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“Colazione al Telese” riapre al Telese l’interessante progetto

di Isabella Puca

ISCHIA – S’intitola “colazione al Telese” ed è un progetto ideato all’istituto scolastico superiore di via Fondobosso per restituire ai ragazzi l’idea di una corretta educazione alimentare. Il progetto parte, infatti,  dall’esigenza di educare gli alunni ad una corretta alimentazione e a un sano stile di vita. Molti ragazzi non hanno l’ abitudine di fare la prima colazione a casa per pigrizia, per mancanza di tempo, perché non ne hanno voglia o per altri motivi e non comprendono l’importanza fondamentale che tale pasto ha per il benessere quotidiano mentale e fisico. Il progetto intende, quindi, guidare gli alunni delle classi prime a riflettere sui diversi cibi e bevande che possono essere alimenti salutari e funzionali ad una vita attiva e sana e ad imparare a costruire abbinamenti corretti per un buon metabolismo. Tutte le classi prime usufruiranno sino al giorno 9 febbraio di tre colazioni diverse, mediterranea e sostenibile, una dolce e una salata preparata dagli alunni delle classi superiori e servita dal Servizio di sala e bar.   Il questionario alimentare e gli incontri iniziali e conclusivi avranno lo scopo di far emergere le abitudini alimentari degli studenti coinvolti e riflettere insieme all’esperta nutrizionista sugli aspetti positivi, da migliorare o da evitare traendo vantaggio dall’esperienza fatta a scuola. Voluto fortemente dal dirigente scolastico, il prof. Mario Sironi, che annunciò l’intenzione di far diventare questo progetto un qualcosa di permanente, negli anni passati si avvalse di una  partnership con l’associazione “Artemisia una voce per l’anoressia” e con la biologa nutrizionista Manuela Di Costanzo.I dati negativi in Campania circa l’obesità sono davvero un paradosso se solo si pensa che è qui al Sud che è  nata la dieta Mediterranea, «è un discorso legato alla cultura, – dichiarò  il preside Sironi durante uno degli incontri – alle difficoltà economiche, ma crediamo che ragionare sulla corretta alimentazione sia fondamentale sia per i nostri ragazzi che per il lavoro che andranno a svolgere. La qualità dell’offerta enogastronomica che siamo in grado di dare è un elemento di arricchimento della nostra professionalità. Mi meraviglio, ad esempio, che non ci sia qui a Ischia un ristorante vegetariano che possa così intercettare un mercato molto significativo».  Il progetto vuole, inoltre, coinvolgere le famiglie perché è lì che nasce, in primis, la corretta alimentazione, «è importante recuperare la nostra storia ragionando in questo modo. l’uso dei prodotti locali, il rifiuto di certi cibi che vanno per la maggiore, educando a mangiare pane e pomodoro invece che le patatine. Stiamo pensando di inaugurare un secondo ciclo d’incontri dedicato alla merenda per educare i ragazzi anche in quel senso. Le famiglie devono darci una mano, bisogna creare un circuito virtuoso per aprire la mente a una cultura del cibo e del gusto che non è quella banale a cui siamo abituati». L’idea è quindi quella di puntare alla cultura della corretta alimentazione che va di pari passo con il progetto.  Se c’è una cultura sull’ alimentazione sbagliata è colpa dei mass media che ci hanno fatto credere che una cosa chiusa in una busta fosse più buona del pane e pomodoro; a ciò si aggiunge la velocità della quotidianità. Diversificare i cibi, acquisire abitudini alimentari corrette, soprattutto quando si pratica uno sport diventa fondamentale anche per evitare, addirittura, gli infarti. Lo scorso anno, dal questionario posto agli studenti delle prime del Telese, la conclusione fu  che l’80% non fa colazione al mattino, chi per mancanza di tempo, chi per una questione legata al gusto. Tra questi, c’è chi, già alla terza ora, può avere un calo di rendimento; all’ultim’ora di concentrazione non ne resta nemmeno un po’. La valenza di questo progetto risiede anche in un altro fattore legato alla prevenzione ai disturbi alimentari. Anoressia, bulimia, ma anche obesità, sono questi quelli più conosciuti considerati oggi la terza malattia al mondo per mortalità; un problema che non riguarda solo gli adolescenti, uomini o donne che sia, ma anche la fase dell’infanzia

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