POLITICAPRIMO PIANO

Del Deo “affossa” gli avversari: «Solo offese e minacce, sono alla frutta»

Lunga intervista a Il Golfo del sindaco di Forio che rompe gli indugi e una volta di più lancia la sfida in vista delle prossime amministrative. Focus sul suo successore ma anche su iniziative discutibili messe in campo dagli avversari nel tentativo di destabilizzare l’attuale maggioranza. E poi…

Le elezioni amministrative non sono così vicine, ma nemmeno così lontane. L’attenzione è focalizzata su Forio e Casamicciola, anche perché la politica a livello locale di recente non offre molti spunti di interesse. Francesco Del Deo conserva la tranquillità dei giorni migliori? E soprattutto, è sempre convinto che il candidato sindaco della sua coalizione uscirà dall’interno e non sarà pescato dall’esterno?

«Se parliamo del “termometro” della situazione a Forio, essa è più che stabile. Qualcuno sta effettuando manifestazioni di forza, cercando di mostrare i muscoli, coinvolgendo qualche gruppo di giovani, prendendoli in giro: si tratta di gente che ha paura, e cerca a livello di immagine di dimostrare qualcosa. Io vorrei ricordare che nel 2013 e nel 2018 il candidato sindaco della nostra coalizione è uscito esattamente 45 giorni prima delle elezioni, ciò significa 15 giorni prima della presentazione delle liste. Dunque, non dobbiamo dare prove di forza o mostrare i muscoli: le vere prove di forza sono rappresentate da ciò che l’amministrazione ha realizzato col supporto dell’intera maggioranza. Quindi, lo ribadisco: ho detto che il candidato sindaco dovrà uscire da questa maggioranza, a meno che la stessa maggioranza non decida di puntare su un altro nome. Tuttavia di sicuro io farò la proposta affinché il nome esca dall’interno della maggioranza, al contrario di tutto ciò che si dice: la debolezza di chi vuol competere con questa maggioranza sta nel fatto che vanno dicendo in giro di essere forti, eppure paradossalmente alcuni personaggi, che fanno parte dell’opposizione, sono coloro che hanno causato disastri a Forio: ad esempio i 28 milioni di debiti, i 15 milioni della Pegaso, i 5,8 milioni della Torre Saracena. Hanno lasciato il Comune con un debito di 49 milioni e con zero opere pubbliche. Dunque non c’è partita. La loro debolezza si evince anche dal fatto che cercano di contattare i consiglieri comunali della nostra maggioranza: hanno cercato Mimmo Loffredo, Gianni Matarese, Peppe Di Maio, persino Mario Savio, e tutti hanno ovviamente declinato. Inoltre, credo che qualcuno tornerà sui propri passi…».

«Secondo me il candidato sindaco dovrà uscire da questa maggioranza, a meno che la stessa maggioranza non decida di puntare su un altro nome»

A chi si riferisce?

«Credo che l’opposizione non abbia ancora un nome preciso come candidato sindaco. Lo si evince anche da alcune dichiarazioni di chi è fuoriuscito da questa maggioranza: non c’è convinzione su quale debba essere il candidato. Dunque, quando qualcuno dice che l’attuale maggioranza ha paura di fare un nome, vorrei rispondere dicendo che in questa maggioranza tutti possono essere candidati a sindaco: da Michele Regine a Peppe Di Maio, da Loffredo a Vito Manzi, da Carla Savio a Gianna Galasso, da Manuela Arturo a Luigi Patalano. Tutte persone che sono cresciute e sono maturate con questa maggioranza e questa coalizione che sta governando Forio da dieci anni. L’opposizione ci dica cosa ha realizzato, quali proposte hanno fatto. Si è arrivati al punto di minacciare qualche assessore o consigliere comunaledi maggioranza, ma sono atteggiamenti che non portano a nulla».

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«La debolezza di coloro che vogliono competere con questa maggioranza sta nel fatto che vanno dicendo in giro di essere forti, eppure paradossalmente alcuni personaggi, che fanno parte dell’opposizione, sono coloro che hanno causato disastri lasciando Forio con decine di milioni di debiti sull’orlo del dissesto»

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Anche per motivi lavorativi, Lei frequenta la Capitale molto più degli altri sindaci. La buttiamo lì: e se il successore di Francesco Del Deo fosse proprio Francesco Del Deo?

«Un grande statista, Giulio Andreotti, amava ripetere che “in politica non bisogna mai dire mai”. Dipenderà, nel caso in cui lo scenario fosse configurabile, sempre dalla scelta che questa maggioranza vorrà fare».

Lei ha vissuto tantissime campagne elettorali. La prossima campagna elettorale che Forio vivrà in primavera, secondo Lei in che cosa sarà in linea con quelle del passato e in che cosa dovrà avere discontinuità, magari anche nel giudizio che gli elettori dovranno dare?

«Io credo che la prossima campagna elettorale sarà positiva per questa amministrazione, e lo penso ascoltando anche ciò che i cittadini degli altri comuni dicono su quanto è stato fatto a Forio: a volte infatti ci sono cittadini che pur non essendo di Forio, ma vivono qui, come Mimmo Loffredo che ama Forio più di tanti altri foriani. Parallelamente c’è gente di Forio che vuole candidarsi a ruoli politici e che non fa altro che offendere e denigrare, e non si comprende che queste offese, queste denigrazioni, finiscono per danneggiare il paese.In ogni caso è sotto gli occhi di tutti quello che è stato fatto in questi anni: a Forio è stata creata economia, è stata creata occupazione, con un tasso più alto rispetto a quello che si prevedeva. Questa crescita economica è stata fortemente voluta dall’amministrazione, che ovviamente in quest’azione è stata affiancata dai vari operatori economico-commerciali: è sempre importante che vi sia un confronto tra il tessuto economico e quello politico, che devono muoversi in simbiosi se si vuole davvero promuovere lo sviluppo di un territorio. Abbiamo poi tantissime opere pubbliche in cantiere: Forio non aveva mai ottenuto così tanti finanziamenti come in questo periodo, al di là del Pnrr. Prima del Pnrr, infatti, Forio nei primi cinque anni di questa amministrazione aveva già investito 12-13 milioni, e gli investimenti continuano tuttora. Credo che il rispetto dei cittadini non debba limitarsi al riceverli quotidianamente e a dare pacche sulle spalle, anzi, il cittadino deve essere servito innanzitutto migliorando il paese, la sua economia, le condizioni di vita. Adesso inoltre c’è anche un modo diverso di fare l’amministratore».

«Un mio terzo mandato? Uno statista come Giulio Andreotti amava ripetere che “in politica non bisogna mai dire mai”»

In che senso?

«Una volta il sindaco lo si faceva prevalentemente in municipio, oggi invece lo si fa principalmente presso la Città Metropolitana, presso la Regione Campania, presso i Ministeri, presso la Cassa Depositi e Prestiti: oggi i finanziamenti un sindaco deve andare a cercarli. Ecco perché deve avere ottimi collaboratori, e noi abbiamo una squadra che è sempre presente sul territorio. Tante cose sono state fatte, ma tante cose bisogna ancora fare: non dobbiamo dimenticare che prima dell’amministrazione formata dalla coalizione “Patto per Forio”,ci sono stati venticinque anni di disastri, anni in cui non si sono viste opere ma è stato soltanto indebitato il paese. Con quella enorme massa debitoria si era a un passo dal dichiarare il dissesto, ma noi siamo riusciti ad evitarlo e a recuperare, al punto che oggi il Comune ha i conti a posto. Inoltre, anche la società Marina del Raggio Verde stava fallendo e l’abbiamo portata in attivo, anche se di poco, dando comunque occupazione a quindici persone».

«Credo che l’opposizione non abbia ancora un nome preciso come candidato sindaco. Lo si evince anche da alcune dichiarazioni di chi è fuoriuscito da questa maggioranza: non c’è convinzione su quale debba essere il candidato»

In questi quasi dieci anni, quali sono state le parole più belle che si è sentito dire, e quale è stata la cosa che le è stata imputata ingiustamente? In altre parole, il momento più bello e quello meno piacevole, dal punto di vista più strettamente personale, non politico.

«Non è facile per me scegliere tra le tante esperienze vissute. Ci sono opposizioni che sanno solo offendere e che al contempo si permettono di dire che noi offendiamo, gente che personalmente non ha combinato nulla, e che viene in consiglio a denigrare: ebbene, chi è “scafato” come me, che faccio politica da quando avevo i calzoni corti, a queste cose ci passa sopra senza eccessivi problemi, pur se ammetto che umanamente mi dispiace. Ho sempre detto agli amici della mia coalizione che per fare politica e amministrare il paese bisogna avere lo stomaco foderato di uranio, altrimenti si finisce per somatizzare bugie, calunnie fino a sentire dolore fisico».

«Quello che abbiamo realizzato in questi anni è sotto gli occhi di tutti: a Forio è stata creata economia e occupazione, con un tasso più alto rispetto a quello che si prevedeva. Questa crescita è stata fortemente voluta dall’amministrazione, che è stata proficuamente affiancata dai vari operatori economico-commerciali»

Come cambia la geografia politica isolana dopo la composizione del nuovo governo?

«Io credo che si debba ancora attendere il definitivo assestamento. È notizia recente che Giosi Ferrandino è passato al polo di centro con Renzi e Calenda: bisognerà vedere cosa succede all’interno delle varie amministrazioni. Al giorno d’oggi i partiti come venivano intesi una volta non esistono più, così come non esistono più le ideologie all’interno dei partiti. Dico spesso che stiamo andando sempre più verso un sistema americano: è difficile dire quale sia l’ideologia di Trump o di Obama, o del partito democratico e del partito repubblicano. Oggi si punta molto sulle persone: ognuno presenta il proprio programma, e il cittadino dà fiducia, più che al programma, alla credibilità del personaggio che propone quel programma. Ecco perché dico che questa campagna elettorale per noi sarà facile proprio per tutto quello che abbiamo realizzato. Nell’attuale opposizione ci sono alcuni elementi che facevano parte già dell’amministrazione del decennio 2003-2013, dunque non vedo nessuna novità. Naturalmente di problemi ce ne sono tanti, anche nella gestione quotidiana, dall’illuminazione ad alcune strade che stiamo cercando di sistemare. L’anno prossimo, con l’avvio della stagione calda, ricominceremo a mettere l’asfalto come facciamo sempre: lo mettiamo a inizio estate per non sprecare soldi. E già immagino che ci accuseranno di stendere “l’asfalto elettorale”: e allora io vorrei dire a questi quattro imbecilli che da dieci anni noi mettiamo l’asfalto ogni anno».

«Abbiamo poi tantissime opere pubbliche in cantiere: Forio non aveva mai ottenuto così tanti finanziamenti come in questo periodo, al di là del Pnrr. Anche nei primi cinque anni di questa amministrazione erano già stati investiti 12-13 milioni, investimenti che continuano tuttora»

Si immagini di passeggiare sul corso di Forio, un cittadino la ferma e le chiede: “Sindaco, perché io alle elezioni dovrei votare Lei o la sua coalizione”. Se dovesse rispondere in trenta secondi, cosa direbbe?

«Direi che è molto semplice: basta fare un’analisi di cosa è stato fatto prima dell’amministrazione Del Deo e quello che è stato fatto durante l’amministrazione Del Deo. È sufficiente guardare la situazione contabile che abbiamo trovato, a rischio di fallimento, e la nostra azione che ha impedito il dissesto».

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