CRONACA

“Tutti in piazza per gli aiuti”, protestano i lavoratori del turismo e dei trasporti turistici

La manifestazione avverrà in contemporanea a Ischia, Sorrento, Capri e Amalfi

“Tutti in piazza per gli aiuti”. Questo lo slogan della mobilitazione in programma per sabato 10 aprile che vedrà i lavoratori del turismo e del mondo dei trasporti scendere nelle piazze di Ischia, Sorrento, Capri e Amalfi. Ad organizzare la mobilitazione il neonato coordinamento turismo e trasporti turistici unito nato in penisola sorrentina e che coinvolge tutti i lavoratori del comparto del turismo della Campania. Hanno aderito al coordinamento Abbac, associazione guide e accompagnatori turistici di Sorrento, comitato Air aziende Ncc, comitato dipendenti Ncc Campania, Fia Confindustria e Flaica Uniti Cub. I lavoratori protestano contro il «decreto Sostegni messo a punto dal governo Draghi che non soddisfa le esigenze della filiera turistica. A cominciare ovviamente dalle migliaia di lavoratori stagionali che non vedono la luce in fondo al tunnel dell’emergenza. Perché la campagna vaccinale va a rilento e non si aprono spiragli per poter ipotizzare una stagione 2021 addirittura in linea con quella, molto modesta, di un anno fa, post lockdown».

Ad organizzare la manifestazione Rosario Fiorentino, ex vicesindaco di Sorrento, esponente sindacale e rappresentante di Flaica, che contesta il provvedimento del governo e denuncia ulteriori lacune nella platea di ristori e iniziative a tutela dei lavoratori. «Questo decreto non fa altro che dare un contentino ma penalizza le categorie veramente in difficoltà», ha detto Fiorentino. La richiesta del coordinamento è rivolta al Governo affinchè «stanzi immediatamente i fondi adeguati per il turismo, a disposizione del Ministero competente, per erogare urgentemente sostegni al nostro comparto, a tutti i liberi professionisti e dipendenti della filiera del turismo, agli autisti. Si è ormai allo stremo dopo un anno senza lavoro. I dipendenti non vedono uno spiraglio in un paese che non riesce ad avere una programmazione e neanche a mettere in atto strategie concorrenziali per la ripartenza nei prossimi mesi». «Non si chiede assistenzialismo – continua – ma si chiede di riprendere a lavorare in sicurezza. Lavoro, dignità e sicurezza per il rilancio del turismo».

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