«Credo che con il tempo, De Luca avrà ancora una volta ragione. I casi sono in aumento ed è un dato di fatto, tanto a livello nazionale e regionale quanto a livello isolano. Con il Natale le occasioni di incontro si moltiplicano e dunque il rischio di perdere il controllo sulla pandemia è concreto, anche perché siamo appena all’inizio della somministrazione delle terze dosi e le coperture sono molto basse nella maggior parte dei cittadini. Il periodo poi è già di per sé ad alto rischio poiché non bisogna dimenticare che il covid rischia di essere confuso con malattie di stagione, altri virus e malanni vari. Dunque ritengo che ancora una volta il presidente della regione Campania sia stato lungimirante nonostante la poca popolarità della sua decisione e soprattutto nonostante il ritardo nell’adozione dei provvedimenti (probabilmente ha voluto aspettare fino alla fine). La storia però ci dice che fu criticato anche nella prima e nella seconda ondata, ma i dati all’epoca e anche oggi mostrano una Campania mai in sofferenza dal punto di vista dei ricoveri. Il neo di questi provvedimenti è uno solo: vietando eventi all’aperto aumenteranno le persone chiuse nei locali o nel privato, potremmo quindi ritrovarci punto e a capo poiché abbiamo già potuto vedere come negli eventi e nelle serate di festa pochissimi rispettano a pieno le regole (il green pass senza distanziamento e mascherine non è sufficiente). La verità è che De Luca avrebbe vietato qualsiasi festa, anche privata, come l’anno scorso…ma ne avrebbe perso di credibilità l’enfasi sulla campagna vaccinale. E quindi, come accade spesso, si opta per la soluzione di mezzo. Alla firma dell’ordinanza De Luca avrà pensato: “Io speriamo che me la cavo”».
