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Concorso vigili, Nicola Manna: «È una manovra clientelare»

di Francesco Castaldi

FORIO – Il bando pubblicato sull’albo pretorio del Comune – e che si riferisce al concorso per diventare agente di polizia municipale – ha destato parecchie perplessità in seno all’opinione pubblica.

«Al netto di quelle che possono essere le mie ambizioni personali e il ricoprimento di alcuni incarichi all’interno della pubblica amministrazione, questo bando di concorso per l’assunzione di non dichiarati agenti di polizia municipale all’interno della pianta organica del Comune di Forio suscita in me molteplici dubbi».

Per quali motivi in particolare?

«Se si studia bene la parte del regolamento comunale relativo alla polizia municipale, si noterà che c’è un limite d’età di 35 anni. Questo limite è stato eliminato nell’oggetto, e addirittura si è messa una forte selezione per quanto riguarda quella fascia d’età che va dai 18 ai 23 anni. Pertanto, tanti ragazzi e tante ragazze non potranno usufruire dell’accesso a questa procedura concorsuale se non hanno conseguito la patente di categoria A. Un’assurdità in un Comune che addirittura non presenta neanche mezzi che fanno riferimento a quel tipo di patente. Una cosa tutta foriana, come al solito accade in questo Comune grazie anche al dirigente che ha scritto il bando, ovvero il comandante Iacono».

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Ha avuto già modo di confrontarsi direttamente con il comandante Iacono?

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«Sì, l’ho incontrato ieri (lunedì per chi legge, ndr) per chiedere chiarimenti, com’è giusto che sia. Il comandante ci ha tenuto a precisare che questo bando è stato fatto in maniera regolare. Io ho posto delle domande e delle evidenze che sono ben precise. Come ho avuto modo di specificare poc’anzi, lui ha limitato quella che è la partecipazione a questo concorso pubblico. Ritengo che l’ingegner Iacono sia una persona educata, ma certamente non aperta al confronto, perché si arrocca sulle sue posizioni e non presta ascolto a nessuno. A dimostrazione di ciò che sto dicendo, basti pensare alla questione delle telecamere di videosorveglianza, oppure all’assurdo provvedimento che lui redasse in merito all’istituzione dell’asilo all’interno del “Green Flash”. È infatti inconcepibile che in uno stabile sotto il livello del mare dovessero essere ospitati bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni. Ritornando al concorso, credo sia stata una sua forzatura da parte sua. Non so quanto c’entri  la politica in questa storia, ma credo che il sindaco debba vigilare su queste cose per rendere trasparenti gli atti amministrativi. Non è stato fatto assolutamente, e di questo me ne rammarico».

Ha parlato anche con il sindaco Del Deo?

«Credo che la politica non si la faccia contro qualcuno, ma per qualcosa. E quel quid è rappresentato dal bene dei foriani e di Forio. Con il sindaco non si può avere un approccio, perché lui è rinchiuso nelle stanze del “Green Flash”. Non si è capito bene cosa abbia intenzione di fare sui lavori pubblici, sul turismo, sul dissesto idrogeologico e sulla polizia municipale, che presenta tantissime lacune».

Ce ne vorrebbe elencare qualcuna?

«Il traffico ha esposto questo paese e il corpo della municipale al pubblico ludibrio, infatti d’estate siamo intasati dalle macchine. Questo Comune non ha la disponibilità di assumere a tempo indeterminato due persone perché dovrebbe ricevere un parere positivo da parte del collegio dei revisori, che non avrà dal momento che le casse comunali sono deficitarie. Da questo punto di vista, ritengo che questo concorso sia una manovra esclusivamente clientelare atta a crearsi quell’elettorato in vista delle prossime amministrative».

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