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Condoni, anche Lacco Ameno attende la “svolta”

Di Francesco Ferrandino

LACCO AMENO. Nelle ultime settimane, prima Forio, poi Casamicciola, hanno dato inizio alla svolta “epocale” in materia di condoni edilizi. Anche il Comune di Lacco, avendo aderito all’iniziativa riguardante le domande di condono insieme ai tre comuni isolani che mancano del Piano di dettaglio (Forio, Casamicciola e Serrara), a breve termine  potrebbe predisporre la procedura per dare finalmente inizio all’esame delle istanze pluridecennali dei propri cittadini. Fra l’altro, l’iniziativa era stata più volte rivendicata nel programma elettorale dalla compagine guidata da Giacomo Pascale. Naturale quindi che i cittadini del comune del Fungo attendano una concreta spinta in tal senso per risolvere quello che resta forse il problema più sentito, dando così una risposta a coloro che da anni galleggiano nell’incertezza circa le sorti della propria abitazione. La legge regionale impone inoltre precise scadenze entro cui vanno esaminate le pratiche. La procedura adottata da Forio e Casamicciola, già concordata con gli altri Comuni, verrà quindi applicata anche a Lacco. Fra le ragioni dell’apparente ritardo, secondo l’amministrazione, vi è anche l’organico piuttosto ridotto rispetto a quello di cui dispongono i due Comuni limitrofi. Far partire la procedura per i condoni, ma senza il personale adatto per affrontare l’esame delle istanze, vanificherebbe l’iniziativa. «Dobbiamo chiudere un passato d’illegalità, affrontando la questione e chiudendola una volta per tutte» dichiara il sindaco Pascale. Per riorganizzare la materia, bisogna prima capire cosa fare del patrimonio edilizio esistente. «Sarei contento se l’iniziativa si estendesse anche al cosiddetto condono 2003, ma in questo caso serve un intervento legislativo, sul quale Governo e Parlamento vanno continuamente sollecitati», continua il sindaco. Da una parte ci sono le decine di migliaia di pratiche di condono edilizio che giacciono negli uffici comunali in relazione alle leggi 47/85 e 724/94, dall’altra l’esigenza di pianificare il futuro. L’intesa raggiunta tra gli enti territoriali isolani comporta l’utilizzo della stessa procedura semplificata.

L’ente di Piazza Santa Restituta, per delega concordata tra i sindaci, ha già avviato l’aggiornamento del vecchio Piano urbanistico territoriale (Put), che dovrebbe essere pronto entro dicembre.  C’è già un’interlocuzione in corso con la regione che sta preparando il PTR (Piano territoriale regionale), mentre il Comune di Lacco presenterà appunto il nuovo Put, a partire da quello elaborato nel  2000 dal Professore Ferrara ovviamente con gli opportuni aggiornamenti, da ripresentare come emendamento unico dell’isola d’Ischia oppure come norma-stralcio, in ragione delle peculiarità del caso-Ischia rispetto alla terraferma, all’interno dello stesso PTR che la Regione sta predisponendo. Si incontreranno così le esigenze e gli interessi dei cittadini alla definizione esplicita delle proprie domande di condono, e quelle dell’Amministrazione intenta a dare compiuta definizione di tutte le istanze pendente, sia per dare certezza alle situazioni giuridiche, sia per introitare nelle esauste casse del Comune le somme dovute a titolo di oneri, diritti d’istruttoria e di conguaglio per oblazione. A proposito di finanze: si attende a stretto giro il responso del Ministero sull’ipotesi del bilancio riequilibrato 2014, dopo le integrazioni e i chiarimenti richiesti. Un responso atteso e temuto, da cui dipende il prosieguo del cammino amministrativo della compagine in carica.

 

 

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