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Comune di Forio, ecco le nuove posizioni organizzative

di Marco Gaudini  

 

FORIO – Ci sono voluti ben due Decreti a firma di Francesco Del Deo, per distribuire le varie posizioni organizzative ai dipendenti del Comune di Forio, responsabili o funzionari dei settori. Un lento e piccolo passo, che però è ancora lontano da una stabilizzazione che consegni un assetto chiaro e definito degli uffici comunali, in grado di far andare a regime la macchina amministrativa. Dallo scorso 31 gennaio, infatti, i dirigenti del Comune di Forio non hanno potere di firma, o meglio non l’avevano fino alla pubblicazione dei due Decreti uno il 3 febbraio e l’altro ieri, con i quali sono state assegnate le posizioni organizzative e quindi, di fatto, nominati i responsabili dei vari settori, fino al prossimo  29 febbraio. Nello specifico il Sindaco ha così decretato:
Francesco Castaldi resta saldo al secondo settore, Elisabetta Schioppa al quarto e Giovan Giuseppe Iacono al sesto. Con il decreto di pubblicato ieri, invece, Marco Raia è assegnato al primo, Gianpiero Lamonica è titolare del quinto settore, e Giovanni Materese del settimo. La sorpresa è relativa alla nomina del responsabile, o come si legge nel Decreto del titolare del terzo settore (ragioneria, tributi, personale e controllo società partecipate, ecologia e servizio della nettezza urbana ecc..) quello diretto, fino a poco fa, da Enzo Rando. In questo settore strategico è stato nominato Ciro Raia. Lo stesso dipendente che, di fatto, è stato la causa della condanna di Enzo Rando ad un anno e otto mesi in primo grado.

La sentenza faceva riferimento, giova ricordare, a  due episodi relativi agli anni 2011 e 2012, quando Rando – attualmente sottoposto ad obbligo di firma per l’inchiesta “monnezzopoli” che lo vede indagato per corruzione e turbativa d’asta –   aveva autorizzato il dipendente comunale Ciro Raia a svolgere attività lavorativa privata extraistituzionale presso una società di cui l’amministratore unico era la moglie dello stesso Raia. Per il pubblico ministero Brunetti i due pareri favorevoli espressi da Rando procurarono al dipendente un ingiusto vantaggio patrimoniale, in assenza di una autorizzazione specifica. Inoltre, dal dibattimento, per il PM sarebbero anche emersi rapporti molto stretti tra Rando e Raia, che andavano al di là di quelli istituzionali. Per la difesa del Rando invece,  la tesi era completamente opposta. Infatti i legali sostennero che l’autorizzazione era avvenuta nel pieno rispetto della legge e che anzi nel caso non avesse prodotto alcun atto, allora sì che il dirigente sarebbe stato colpevole di abuso d’ufficio, perché avrebbe consentito al Raia di svolgere l’attività privata in maniera irregolare. Al momento però Rando risulta comunque essere stato condannato, ed interdetto dai pubblici uffici. In più si è abbattuta su uno degli uomini chiave della macchina comunale di Forio, anche l’altra inchiesta per la quale si attende l’espressione del Tribunale del Riesame. In tutto ciò, la sorpresa sta infatti proprio nella nomina di Ciro Raia, al settore che era di Rando. Senza fare troppe dietrologie, né azzardare ipotesi fantasiose, ma basandoci su quello che è emerso dal dibattimento processuale e dalla sentenza sfavorevole per il Rado, risultano comunque tra i due rapporti abbastanza stretti. Visto quello che è accaduto, e visto l’importanza strategica del terzo settore per il Comune di Forio, che gestisce proprio gli aspetti relativi ai rifiuti ed ai rapporti con le società, forse  questa nomina appare almeno inopportuna. Nulla quaestio sulla professionalità e la competenza di Ciro Raia, sulle quali non tocca a noi giudicare, ma era proprio necessario nominare nel settore diretto da un dirigente attualmente indagato per mazzette e turbativa d’asta, un altro funzionario, che guarda caso è stato protagonista di un’altra vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna di quel dirigente? Sicuramente bisogna considerare le difficoltà anche in termini di personale che un piccolo Comune come quello di Forio ha, nel mandare avanti servizi e settori importanti per tutta la cittadinanza, ma forse, anche per garantire maggiore serenità a chi in questo momento è sottoposto ad una pesante verifica da parte degli organi inquirenti, sarebbe stato meglio nominare per quel settore una persona diversa, così da stoppare sul nascere ogni possibile dubbio, o azzardata ipotesi. Intanto gli incarichi sono a scadenza, forse anche perché oggi l’attenzione del Comune di Forio, è maggiormente focalizzata a quello che accade a Napoli, nel palazzo di giustizia, piuttosto che alle vicende propriamente foriane. Staremo a vedere…

 

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