CULTURA & SOCIETA'

CHE FINE HA FATTO LA VECCHIA ORDINANZA CONTRO I PANNI STESI? DAL LONTANO DIVIETO DEGLI ZOCCOLI AL NO SECCO PER LE LENZUOLA APPESE

Per la verità quella dei panni stesi ai balconi è una tradizione del sud Italia e delle isole mediterranee, che i turisti spesso amano fotogafare

La consuetudine di lasciare sciorinare i panni per l’asciugatura da balconi prospicienti sulla pubblica via, in cortili visibili al pubblico e sulla pubblica strada risulta in contrasto con il decoro dei centri storici di un Comune a vocazione turistica. Per questo motivo il Sindaco di Ischia Enzo Ferrandino aveva  emesso una nuova ordinanza con la quale, nei centri storici di Corso Vittoria Colonna, via Roma e nel borgo di Ischia Ponte si faceva divieto di sciorinare i panni per l’asciugatura da balconi prospicienti la pubblica strada, in cortili visibili al pubblico e sulla pubblica strada. Gli eventuali trasgressori venivano soggetti al pagamento delle sanzioni amministrative previste dall’art. 7 bis del D.lgs 267/00  con multe da euro 25 a 500. «Si tratta di piccole accortezze – dichiarò  il Sindaco Ferrandino – per tutelare il decoro urbano del nostro territorio, in modo particolare nei pressi dei centri storici frequentatissimi dai turisti». Quindi il sindaco Enzo Ferrandino fu stato chiaro: divieto dei “panni stesi” a Ischia. Che bella cosa fu ritenuta quella di non farli più  sventolare da terrazzini, finestre e  balconi che davano  sulla pubblica via. Ma era proprio così ? Se fino a qualche anno fa si poteva ancora fare, oggi c’è chi sostiene  che il tutto sembra fuori tempo, anche perchè Ischia è incamminata verso una diversa educazione domestica che serve ad apparire migliori verso gli altri e l’ambiente in cui si vive. Si usarono  parole come “decoro”, “bellezza” “colore”,  “tradizione”, “usanza”  per commentare l’ordinanza del sindaco Enzo Ferrandino per non “sciorinare”più panni all’aperto e stenderli alla vista dei turisti” Sull’argomento si fronteggiarono in quei gironi due “scuole di  pensiero” pro e contro i “panni stesi”.  Su Facebook si leggeva: “Ischia dice addio alle consuete cartoline dal sapore d’antan con i panni stesi ad asciugare al sole, magari su balconi con vista privilegiata sul castello aragonese. Un’ordinanza del Comune vieta “nei centri storici di corso Vittoria Colonna, via Roma e nel borgo di Ischia Ponte di sciorinare i panni per l’asciugatura da balconi prospicienti la pubblica strada”. C’è chi al riguardo si  espresse così: “Una consuetudine definita “diffusa in cortili visibili al pubblico e sulla pubblica strada” che, secondo il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, “risulta in contrasto con il decoro dei centri storici di un comune a vocazione turistica”. E poco importava se sui social era un tripudio colorato di biancheria e lenzuola, camicie e teli da mare che garrivano al vento come bandiere. Gli ischitani erano avvisati: il bucato poteva costare caro. Proprio così: per gli eventuali trasgressori erano previste sanzioni amministrative previste dall’art. 7 bis del D.lgs 267/00 con multe da euro 25 a 500”.  Il sindaco di Ischia che  aprì il “caso”, dal canto suo affermò: “Si tratta di piccole accortezze – aggiunae il primo cittadino – per tutelare il decoro urbano del nostro territorio, in modo particolare nei pressi dei centri storici frequentatissimi dai turisti”. L’ordinanza, che vantava diversi precedenti (tra gli altri a Livorno e Roma), non trovava tutti concordi. “Le priorità a Ischia sono altre, a cominciare dall’estetica di alcuni palazzi storici – spiegò Marco Bottiglieri, presidente dell’Associazione Ischia Commercio turismo e servizi – E per la verità quella dei panni stesi ai balconi è una tradizione del sud Italia e delle isole mediterranee, che i turisti spesso amano fotografare”. Potrebbe presto essere materiale d’archivio, almeno a Ischia. Il sindaco di Ischia di oggi Enzo Ferrandino  si schierò contro la superata  casalinga “culata” ed i panni lavati ad asciugare all’aperto. Il Sindaco di Ischia di ieri Vincenzo Telese (anni ’50) si schierò contro l’uso  dei “rumorosi” zoccoli da passeggio che disturbavano la quiete pubblica. Sono dacomsiderarsi queste “prese di posizione” che… arrichiscono la nostra… storia. Intanto i famosi “panni stesi” non sono affato spariti.  Nulla a che vedere con i drappi e  le bandiere azzurre dello scudetto del Napoli Campione.

                                                                                                             michelelubrano@yahoo.it

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