ARCHIVIOARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Commercio, nessuna ripresa per i negozi

Le buone notizie sull’economia italiana nel secondo trimestre avevano fatto ben sperare per le vendite al dettaglio di agosto. E invece il dato diffuso oggi dall’Istat ha deluso, rimanendo al palo su anno a dispetto delle previsioni di crescita (+1,1%), mentre su mese si è registrato un lieve calo (-0,2%), contro le aspettative di segno opposto (+0,4%). Una frenata che per Confesercenti dimostra il quadro di profonda incertezza sul fronte della domanda interna. In volume, si tratta della quarta variazione mensile negativa dall’inizio del 2017, che conferma che una vera accelerazione non c’è mai stata e che l’aumento di spesa va a beneficio soprattutto di settori diversi dal commercio al dettaglio in sede fissa. “I negozi non vedono la ripresa. I dati sulle vendite al dettaglio di luglio confermano, purtroppo, il quadro di profonda incertezza sul fronte della domanda interna”, commenta l’Ufficio studi della Confesercenti. “La nuova battuta d’arresto, in cui neanche i saldi sono riusciti a ‘scaldare’ le vendite, dimostra che il ‘risveglio’ dei consumi tarda ad arrivare, la ripresa della spesa delle famiglie non decolla, resta ancora al di sotto dei livelli pre crisi con un gap di circa 36 miliardi da colmare, per il quale bisognerà aspettare almeno il 2019”, sottolinea. In particolare, “il piccolo commercio continua a soffrire: dal 2007 ad oggi sono scomparse per sempre oltre 108mila imprese del commercio in sede fissa, il 15% del totale”.

Un dato ancor più preoccupante è il trasferimento di quote di mercato dai piccoli ai grandi negozi, spinto da una liberalizzazione sfrenata: la rete delle Pmi stima che per i primi 7 mesi la grande distribuzione ha ottenuto guadagni nelle vendite per l’1% in valore e lo 0,2% in volume, mentre le imprese operanti su piccole superfici hanno registrato una diminuzione di 0,6 punti in valore, e dell’1,4% in volume, e per quelle fino a 5 addetti le variazioni raggiungono il -2,4% e il – 3,2% in volume. L’alimentare è apparso in controtendenza rispetto all’andamento generale, con un aumento rispetto a luglio (+0,1%) e al 2016 (+0,2%). Secondo la Coldiretti il carrello della spesa è cambiato grazie al caldo anomalo che ha stravolto i consumi degli italiani, con aumenti che vanno dal +3% per l’ortofrutta (al record degli acquisti degli ultimi 17 anni) al +17% per l’acqua.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex