esigenze dei Comuni dell’isola. Il cosiddetto Decreto Padoan, che sospende il pagamento dei tributi, pur positivo perché dispiega efficacia retroattiva, dovrà essere modificato in sede di conversione per avere effetti significativi nel presente. La modifica è ovviamente nel termine di sospensione, previsto al 19 dicembre, cioè tra poche settimane: affinché il provvedimento abbia un senso e un’utilità per le persone colpite dal terremoto, si punta dunque a ottenere la proroga del termine in questione.

Un altro aspetto controverso del decreto è l’assenza di previsione del pareggio di bilancio per i Comuni coinvolti, come invece è stato previsto nel decreto emesso per l’emergenza-alluvione a Livorno, anch’esso in attesa di essere convertito in legge a fine anno. Non sono dunque previste per Ischia le somme necessarie a ristorare i Comuni per i mancati incassi dalle aziende che hanno subìto danni alle strutture produttive, quindi in sede di conversione si dovrà ottenere l’inserimento dell’equilibrio di bilancio. Fra l’altro, il Ministro Minniti e il Prefetto avevano annunciato la possibilità di assumere nuove unità di personale (quattro a Lacco, sei a Casamicciola) ma finora non si è visto nulla di concreto. Inoltre, non esiste una misura atta a parare le conseguenze per quei lavoratori che hanno perso il posto dalla notte del sisma per la chiusura delle attività maggiormente colpite, e che per questo non potranno percepire i tre mesi della Naspi, ma anche per le stesse aziende manca una qualsiasi previsione di eventuali agevolazioni, nemmeno per quelle situate nella zona rossa che non hanno prospettive di poter riprendere l’attività tra un anno o anche due. Provvedimenti che in altre occasioni sono stati invece celermente ottenuti da altre località colpite da emergenze sismiche.

Con De Luca, i sindaci sperano di ottenere la sponda determinante per le risorse da destinare alla ricostruzione, che saranno previste nella legge di stabilità. È cosa nota che i 50 milioni finora previsti, spalmati addirittura su tre annualità, siano stati accolti con aperta delusione dalle amministrazioni e dalla popolazione delle zone più colpite dal sisma, anzi come una vera e propria dichiarazione di mancanza di volontà politica verso la ricostruzione. Fra l’altro, uno degli obiettivi principali  è quello di ottenere la possibilità di demolizione e ricostruzione anche per gli immobili soggetti a domanda di condono edilizio per eventuali miglioramenti o adeguamenti sismici. Un insieme d’istanze per le quali è necessaria un’azione di pressione costante, a partire da subito.

GIACOMO PASCALE: «DAL PRESIDENTE DE LUCA SUPPORTO COSTANTE». «Il presidente De Luca va solo ringraziato per tutto quanto ha fatto fin dalle prime ore dopo il terremoto. Il fatto che il Governo abbia intenzione di affidargli il ruolo di Commissario alla ricostruzione ne fa l’interlocutore ideale, oltre che autorevole, per perorare con la giusta forza e persuasione le nostre istanze che in realtà non sono affatto esose o campate in aria. Noi infatti chiediamo semplicemente la pari dignità con le altre località colpite dall’emergenza: vogliamo cioè anche per Ischia vengano previste le misure ricomprese nel decreto dell’ottobre 2016 per il sisma dell’Italia Centrale e quelle del cosiddetto “decreto-Livorno”. Tenuto conto di ciò che Ischia rappresenta per l’intera Campania, e che De Luca è venuto personalmente sui luoghi del sisma rendendosi pienamente conto della situazione, noi confidiamo nella sua capacità e nel suo pragmatismo per ottenere il riconoscimento di tali misure. Il presidente  De Luca ha una lunga esperienza da sindaco, e quindi conosce bene le responsabilità che ricadono sui primi cittadini. È dunque il momento per dare vita concreta al tavolo di lavoro tra regione ed enti locali che lo stesso presidente aveva promesso di riunire mensilmente. Con il suo aiuto sono certo che otterremo gli emendamenti auspicati».

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