CRONACAPRIMO PIANO

Congresso Forense, un seggio anche a Ischia

E’ la prima volta che succede per l’elezione dei rappresentanti nazionali, un segnale dell’interesse che il COA guidato dall’avvocato Carmine Foreste nutre per l’isola e per il suo presidio giudiziario

A chi sostiene che gli avvocati siano soltanto lo specchio di una estrema litigiosità di un popolo, rispondo che la nobile professione forense è in crisi, per cui si propagano alcune idee sbagliate, ovvero distorsioni della realtà. Gli avvocati erogano un servizio pubblico essenziale alla comunità, ma sono fortemente condizionati dal sistema economico isolano ed italiano: il loro compito è fungere da cesura fra l’economia di mercato che risponde a leggi e dinamiche completamente avulse dalla logica giuridica, la quale pone un bilanciamento a favore dei diritti della persona, intesa come entità fisica e morale. Pertanto, la litigiosità comunemente intesa è quella dei soggetti, dei contraoppositori di interessi, le c.d. parti, rispetto a cui gli avvocati espongono le rispettive doglianze al magistrato deputato alla pacificazione e\o alla neutralizzazione del conflitto con una pronuncia conforme alla legge. Gli avvocati votano per i rappresentanti al Congresso Nazionale Forense, supremo Organo assembleare della avvocatura italiana, che negozia con il Governo e con il Consiglio Superiore della Magistratura tutte le riforme correttive attinte dalla vita quotidiana, tutte le sofferenze che l’utenza palesa nelle sessioni di studio con i propri avvocati.

Il Coa di Napoli, guidato dal lungimirante Presidente Avv. Carmine Foreste ha disposto in ossequio al disagio della insularità, ha implementato per la prima volta nella sua storia recente un seggio nel Tribunale di Napoli Sede Distaccata di Ischia, via Michele Mazzella, perché Ischia è costola fondamentale della macchina giudiziaria costiera napoletana e ne deve essere paritaria rispetto agli altri colleghi della terraferma. Oggi 21 maggio 2025 gli avvocati ischitani votano nella propria isola per il bene di essa, facendosi portavoce al Congresso Nazionale Forense con due candidati, Alberto Morelli e Francesco Mazzella, il quali ci si augura vengano eletti, al fine di dirigere l’urlo disperato di una utenza bistrattata e compromessa da una politica giudiziaria non parlamentare, ma strettamente proveniente dalle alte sfere della Magistratura, che deve conservare il suo plesso di Giustizia locale, con ogni mezzo lecito offerto dalla democrazia repubblicana, la quale si starebbe rivelando più miope e reazionaria di ben due monarchie ad essa antecedenti (Borboni e Savoia). Evento storico positivo che deve essere attenzionato dalla cittadinanza con la massima letizia, per essere il territorio isolano riconosciuto dalla Città Metropolitana di pari grado ad essa.

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