Con l’autunno già scattata nei boschi dell’isola la caccia agli amati funghi gli appassionati alla ricerca dei porcini che sono buoni e sicuri

FUNGHI & FUNGAROLI DI STAGIONE Il porcino, il fungo per eccellenza. A cosa si pensa non appena si sente parlare di funghi? Qual’è il più conosciuto e il più apprezzato tra i funghi commestibili? La risposta sorge spontanea, stiamo parlando del Re incontrastato dei boschi nostrani. Il Porcino è la “preda” più ambita sull’isola durante le battute di ricerca ed il più grande desiderio di ogni cercatore di funghi è quello di tornare a casa con almeno un paniere colmo di succulenti Porcini. La cucina ischitana ha un numero incredibile di pietanze a base di funghi: dalla pizza, ai contorni, dalla pasta fatta in casa con salse ai funghi agli arrosti ripieni di funghi e verdure

Gli ischitani appassionati di funghi, “coperti” per altro da un patentino che li abilita a cercare per i boschi dell’entroterra dell’isola l’amato “frutto”boschivo, in questi ultimi giorni i settembre che introducono al prossimo mese di ottobre, stanno affilando le armi per invadere quanto prima le zone più note ed interessate con la determinata intenzione di fare razzia di questo organo vegetale che se da un lato ti affascina per le sue forme e colori, dall’altro ti trasmette anche una certa paura per timore di poterti imbattere in un fungo velenoso senza saperlo riconoscere.

Insomma una passione quella per i funghi per gli isolani, che presenta anche i suoi sacrosanti rischi. E qui interviene l’esperto, l’ischitano doc biologo/micologo dott. Valerio Mazzella raccomandando agli appassionati “fungaroli” ischitani di essere cauti e responsabili nella ricerca con il seguente preambolo ai suoi consigli più completi che dopo riportiamo integralmente. Valerio Mazzella esordisce così: “ La stagione micologica sta per arrivare anche dalle nostre parti e come ogni anno mi raccomando per una ricerca dei funghi fatta con cognizione di causa e senza distruggere tutto. Ricordiamoci che siamo su un’isola e che le risorse boschive sono limitate e flagellate da mille altre problematiche. Le regole che mi sento di consigliare sono sempre le stesse”.

GROTTE DI PIETRA ALLA FALANGA
DOVE SI TROVANO I FUNGHI PORCINI

Le Riportiamo come Valerio Mazzella le ha scritte: 1) Raccogliere soltanto i funghi che si conoscono alla perfezione: tutti i funghi sono commestibili, alcuni una volta sola. Sconsiglio vivamente di consumare Boleti della sezione “Luridi”, se non si conosce alla perfezione la specie. A Ischia di commestibile se ne trova solo uno. Il resto sono tutti non commestibili e il fatto che non sempre causino complicazioni gastriche, non vuol dire che siano commestibili. 2) Non distruggere e bastonare funghi che non si raccolgono: i funghi svolgono un ruolo ecologico molto importante, ovvero degradare la materia organica morta rendendola di nuovo disponibile per l’ambiente sotto altre forme. Oltretutto vivendo in simbiosi con moltissime piante che troviamo nel bosco sono essenziali alla vita della pianta stessa.

LE CLASSICHE TAGLIATELLE AI FUNGHI PORCINI ISCHITANI

3) Non rovinare il sottobosco: ciò che noi raccogliamo è chiamato “carpoforo” o “sporoforo” ed è una struttura riproduttiva a tutti gli effetti, come un frutto. La “pianta” che lo produce, si trova sotto terra e si chiama micelio. Questo è costituito da una serie di filamenti sottilissimi chiamati “ife” e si estende a volte per decine di metri quadri. Scavare il terreno, togliere le foglie con uncini o attrezzi rovina il micelio e riduce la possibilità di ritrovare i funghi. 4) Non lasciare immondizia nel bosco, non abbandonare filtri di sigaretta, plastiche e quant’altro”. Infine Valerio Mazzella. Mettendo a disposizione la sua professionalità conclude così: “La micologia è una scienza che ha delle regole precise, e noi biologi/micologi siamo qui per rispondere alle domande e spiegare cosa accade, per cui non esitate a contattare al minimo dubbio”.

Così Mazzella parlò anche lo scorso anno, solo che per la campagna pro-funghi di questa stagione 2020, il biologo micologo ischitano e’ stato pi diretto. Va detto che gli ischitani appassionati di funghi non vedono l’ora di iniziare la loro “caccia” al primo porcino…sotto mano con entusiasmo e non senza sacrifici,per vivere i’affascinante esperienza. C’è chi ha anticipato i tempi, recandosi sul posto ove ha di giàraccolto la sua prima quantità di funghi nrigorosamente porciniI. In genere si parte di primo mattino. Già alle prime luci dell’alba si inizia la perlustrazione delle località boschive più ricche di funghi come il Cretaio o Rotaro a Casamicciola, Fiaiano a Barano, ma anche Santa Maria al Monte, la Falanga ed i fianchi dell’Epomeo. I funghi più ricercati sono ovviamente i porcini. Sull’isola si trova la varietà “Boletus aereus” un fungo piuttosto tozzo nel gambo, con il cappello marrone scuro.

VALERIO MAZZELLA

Questo è un fungo tipicamente mediterraneo, che predilige i boschi dell’Italia centro-meridionale. Ma ci sono anche altre specie di funghi commestibili (?) ad Ischia che crescono in quantità sotto castagni, querce, faggi, abeti. Fra i tanti che vanno per funghi c’è sempre il più esperto, escursionista campestre per vocazione, che conosce alla perfezione i luoghi e i tipi di funghi da raccogliere. Lo fa con cognizione di causa e guidando il gruppo che si appresta ad introdursi nei nostri boschi descrive cosi la propria escursione, dando prova altresi di sapere decantare la vegetazione che si presenta lungo il percorso. Infatti: ” Partendo dalla Piazza di Serrara, dice l’esciursionista, saliamo verso il ristorante Bracconiere per inoltrarci in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola (Forio), fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli, ed alla Falanga- Qui i funghi che andiamo cercando sono di casa. Essi ci permettono di cominciare la ricerca in tutta la zona ove ci troviamo”.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano

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