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Comune di Lacco Ameno e Fondazione Walton, insieme per il rilancio di Villa Arbusto

Gianluca Castagna | Lacco Ameno – Musei, biblioteche, archivi, piccoli e grandi poli culturali. Interessati, a nord come a sud del Belpaese, da progetti che ne realizzino un nuovo rilancio. Misurabile, certo, anche dai numeri dei visitatori e dell’aumento degli incassi, oltre che da ben altri fattori che contribuiscono ad accrescere il valore sociale di un territorio.
Da molti anni si discute a Ischia di turismo culturale, dei possibili benefici per l’economia locale, in termini di prolungamento della stagione e quindi di ricadute occupazionali. Ma si discute anche della riduzione delle risorse economiche in tema di valorizzazione dei beni culturali, una contrazione che aggrava la cecità con cui spesso la politica, gli interlocutori pubblici e privati, le forze imprenditoriali del territorio guardano alle potenzialità e alla diffusione di attività culturali e di servizi.
L’apporto dei privati, soprattutto in termini di esperienze, idee e promozione, diventa oggi essenziale.

Foto 1E’ questo il senso di un protocollo di intesa firmato dal comune di Lacco Ameno con la Fondazione William Walton e i Giardini La Mortella per il rilancio di Villa Arbusto e del suo straordinario museo archeologico. Un atto, firmato ieri mattina nella sala consiliare del comune di Lacco Ameno, dal sindaco Giacomo Pascale e dalla Presidente della Fondazione Walton Alessandra Vinciguerra. Un’intesa con cui si avvia una collaborazione mirata alla valorizzazione e allo sviluppo del patrimonio culturale rappresentato dal Museo Archeologico di Pithecusae, trainato dalla forza e dall’appeal internazionali di una realtà luminosa come i Giardini La Mortella di Forio. Un primo passo che potrebbe coinvolgere tutto il patrimonio archeologico e culturale del comune di Lacco Ameno, che comprende, non dimentichiamolo, il quartiere metallurgico di Mazzola (proprio alle spalle di Villa Arbusto e oggi chiuso) e gli Scavi di Santa Restituta.
«E’ vero – ammette il sindaco Pascale – abbiamo investito per anni nei porti, nelle spiagge, nelle infrastrutture forse tralasciando, malgrado gli enormi sacrifici, una realtà complementare e importantissima per lo sviluppo del nostro turismo. Siamo tuttavia fiduciosi, pronti a coinvolgere le associazioni imprenditoriali, ascoltare idee e progetti, intercettare finanziamenti dell’Unione Europea che ci permettano di valorizzare al meglio un patrimonio unico che, lo ribadisco anche in questa occasione, non ho mai, né avrei potuto, pensare di alienare».

Foto 3Il protocollo d’intesa stipulato con la Fondazione Walton intende intercettare e favorire una politica condivisa per la promozione dei siti di interesse culturale presenti sull’isola e prevede una serie di azioni – a costo zero – per il rafforzamento e lo scambio dei flussi turistici nei rispettivi siti. In particolare, la Fondazione Walton si impegna a collaborare per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dal Museo Archeologico di Pithecusae attraverso l’esposizione di materiale informativo e pubblicitario presso i Giardini La Mortella, sito che ogni anno registra oltre 60 mila visitatori. Un target che – per tipologia e sensibilità – risulta potenzialmente interessato a visitare anche il sito archeologico. Dal suo canto, il comune di Lacco Ameno si impegna a riservare ai visitatori che esibiranno il biglietto dei Giardini La Mortella uno sconto del 10% sul prezzo del ticket intero previsto per l’ingresso al Museo.
«Un piccolo grande passo verso un nuovo percorso di valorizzazione di tutti i siti di interesse culturale presenti sul territorio – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Cecilia Prota –. Possibile grazie alla Sovrintendenza, alla dott.ssa Costanza Gialanella che ha sempre spinto in tale direzione, alla sensibilità e la professionalità della Presidente della Fondazione Vinciguerra, che fin da subito ha individuato delle iniziative valide per promuovere il nostro Museo. L’affluenza che registriamo non è comparabile all’importanza dei tesori che custodiamo, né a realtà affermate come i Giardini La Mortella. L’obiettivo è però quello di crescere, elaborare iniziative di promozione e contenuti che possano dare impulso al Museo, che spingano ospiti e isolani a visitarlo. Pubblicità reciproca, locandine, materiale informativo ai desk, vogliamo contattare il comune di Forio anche per concordare una segnaletica ad hoc che porti i visitatori dei Giardini La Mortella a Villa Arbusto».

Foto 2La reciproca attività di promozione non prevede alcun costo o spesa a carico delle parti né l’utilizzo di personale apposito. L’unico onere per entrambe sarà quello di mettere a disposizione reciproca tutto il materiale necessario ai fini della promozione. Il protocollo, di durata quinquennale, verrà altresì veicolato a livello nazionale ed estero attraverso le attività di comunicazione che costantemente vengono svolte dalla Fondazione Walton.
«E’ stata una scelta naturale – spiega Alessandra Vinciguerra – credo tutte le forze dell’isola dovrebbero collaborare per aiutare questo sito di eccellenza. Quando ho ricevuto la lettera della Sovrintendenza, sono stata felice di questa opportunità. E’ vero che a Ischia abbiamo un turismo più vacanziero, balneare, spensierato, che forse percepisce il museo come qualcosa di impegnativo e pesante, allora mi sono detta: perché non possiamo far capire alla gente che viene qui, anche in visita ai Giardini La Mortella che qui vicino c’è un sito archeologico di straordinaria importanza? Già penso, in un futuro, all’istituzione di un bus navetta che colleghi i due siti. Soprattutto rafforzare il legame con le scuole, le nuove generazioni. Spero che anche altri soggetti seguano presto questo modello di sinergia pubblico-privato».

Insomma, un supercircuito culturale inserito in un’ottica di sinergia pubblico-privato che possa finalmente imporre le nostre eccellenze artistiche all’attenzione di chi visita la nostra isola. Ipotizzando, perché no, anche un biglietto unico che conduca turisti e cittadini all’interno di un polo culturale complessivo e più ampio. E’ il sogno, mica tanto segreto, di Costanza Gialanella che, a conclusione dell’incontro, a proposito del Museo Pithecusae, ribadisce: «Non ha nulla da invidiare ai musei greci, a cominciare da Atene».

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