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Pro Loco Panza, Polito: «Dopo il vino, puntiamo alla gastronomia»

Gianluca Castagna | Forio. – Alla vigilia della X edizione della kermesse dedicata alla viticoltura isolana, il “Golfo” ha incontrato il patron Leonardo Polito, presidente della Pro-loco Panza, l’associazione che da dieci anni organizza uno degli appuntamenti più attesi di settembre.
Andar per cantine’ compie 10 anni. Un primo bilancio.
Positivo. La manifestazione è cresciuta molto, soprattutto negli ultimi due anni. Eravamo partiti quasi per gioco, poi il coinvolgimento di molti operatori del turismo ha fatto lievitare i numeri oltre ogni attesa. Per noi un motivo di gratificazione, ma anche di impegno. Siamo una piccola associazione, organizzare ‘Andar per cantine’ è sempre più oneroso, sia in termini di risorse umane che economiche. Ci aiutano gli sponsor, è vero, ma se vogliamo che diventi un appuntamento fisso, di respiro più ampio, è necessario il coinvolgimento degli enti pubblici.
Cosa significa preparare ‘Andar per cantine’?
Iniziamo a pensarci già la settimana successiva alla fine di un’edizione. Per le date, soprattutto. Gli operatori ragionano giustamente in termini di prospettiva e promozione. Ad aprile comincia il giro delle cantine, la ricerca di nuove aziende agricole da inserire nel programma. Nelle ultime settimane mettiamo a punto tutti gli aspetti organizzativi e logistici. Un lavoro che dura un anno intero.
La novità di questa X edizione.
Grazie allo sviluppo di aziende come D’Ambra, Mazzella, Tommasone, si parla di ottimi vini anche per Ischia. L’isola della vite. L’enoturismo è in crescita e un piccolo merito ce lo prendiamo anche noi. Ora vorremmo che si parlasse di Ischia anche in termini di gastronomia locale. Una buona cucina fa parte della nostra tradizione, ecco perché abbiamo inserito nel programma delle serate nei migliori ristoranti dell’isola che propongono la cucina tipica ischitana. In chiave tradizionale, ma anche rivisitata dai grandi chef isolani in chiave più moderna.
Una cantina che vuole segnalare, quella che non dovremmo perderci.
Le antiche cantine dei nostri contadini, quelli che fanno grossi sforzi per promuovere il settore enogastronomico. Spadara, Punta Chiarito, tante altre realtà che puntano su prodotti tipici ischitani. I piccoli vignaioli aderiscono al nostro progetto per passione, non per un ritorno economico.
Ci sono ancora molte cantine sul nostro territorio?
In questi anni ne abbiamo visitate tantissime. Alcune abbandonate o trasformate in ripostigli. Chi vuole farle rivivere, deve fare uno sforzo e un investimento importante. Ma ci siamo anche imbattuti in proprietari di cantine meravigliose che sono gelosi e non vogliono aprirle al pubblico. Al Fango, ad esempio, ce n’è una bellissima, un vero tesoro, ma non riusciamo a convincere il proprietario ad aderire alla nostra iniziativa.
Chi sente di ringraziare?
Gli amici della Pro Loco, che si impegnano per mesi alla riuscita della manifestazione. Tutte le cantine dei nostri percorsi, senza le quali ‘Andar per cantine’ non esisterebbe. I partner, gli sponsor, tutti coloro che ci hanno aiutato, e anche tanto, in questi dieci anni.
(photo: Antonello De Rosa)

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