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Concessioni termali, l’ira di Federalberghi sui sindaci

Di FRANCESCO FERRANDINO

ISCHIA. Di fronte al persistente mutismo delle amministrazioni, ieri il Presidente di Federalberghi, Ermando Mennella, ha nuovamente rivolto ai sei comuni dell’isola una richiesta ufficiale per conoscere la destinazione e le attività svolte con i contributi versati dagli operatori titolari di concessioni termali. «Abbiamo già inoltrato analoghe richieste – afferma Mennella – negli anni precedenti. In assenza di una comunicazione ufficiale che finora non è mai arrivata, ci troviamo a doverla riproporre periodicamente per poter ottenere una risposta, ai sensi della Legge 8 del 2008, a nome di tutti gli operatori del settore. Chiediamo semplicemente di sapere com’è stata impiegata l’imposta, dal momento che la norma richiamata impone che essa venga usata per la tutela e la promozione delle acque termali». Questa richiesta va ad unirsi alle rimostranze degli albergatori per la forte pressione fiscale che sono costretti a subire: «Sì, di fatto – continua il Presidente di Federalberghi – questa è un’ulteriore gabella, specialmente a danno di quegli operatori che non detengono concessioni termali, ma soltanto le piccole utilizzazioni locali, che versano la cifra fissa di oltre duemila euro all’anno d’imposta. Ciò si va a sommare a tutte le altre gabelle: onestamente, gli albergatori non riescono più a sostenere tale enorme carico fiscale, senza aver ben chiaro cosa si ottiene. Fin quando le tasse si pagano e si ottengono i servizi, allora può ben darsi che l’azienda regga la pressione. Ma finora, più che servizi, in realtà abbiamo ricevuto disservizi, o comunque, se servizi sono stati dati, essi non erano certo all’altezza. C’è anche da dire che molto spesso, specialmente per quanto riguarda gli arredi urbani, va segnalata una certa mancanza di educazione dei cittadini isolani, che non aiutano a tutelare l’isola». I comuni, tuttavia, si sono dimostrati sordi a tali rimostranze: «Finora – riprende Mennella – nessuna delle sei amministrazioni isolane ha mai replicato alle nostre richieste. L’unico riscontro ufficiale, anche se in una fase interlocutoria, in verità lo ottenemmo dal commissario prefettizio del comune di Lacco Ameno che obbligava gli uffici a rendicontare la tassa, ma da allora non abbiamo avuto nessuna altra risposta. Anche per questo abbiamo richiesto a ciascuna amministrazione di indicare quale sia il responsabile del procedimento». È la quarta volta nel giro di pochi anni che l’associazione degli albergatori invia tale istanza: «La nostra non è sterile polemica, né atteggiamento non collaborativo. Anzi, proprio perché siamo massimamente collaborativi e vogliamo fare in modo che tutto funzioni al meglio, come associazione di categoria cerchiamo semplicemente di tutelare i nostri diritti, e con questo rispondo a chi pensa che chi fa il presidente degli albergatori non tuteli la categoria, e tale tutela la perseguiamo alla luce del sole», conclude Mennella. Di seguito, riportiamo il testo integrale della richiesta inviata ai comuni da Federalberghi:   

Facciamo riferimento ad una nostra precedente richiesta di pari oggetto trasmessa in data 3 marzo 2010, 26 gennaio 2015 e 5 marzo 2015, rimaste inevase, per chiede nuovamente contezza dell’attività svolta ai sensi della L. Reg. Campania n.08/2008.

 

Infatti i titolari di concessioni termali e i titolari di autorizzazioni per lo sfruttamento delle acque calde sotterranee dell’isola di Ischia, in applicazione della Legge Regionale in oggetto, hanno versato alle Casse Comunali i contributi così come previsto dall’art. 36 della suddetta legge che stabilisce gli importi e i termini di versamento.

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Il comma 12 recita: “Gli introiti derivanti dai contributi di cui ai commi 7 e 8 sono utilizzati dai comuni, con destinazione specifica e vincolata, per la realizzazione di interventi ed iniziative finalizzate alla salvaguardia del patrimonio idrotermominerale…”

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In riferimento a quanto disposto dalla Legge Regione Campania n. 08/2008 e succ. modificazioni, A.I.A. Federalberghi ischia, in qualità di rappresentante sindacale delle aziende alberghiere ricettive, maggiormente rappresentativa sul territorio dell’Isola d’Ischia, chiede, ai sensi e per gli effetti della legge 7 agosto 1990, n. 241 sulla trasparenza degli atti amministrativi (artt. 22-28) di indicare:

1)   Il responsabile del procedimento amministrativo (artt. 4-6-bis);

2)   L’importo incassato per ciascun anno;

3)   La voce di bilancio in entrata cui tali importi sono stati contabilizzati;

4)   Le spese eventualmente effettuate nel rispetto della destinazione specifica e vincolata con relazione dettagliata,

5)   La voce di bilancio in uscita cui tali importi sono stati contabilizzati.

 

Certi di ricevere quanto indicato nei termini previsti dalla normativa sulla trasparenza degli atti amministrativi, si resta in attesa di un pronto riscontro.

 

 

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