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Colpo bancario da 110.000 euro, ischitano “salvato” dalla polizia

Un colpo importante messo a segno probabilmente dai migliori hacker internazionali che già intravedevano il cospicuo malloppo nelle loro tasche.
Ma quando si dice fare i conti senza l’oste… Ed in questo caso l’oste è il Dirigente del Commissariato di Ischia Vice Questore Aggiunto Dott. Alberto MANNELLI che, fiutato immediatamente il tipo di reato che si stava consumando, si è prodigato immediatamente, mettendo in capo la consolidata conoscenza “polizesca” su questi tipi di reati ed avvalendosi di personale qualificato del Commissariato P.S. Ischia, affinchè i 110.000 Euro non scomparissero nel nulla .
Il Dott. MANNELLI coordinava personalmente le immediate indagini finalizzate all’identificazione dell’autore del reato ma tese in primis a far rientrare i soldi sottratti sul jconto corrente dell’avente diritto.
Come una corsa contro il tempo, che alla fine ha visto vincitori gli uomini del Commissariato di Ischia, si è evitato che i soldi svanissero nel nulla.
I personaggi dietro questa vicenda sono M. S.  e E. B. che sono riusciti, bucando tutte le misure di sicurezza della banca della vittima compreso il codice di sicurezza generato dalla apposita chiavetta fornita dalla Banca, a farsi accreditare rispettivamente 90.000 e 20.000 Euro.
I due movimenti bancari erano stati fatti studiando nei più piccoli particolari  il modus operandi delle banche italiane e nello specifico nella giornata di un venerdì,  ben sapendo che gli istituti di credito restano chiusi dal venerdì pomeriggio fino al lunedì mattina con conseguente impossibilità per il correntista di confrontarsi con il personale delle banche.
Nella stessa mattinata del lunedì, quando i soldi erano materialmente disponibili sui conti correnti dei malfattori, questi avrebbero provveduto a fare sicuramente un bonifico internazionale su conti correnti stranieri e da qui in poi se ne sarebbero perse le tracce.
Ma il lunedì mattina, ancor prima che aprissero gli istituti bancari, gli uomini della Polizia di Stato erano già all’opera. E proprio il Dott. MANNELLI prendeva personalmente contatti con i vertici dei tre importanti istituti creditizi tenendosi sempre in contatto con il P.M. di turno presso la Procura di Napoli.
La cospicua somma di denaro veniva quindi “congelata “ rendendo impossibile per i rei qualunque operazione avessero intenzione di effettuare.
Si riteneva opportuno, di concerto con il P.M. di turno, non operare con un sequestro preventivo dei conti correnti de quo in quanto tale operazione avrebbe allungato unicamente il tempo del rientro della somma sul conto corrente della vittima cosa che invece è avvenuta, come preventivato dagli investigatori, nei due giorni successivi.
Le indagini, su ampio raggio, partono dalle persone vicine alla vittima per proseguire ai file di log che hanno generato le due transazioni fraudolente e sono tuttora in corso e tese ad identificare, oltre ai due personaggi sui cui conti correnti sono confluite le somme di denaro sottratte, il “deux ex machina” che probabilmente ha coordinato tutta l’attività criminale.
In attesa della conclusione delle indagini già risultano iscritti nel registro degli indagati M.S. e E.B. per i reati di cui agli articoli 640, 630 TER e 648 BIS del Codice Penale ossia truffa, accesso abusivo a sistema informatico e riciclaggio .
Da questa vicenda, a quanto pare una delle prime in Italia se non addirittura proprio la prima, traspare una spaventosa falla nel codice algoritmo riprodotto dalle chiavette HOME BANKING
che deve urgentemente essere rivisitato dai gruppi bancari.
Nb. I denunciati sono di Voghera, classe 1954.

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