Gianluca Castagna | Ischia – Nel 1987 l’insegnante e attivista Alma Sabatini lanciava un messaggio:“ciò che non si nomina, non esiste”. Si riferiva allo scarso uso del femminile di fronte all’utilizzo onnicomprensivo del maschile. Anni dopo la sua tragica scomparsa, una studentessa, notando nella propria città l’assenza di strade o piazze intitolate a figure femminili, chiedeva : “ma le donne esistono?”.
Protagoniste, dunque, ma troppo spesso sotto silenzio.
L’ Istituto di Istruzione Superiore “Cristofaro Mennella”, con gli studenti e le studentesse dell’Indirizzo Tecnico Turistico di Forio, sono stati premiati martedì scorso a Roma, nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere dell’Università RomaTre come primi classificati nella sezione digitale al Concorso nazionale “ Sulle vie della parità”. Un concorso, indetto da Toponomastica femminile e FNISM, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, finalizzato a valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società. A partire dall’osservazione della città, del quartiere e delle sue strade, delle aree verdi, pedonali e ciclabili, dei musei, dei luoghi pubblici e condivisi, il concorso promuove ogni anno la ricerca storica locale e l’analisi del patrimonio culturale, ambientale e civico del Paese, con l’intento di restituire visibilità alle donne che si sono distinte per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti.
Lucia Capuano e Maria Senese sono state due donne di Forio che hanno rifiutato le regole che all’epoca le volevano confinate in un ruolo precostituito, ribellandosi alle convenzioni sociali e affermando con forza le proprie scelte di vita con estremo coraggio e determinazione.
Due donne-soggetto che, con audace temerarietà, e al prezzo di grandissimi sacrifici, hanno contribuito a segnare la storia della comunità foriana e dell’intera isola d’Ischia. “Il lavoro – si legge nella motivazione del premio – evidenzia un’ottima ricerca accompagnata da un’esaustiva documentazione degli spazi da intitolare a due donne significative per la storia locale. Il supporto multimediale è ricco, curato nel montaggio e nella redazione dei testi drammatizzati dalle voci narranti degli studenti coinvolti, con una grande capacità comunicativa, e contiene interviste e testimonianze per la ricostruzione delle due figure presentate
Una vicenda, quella di Lucia Capuano, raccontata, con grande intensità, da una sua nipote, l’attrice Lucianna De Falco, nello spettacolo “Lucì. Voci e volti dal faro”, andato in scena nel 2008 proprio al faro di Punta Imperatore. La De Falco ha dedicato uno spettacolo anche a Maria Senese, l’altra figura femminile inserita nel progetto vincitore. Maria “Zibacchiello”, com’era conosciuta da tutti, era la proprietaria del Bar Internazionale, nel cuore di Forio. Dalla seconda metà degli anni Quaranta meta privilegiata di artisti e intellettuali che da tutto il mondo sceglievano l’isola d’Ischia , attratti dalla tranquillità non ancora compromessa dal turismo selvaggio e dalla sua straordinaria natura selvaggia. Il Bar di Maria accolse i pittori Eduard Bargheer, Renato Guttuso, Aldo Pagliacci e de Chirico, gli scrittori e poeti Truman Capote, Elsa Morante e Alberto Moravia, Pasolini e Libero De Libero, il compositore Igor Stravinskij e il poeta inglese Wystan Hugh Auden, che della Senese fu affezionato amico e a cui dedicò la poesia “Viva Maria”. Una presenza femminile significativa sul territorio, che ha attratto a sé la cultura, riuscendo a trasformare il suo bar in un’università all’aperto frequentata da artisti e intellettuali internazionali.
«Era la prima volta che la nostra scuola si impegnava in questa tematica così importante» commenta la preside prof.ssa Giuseppina Di Guida, «non ci aspettavamo una partecipazione corale di tutta la comunità scolastica, soprattutto non ci si aspettavamo di vincere un premio così prestigioso, a cui partecipano realtà scolastiche di tutta Italia. E’ stato apprezzato il grande lavoro di squadra, l’utilizzo sapiente degli strumenti multimediali per ricostruire in modo efficace, anche da un punto di vista emotivo, le biografie di queste due figure esemplari: Lucia Capuano e Maria Senese. Torniamo a Ischia molto soddisfatti, convinti che il percorso intrapreso ci darà altre soddisfazioni. Prossimo appuntamento? A Napoli, a novembre, quando la città ospiterà il convegno nazionale di studi sull’identità di genere. Anche in quella occasione, il “C. Mennella” farà la sua piccola, grande parte».
In questa direzione saranno utilissimi i premi che il “Mennella” si è aggiudicato per questo straordinario traguardo. Non solo la medaglia d’onore del Senato della Repubblica, d’alto valore simbolico e consegnata dalla Vice presidente del Senato Valeria Fedeli, ma tanti abbonamenti a riviste sulla storia delle donne e pubblicazioni di alto livello accademico che arricchiranno la biblioteca della scuola. Diventando preziosi alleati per tanti ragazzi e ragazze che vogliono impegnarsi contro gli stereotipi che ancora penalizzano la figura femminile.