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Concessione acque termo-minerali

Quando il Presidente della III Commissione Regionale Attività Produttive, Nicola Marrazzo, oltre tutto ischitano di adozione, conoscitore diretto delle problematiche isolane, nella cui stessa commissione milita Maria Grazia Di Scala, afferma: “ Rispetto alla questione delle acque termali, devo dire che da Ischia non sono giunte molte istanze “ ( Golfo del 29 gennaio 2016) è il segnale che quelli che ci rappresentano non sanno più un tubo di quello che ci necessita. E non lo sanno per tre motivi: primo, abbarbicati come sono ad interessi basso elettoralistici, non colgono i problemi collettivi, di intere categorie produttive; secondo, sono sparite tutte le forme di intermediazione e di convogliamento delle istanze sociali ( come potevano essere i partiti politici); terzo, i rappresentanti politici non hanno al loro fianco uno staff, un’equipe di lavoro, in grado di setacciare le segnalazioni ( pur flebili) che arrivano dal territorio. Da qui, il corto circuito tra amministratori ed amministrati. Nella fattispecie, è assurda la questione della messa a gara della concessione delle acque termali e minerali, unico esempio in Italia la Regione Campania, che ha mascherato evidenti altri fini dietro il pretesto dell’obbligo di applicazione della normativa europea che va sotto il nome di Legge Bolkestein. E perché mai solo la Regione Campania dovrebbe dare questa lettura della Bolkestein? E perché mai si deroga in Italia ,a questa normativa di liberalizzazione, per quanto riguarda la concessione degli arenili e non si vuol derogare per le strutture termali? Ora è vero che soltanto il 12 gennaio 2016, con delibera n.3, la Regione Campania ha deliberato di attuare quanto previsto dalla Legge Regionale n.15 del 2/12/2015, ma è vero anche che tale indirizzo era ben noto ai termalisti da oltre 1 anno. Se ne parlava, si temeva e il timore si accavallava alle difficoltà contingenti di avere un rinnovo delle scadute concessioni. Probabilmente i termalisti avevano valutato di non sollevare eccessivi polveroni, nella speranza di vedere rimandato il problema alle calende greche. O, forse, anzi senza forse, erano pervenute precise segnalazioni al senatore De Siano, amico di molti dei termalisti e albergatore lui stesso, che però non hanno prodotto nulla di positivo. Le cose sono andate proprio così, ma chi le doveva tradurre in silenti azioni politiche, non ha avuto la capacità di leggere, interpretare i legittimi timori degli operatori verso un provvedimento assurdo, che non farà altro che regalare una “ rendita di posizione” ad un vincitore ( predestinato?), il quale, senza colpo ferire, incasserà facili royalty. Adesso, con grave ritardo, i Sindaci delle isole di Ischia e Procida invocano una riunione alla Regione. Speriamo che, nel frattempo, si siano  opportunamente documentati.

 

Metrò del Mare

Maria Grazia Di Scala, che deve fare di necessità virtù, in assenza di sedi di partito e di luoghi fisici di confronto sull’isola, chiede aiuto ai naviganti del web, sulla questione del Metrò del Mare. Pare a me che il dibattito ,da lei voluto in sede di question time alla Regione, sia stato carico di buona volontà ma carente di sostanza. Le cose stanno così: i politici del versante Salerno-Cilento, un po’ più svegli dei nostri, hanno, con tempismo, presentato un progetto di finanziamento al Ministero dei Beni Culturali, denominato “ Cilento Blu Club”, approvato per 800.000 euro, a cui sono stati aggiunti dalla Regione Campania altri 80.000 euro. Questo progetto che riprende, a distanza di tre anni, il vecchio Metrò del Mare, com’è ovvio, punta ad una valorizzazione della costa di Salerno e Cilento e contribuisce ad alleggerire il traffico a terra proveniente da Napoli e dal nord. Capri ha ragione di non volere aderire ad un piano per il quale non è stata consultata e il cui approdo nell’isola azzurra non apporta alcun beneficio turistico aggiuntivo. Anzi, va ad intasare ed incrementare il turismo giornaliero “ di rapina”. L’ipotesi che Ischia vada a sostituire Capri, nello scacchiere degli approdi del Metrò del Mare, non ha alcun senso. Non è quello che ci serve. Mi permetto di far notare a Maria Grazia Di Scala che sbaglia obiettivo. Non c’entrano nulla gli eventuali costi maggiori invocati dalla consigliera regionale Serena Angioli, durante il question time e, naturalmente, non è vero affatto che il finanziamento Mibac sarebbe in forse in quanto di natura extra-turistica. E’ evidente che un decongestionamento della strada costiera è un ottimo viatico per lo sviluppo turistico. Aggiungo che le “ vie del mare” inventate e finanziate anni fa dall’allora Assessore regionale ai Trasporti, Franco Iacono, non sono assimilabili all’attuale progetto del Metrò. Quello aveva come obiettivo la riscoperta della risorsa mare, come porta di accesso alle bellezze della costa campana e ai siti archeologici di pregio. Lo stanziamento era esclusivamente regionale e toccava i 10 miliardi di lire. Oggi parliamo di un progetto finanziato dal Mibac per nove decimi e che impegna meno della quinta parte degli investimenti di allora.. Noi oggi abbiamo bisogno di un sistema serio di trasporto marittimo da e per Pozzuoli e da e per Napoli, che sia dotato di navi adeguate, corse adeguate e prezzi adeguati. Si è fatta la scelta di privatizzare anziché liberalizzare il settore, adesso è compito dei rappresentanti politici controllare e assicurarsi che le cose vadano nell’interesse della collettività. E se la Regione può dare un contributo al turismo delle isole, lo faccia migliorando le condizioni complessive del trasporto attualmente affidato ai privati. Dati alla mano, non c’è confronto tra il movimento passeggeri del vecchio Metrò e i collegamenti Ischia-Pozzuoli-Napoli. Vinciamo 10 a zero! E pertanto andiamo rispettati. Andare a reclamare uno spazio residuale nel Metrò del Mare è riduttivo e inconcludente.

 

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Contributo di sbarco

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Ricordate la diatriba su chi era favorevole alla tassa di sbarco e chi invece preferiva l’imposta di soggiorno? Se lo ricordate, ricorderete anche che Capri è stata sempre favorevole alla tassa di sbarco ( perché l’isola ha avuto sempre il problema di creare deterrenti al “ mordi e fuggi”). L’isola d’Ischia, sia pure a macchia di leopardo, si è invece orientata ad applicare l’imposta di soggiorno, con il recente impegno dei Sindaci di uniformarla tra i 6 Comuni. Poi si parlò, un po’ genericamente, di “ tassa ambientale”. Adesso siamo arrivati al redde rationem. Il nuovo tributo, applicabile , ma non obbligatorio, dai Comuni delle isole minori e alternativo all’imposta di soggiorno, si definisce “ contributo di sbarco”. Prevede un minimo e un massimo pro-capite ed è diretto a coprire parzialmente i costi di raccolta e smaltimento rifiuti, ma anche, se si vuole, cultura, pulizia, mobilità. Capri, in continuità col suo storico comportamento, ha deliberato  di applicare tale contributo nella misura minima di 1,50 euro pro capite. Il 66% del contributo introitato andrà al Comune di Capri, mentre il 34% toccherà ad Anacapri. Il totale introito previsto va da 1,5 milioni di euro a 2 milioni di euro annui. Ho avuto modo di sentire, da alcuni albergatori ischitani, il timore che se l’isola d’Ischia applicasse tale contributo, il costo di trasporto marittimo apparirebbe ancora più insostenibile. Ma perché non valutare l’eliminazione dell’imposta di soggiorno, il cui utilizzo non è trasparente e penalizza il numero di presenze dei turisti, introducendo invece il contributo di sbarco, che va sicuramente ad alleviare ( soprattutto per le strutture produttive) i costi altissimi di raccolta e smaltimento rifiuti? Quanto ai costi complessivi del trasporto marittimo, potrebbero essere mascherati con pacchetti offerta omnicomprensivi, nel quale l’aggravio del contributo di sbarco sarebbe più che compensato dalla cancellazione dell’imposta di soggiorno. Verrebbe, in tal modo, a mancare l’introito dell’imposta  di soggiorno per i Comuni che,  data la sua genericità di destinazione, andava a finanziare parte delle spese correnti. Tra le spese correnti, ve ne sono alcune che è possibile comprimere e i Comuni si diano da fare per abbatterle!.

 

 

 

 

 

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