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Elezioni a Forio, anche Luciano Castaldi getta la spugna?

FORIO – La notizia che ci apprestiamo a riferivi l’abbiamo appresa mentre ci accingevamo a licenziare un articolo su “forionelfuturo.it”, il portale lanciato qualche giorno fa da Luciano Castaldi, e che raccoglie tutti gli interventi scritti dall’ex assessore in vista dell’importante appuntamento del 10 giugno. In quell’articolo (che abbiamo dovuto cestinare per motivi che tra poco vi spiegheremo) facevamo riferimento anche all’interlocuzione intrapresa in ottica elettorale da Luciano Castaldi con Vicente Schiano, già candidato alla Camera dei Deputati nella fila de “Il Popolo della Famiglia”. Ebbene, nonostante l’entusiasmo e gli sforzi profusi in queste settimane, Luciano Castaldi sarebbe tentato di seguire l’esempio di Nicola Manna e di ritirare la propria candidatura. Secondo alcune indiscrezioni, durante una riunione svoltasi mercoledì sera in un locale ubicato lungo la provinciale Panza, il buon Luciano avrebbe ammesso ai propri sostenitori di non avere i numeri per scendere in campo: circostanza, quest’ultima, che nelle prossime ore dovrebbe spingerlo a ritirarsi ufficialmente dalla competizione.

Nel frattempo, sul fronte “Aria Nuova”, la confusione primeggia su tutto. Benché Nicola Manna abbia annunciato il ritiro della propria candidatura a sindaco, non sono del tutto chiare le reali intenzioni del Baculese, che secondo alcuni sarebbe molto vicino a Francesco Del Deo. Questa ricostruzione, tuttavia, è stata seccamente smentita dallo stesso Manna, che ha infatti dichiarato: «Io sono un figlio politico di Gaetano Colella, non l’ho mai nascosto. A Gaetano Colella gli voglio bene e gliene vorrò sempre, ma oggi lui ha sposato una linea politica che io non posso condividere. Forio, ritengo, ha bisogno di Aria Nuova, del Progetto Primavera Foriana. Non di Nicola Manna. Magari non sono il perfetto per un ruolo così importante istituzionalmente, ma i miei ragazzi e le mie ragazze meritano rispetto, come tutto il popolo foriano».

In tutto questo caos una cosa però è certa: Nicola Manna non è stato tradito. A detta di alcune gole profonde, i cinque “dissidenti” si sarebbero allontanati per un motivo ben preciso. Questi ultimi, per avere qualche chance elettorale in più, avrebbero proposto a Manna di coalizzarsi con il gruppo di Luciano Castaldi. Dinanzi al categorico diniego del Baculese, i cinque avrebbero deciso di sposare la causa dell’ex assessore. Che, come detto, molto probabilmente non si candiderà, condannando gli “scissionisti” a tornare a casa con le pive nel sacco. Lungi dal voler alimentare inutili polemiche, ci sia consentita una riflessione. Due ritiri in appena ventiquattro ore, per quanto possibili, destano e non poco la curiosità del cronista. Che, lecitamente, può ipotizzare che queste rinunce non siano altro che una strategia finalizzata all’ottenimento di determinate “garanzie” da parte dei grandi gruppi che si contenderanno la vittoria finale. Allo stato dell’arte, è difficile capire dove risieda la verità: l’impressione è che avremo un quadro definitivo soltanto dopo il 12 maggio.

 Giancarlo Bizanti

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