IL COMMENTO Decreto, dalle parole si passi ai fatti
DI GIACOMO PASCALE
A proposito del decreto Ischia è chiaro che mi piacerebbe commentare il testo ufficiale definitivo e pubblicato. Tuttavia ho apprezzato il metodo indicato dal Predidente Conte di voler giungere ad un lavoro quando più ampiamente condiviso, pertanto io, Castagna e Del Deo abbiamo puntualmente risposto all’appello e con le nostre “modeste” strutture unitamente a professionisti esterni che ci hanno aiutato (penso all’amico avvocato Bruno Molinaro e non solo) siamo riusciti a produrre atti puntuali in due notti, lavorando sabato e domenica senza soste, così come era stato richiesto.
La prima bozza circolata sull’isola ci ha lasciato basiti poiché dopo aver consegnato un enorme lavoro fatto d’intesa con Palazzo Chigi degli uffici legislativi del capo dipartimento Angelo Borrelli, del Commissario straordinario nominato per la ricostruzione Carlo Schilardi col Commissario all’emergenza Giuseppe Grimaldi con la Regione Campania nella persona dell’On. Fulvio Bonavitacola e della struttura tecnica con l’Ing. Santaniello dell’Avvocatura dello Stato e della Corte dei Conti in stretto contatto con i Ministeri dell’istruzione e delle Finanze abbiamo purtroppo dovuto apprendere che in un colpo solo il tutto era stato incomprensibilmente cancellato atteso che non ci vedevamo accordati né la decontribuzione come in centro Italia (DL 189) ne la defiscalizzazione accordata a Genova con la concessione della “zona franca urbana” anche da noi richiesta. Una circostanza, questa, che rendeva tutto ancor più paradossale se si pensa che con Genova tra l’altro siamo “figli” dello stesso decreto.
Insomma, si è portato a compimento un lavoro che ritengo dignitoso e che mi lascia perplesso quando noto che si presta attenzione solo sulla faccenda condono. Appare evidente che a questa tematica di e’ dovuto proporre una soluzione in linea con le vere esigenze e bisogni della Nostra gente che noi Sindaci conosciamo bene. Quando lo Stato è entrato nella determinazione di non accordare contributi per la ricostruzione se non prima di aver sanato gli immobili ammalorati, se tanto da tanto e’ altrettanto evidente che non avresti diritto ad altra soluzione abitativa in caso di delocalizzazione qualora questa dovesse rendersi necessaria a seguito dei risultati dello studio di microzonazione sismica o per impedimenti di carattere alluvionale e/o idrogeologico. Come già anticipato pubblicamente dal Presidente Conte si dovrà partire esclusivamente dalla sicurezza e quindi dagli studi di vulnerabilità sismica. Da qui la necessità di una norma che contemplasse tutte e tre le leggi di condono senza approccio ideologico per l’argomento senza ipocrisia e senza facile e sterile demagogia, tutto qui.
Oggi commentiamo questa ultima bozza, che spero sia quella definitiva, che recepisce le nostre istanze come concordato e quindi fornisce al commissario Schilardi quelle norme necessarie per partire. È’ evidente che siamo davanti a un punto di partenza, adesso inizia un percorso che ci deve vedere impegnati tutti per cercare di “limare e integrare” ancora il decreto che deve contemplare le esigenze di tutta l’isola. Occorre dimostrare ancora l’autorevolezza politica, la credibilità, la serietà dei nostri Enti e delle nostre strutture migliorate anche grazie alla sensibilità istituzionale sin qui ricevuta dal governo che ci ha accordato il personale così come avevamo richiesto.
Dobbiamo saper rispondere in modo puntuale e veloce come abbiamo fatto fino ad oggi affinché questa “emergenza” non finisca mai fino alla ricostruzione per la quale bisogna dotarsi di piani urbanistici e attuativi che prevedano lo sviluppo e la ripresa ma adesso attendiamo fiduciosi le istituzioni: il decreto va bene, ma è giunta l’ora che dalle parole si passi finalmente ai fatti. Senza pianificazione, senza norme chiare e realmente applicabili e senza il necessario potere al commissario parliamo di aria fritta.
* SINDACO DI LACCO AMENO