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«Commercio in ginocchio, ora basta con gli abusivi»

Più che una lettera sarebbe il caso di definirlo un accorato appello. E’ quello che il presidente di Confesercenti dell’isola d’Ischia, Francesco Pezzullo, ha lanciato riproponendo un problema ormai atavico e che puntualmente si ripropone ad ogni stagione turistica mettendo in seria difficoltà gli operatori del terziario, già alle prese con una crisi da molti definita irreversibile. Pezzullo inizia la sua riflessione con una serie di interrogativi: “Come rappresentante di categoria e presidente di Confesercenti mi domando: il problema dei commercianti abusivi e degli ambulanti dà fastidio solo alla Confesercenti? Le altre associazioni, impegnate sul territorio con varie attività, non sentono il dovere di ascoltare la voce del commerciante in difficoltà né di denunciare le ingiustizie sociali? Forse hanno altri interessi? Il problema non è chi vende, ma come avvengono le vendite, il non pagare quei contributi che il commerciante è chiamato a pagare e soprattutto lo svalutare prodotti presenti nei negozi. Il bagnante è sicuramente infastidito ma è anche il primo a preferire il risparmio anziché la qualità, ad assecondare una mole di lavoro che lede la nostra comunità e che vale 22 miliardi di euro. Adesso richiediamo il daspo urbano. Il razzismo va combattuto, così come i toni forti che si sono usati in questi tempi di nuovo governo. Tuttavia difendere il commerciante ed esigere equità più che un diritto dovrebbe essere il dovere di amministrazioni e cittadini”.

Ha decisamente il dente avvelenato Pezzullo che aggiunge: “Nonostante ciò, e nonostante le polemiche giuste o sbagliate che siano, il vicepremier Salvini ha avviato un decreto ministeriale che prevede multe fino a settemila euro per chi compra merce contraffatta dagli ambulanti e multe più alte, con confisca merci ed attrezzature per chi vende. Il provvedimento del Viminale sarà inviato a tutte le prefetture e prevede il rafforzamento della collaborazione tra le forze dell’ordine e la polizia municipale delle zone balneari. Per attuare i controlli sulle spiagge senza pesare sui sindaci, il ministro Salvini pensa di ricorrere ai fondi europei della legalità. Sia un’occasione di riflessione e di lavoro, siccome le chiacchiere e le critiche, che sopravvivono nel nostro paese, risultano sempre improduttive. Invierò un dossier al ministro Salvini di tutto il finto perbenismo che c’è sull’isola. Adesso tutti si rendono conto che la caserma dei carabinieri è indispensabile per la sicurezza di Forio. Sono anni che dico che è un dovere dell’amministrazione dare sicurezza al cittadino. La rissa dell’altra sera ha svegliato qualcuno che dormiva tranquillo e che pensava ‘tanto a Forio non succede’. Se non mettiamo un freno, fra pochi anni non dormiremo più sogni tranquilli”. Quanto basta, insomma, per rimanere preoccupati. Se non addirittura inquietati.

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