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Comune unico, slitta il rinnovo del direttivo dell’Acuii

DI FRANCESCO FERRANDINO

ISCHIA.  Sale l’attenzione verso il tema del Comune unico. Ieri mattina presso la sala Poa di Ischia Ponte si è svolta l’assemblea dell’Acuii, l’associazione che da oltre tre lustri promuove l’unificazione amministrativa dei sei comuni dell’isola d’Ischia. La partecipazione, con oltre trenta persone presenti, ha raggiunto livelli tutto sommato degni di nota visto soprattutto il meteo decisamente inclemente, con pioggia, vento e grandine che hanno flagellato le strade isolane proprio nell’orario di apertura dei lavori. L’assemblea era infatti chiamata a rinnovare il proprio direttivo, in un momento storico in cui diversi elementi, sia a livello politico che di necessità imposte dagli eventi, pongono nuovamente sul tavolo l’opzione dell’unificazione per meglio affrontare i molteplici e atavici problemi del territorio. Potenziare lo sviluppo dell’isola, rispettando le individualità dei vari centri locali: in tal modo Gianni Vuoso ha prevenuto la consueta obiezione mossa dai detrattori del Comune unico. Il coordinatore dell’Acuii ha sintetizzato l’avventura dell’associazione, iniziata nel 2001: «Andare oltre i nomi, i gruppi, le appartenenze, gli schieramenti in nome di un progetto che va “oltre” – ha dichiarato Gianni Vuoso – e questa è stata sempre la linea che l’associazione ha mantenuto con i suoi vari presidenti da Nonno, a Nello Mazzella, fino a oggi». Dopo sei anni alla guida dell’associazione, Vuoso è pronto a passare il testimone: «Chiedo di proseguire sulla stessa strada a colui che rileverà il mio ruolo e quello dei miei compagni di viaggio. Sono stati vent’anni di lotte, passione, entusiasmo, durante i quali abbiamo incontrato politici degni di rispetto ma anche squallidi personaggi, per vedere realizzata un’idea che viene da lontano», ha spiegato lo storico coordinatore, ricordando le varie proposte di legge per l’unificazione,  lanciate nei vari decenni da esponenti di diverso colore politico, fino all’ultima, firmata dal consigliere Maria Grazia Di Scala. «Il direttivo ora cambia – ha concluso Vuoso – e chi vorrà candidarsi dovrà comunque affrontare, come dice l’amico Giuseppe Mazzella, una “lunga notte” prima di vedere la nuova alba, e dovrà garantire il proprio impegno senza pensare a vantaggi personali. L’unico vantaggio per sé e i propri figli sarà di aver contribuito a creare le premesse per uscire dal fosso in cui Ischia è sprofondata».

Tuttavia dopo gli interventi dei relatori, di cui leggete a parte, l’elezione del nuovo consiglio direttivo non ha avuto luogo: l’avvocato Gino Di Meglio ha infatti lanciato la proposta di rinviare il rinnovo delle cariche associative, invocando uno sforzo per allargare l’assemblea e permettere maggiore partecipazione in vista dell’elezione. Secondo l’avvocato, l’evento non era stato pubblicizzato a sufficienza, ma il coordinatore uscente ha spiegato che i giornali e la tv locale avevano divulgato la data dell’assemblea, segnalata anche sui social e da un’intensa attività di volantinaggio e di affissione di manifesti sul territorio. In ogni caso, la proposta è stata approvata dall’assemblea: entro il 30 marzo chi è interessato potrà iscriversi all’associazione e proporre la propria candidatura al direttivo, che sarà poi eletto entro il 15 aprile. Tuttavia, quando è stata sciolta la seduta, più di uno degli storici componenti dell’Acuii ha lasciato intendere di nutrire il sospetto, o il timore, che sia in preparazione un “assalto alla diligenza”: una manovra tesa cioè  a prendere il controllo di un’associazione che è sempre stata politicamente trasversale e animata da chi ha perseguito l’idea del Comune unico prescindendo da interessi particolari. Ancora durante l’assemblea, c’era stato un altro momento foriero di perplessità: l’avvocato Gino Di Meglio aveva infatti spiegato che non è così scontato che la Regione elimini l’ostacolo-quorum nel predisporre un nuovo referendum consultivo sul Comune unico: un’affermazione confermata anche dal consigliere Maria Di Scala, che ha sottolineato la valenza politica di tale eventualità, e che ha colto di sorpresa gran parte dei presenti. A quanto pare, nell’apposita legge la Regione potrebbe teoricamente decidere di inserire il quorum per ritenere valida la consultazione. Nel dibattito sul Comune unico sono intervenuti anche Pasquale Trani e Geppino D’Orta, storici componenti dell’Acuii: il primo ha ribadito il ruolo dell’associazione come pungolo continuo alle amministrazioni locali, mentre il secondo ha lanciato un interrogativo: siamo una isola turistica ma con la stagione turistica sempre più corta non ci sono prospettive per le agevolazioni a chi assume lavoratori a tempo indeterminato.   Claudio Cigliano, della  Confcommercio, ha invece posto l’accento sulla necessità di un maggior peso politico dell’isola, obiettivo che l’istituzione del Comune unico sarebbe immediatamente raggiunto.

 

 

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