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Preside Baldino, l’inchino di Barano alla memoria

di Luigi Balestriere

BARANO. Chapeau. Ieri è stata la mattinata in cui Barano e la sua gente, il mondo isolano della cultura e della scuola hanno compiuto il loro sentito e commosso inchino alla Preside Anna Baldino, la prima donna laureata dell’Isola d’Ischia scomparsa 29 anni fa. Da poco più di un anno l’Istituto della Scuola Media porta il suo nome. Un riconoscimento sentito e dovuto ad una figura imponente della storia di Barano e dell’Isolaverde legata al mondo della scuola e della cultura.

Sentita e commossa la cerimonia d’intitolazione che si è svolta nell’auditorium dell’Istituto di Via Vittorio Emanuele dinanzi ad una folta platea di partecipanti che hanno coralmente abbracciato nei pensieri quella donna carismatica di grande cultura che per tutti era la Preside. E’ stato come porre una corona sui ricordi, un atto dovuto e sentito legare il suo nome ad una scuola, a quel mondo per cui ha lottato, creduto e creato ad Ischia.

Tante le personalità del mondo della scuola e delle istituzioni: presidi, il Dirigente del Circolo Didattico di Barano, Franco Mollica, i sindaci di Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno e rappresentati di Ischia e l’Arma dei Carabinieri con il Comandante della Stazione di Barano, il Maresciallo Capo Gennaro Bonavoglia.

INTERVENTI. Non basteranno fiumi di parole per descrivere il personaggio, la donna, la studentessa, la professoressa, la Preside. Così l’ha ricordata la dirigente dell’Istituto di Barano che porta il nome, la preside Maria Rosaria Mazzella: «Una figura imponente di grande cultura, leale, rigorosa, giustissimo valorizzare la sua memoria intitolandole una scuola, soprattutto a Barano, ad Ischia, in Italia in cui solo il 20% degli istituti porta il nome di una donna. E’ stata la Preside di Ischia, una donna di grandissima cultura e di grande umanità. Per lei la scuola era il tempio delle regole».

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Sostanziale il pensiero del Sindaco di Barano, Paolino Buono, da subito in prima linea per modificare l’intestazione della Scuola Media in favore della Preside Anna Baldino. «Basterebbe ricordare che è stata lei a fondare la scuola media di Barano per motivare questa intitolazione. Come Amministrazione Comunale ci teniamo fermamente ad intitolare strade, piazze ed edifici a personaggi che hanno fatto la storia di Barano. Sono stato molto criticato per aver sostenuto il cambio di denominazione da Totò, il Principe Antonio De Curtis, alla Preside Baldino. Totò può essere legato a Napoli ed ad un teatro, ma non ad Ischia, a Barano. E’ doveroso dedicare quest’Istituto ad una donna, in un’epoca molto difficile, che ha fatto di tutto per la scuola e per portare la scuola a Barano».

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Articolato l’intervento dell’Ispettore Ministeriale Carlo Petracca: «E’ da inserire nelle donne illustri, un esempio da imitare. Grandissima cultura, grande carattere, grande tenacia. Ha dato tanto per la scuola e non a caso amava citare che “i ragazzi non sono sacchi da riempire, ma focolai da accendere”. Era il simbolo della cultura che dà, che offre, che costruisce e dalla parte dei più deboli. Insegnava latino e greco nella sua essenzialità, proprio quello che si chiede oggi nelle continue riforme scolastiche. Lei, tutto questo, l’ha applicato già mezzo secolo fa. Profondo il significato della sua indelebile azione per l’acculturamento quale strumento di affermazione della libertà dell’individuo».

ENEIDE. Toccanti i titoli di coda della mattinata della manifestazione con i commossi e sentiti ringraziamenti della famiglia Di Meglio all’Amministrazione Comunale, alla Preside, a tutti i partecipanti, attraverso l’intervento dell’avvocato Giuseppe. L’Inno di Mameli come colonna sonora alla scopertura del pannello artistico raffigurante una scena dell’Eneide di Virgilio con Enea, il padre Anchise sulle spalle ed il figlio Ascanio per mano, simbolo di unità familiare, di amore e di libertà. Un’icona molto cara alla Preside.

BORSA STUDIO. Sarà istituita in quest’anno scolastico una borsa di studio in onore della compianta figura della Preside Anna Baldino. Lo ha annunciato al termine della cerimonia il Consigliere Regionale Maria Grazia Di Scala, nipote primogenita dell’indimenticata prima donna laureata di Ischia.

QUERCIA CADUTA.  Due giovani studenti, Alfredo Vano e Raffaele De Cesare, preparati dal Maestro Salvatore Ronga e dalla Professoressa Geladas, hanno recitato i versi della ‘Quercia caduta’ di Giovanni Pascoli, particolarmente cari alla Preside Anna Baldino, e descritto i sacrifici di quelli che per non consumare le scarpe a quei tempi andavano a scuola a piedi nudi o con gli zoccoli, che nulla costavano perché i nostri contadini li producevano con la legna dei pioppi, di facile reperimento nelle nostre campagne.

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