ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5POLITICA

Speciale elezioni, Forio, tanti “vip” alla Balsofiore: Stani e Francesco chiudono la mattinata

di Francesco Castaldi

fotoservizio a cura di Mariagrazia Castaldi

FORIO – Dopo una lunga e a tratti estenuante attesa, nella giornata di ieri i cittadini di Forio hanno avuto l’opportunità di recarsi finalmente ai seggi ed esercitare il proprio diritto-dovere. Tra i tanti che hanno raggiunto l’istituto “Luca Balsofiore” di via Castellaccio (l’altro seggio è stato allestito all’Avallone di Panza), figuravano ovviamente anche gran parte dei protagonisti di questa torrida tornata elettorale, al termine della quale conosceremo i nomi del sindaco e dei membri che comporranno la civica assise, che annovererà sedici consiglieri comunali. Nella fiumana di cittadini che ieri mattina sono entrati nel padiglione dell’istituto comprensivo retto dalla dottoressa Maria Chiara Conti abbiamo ovviamente scorto anche gli aspiranti primi cittadini (in copertina e nella photogallery curata da Mariagrazia Castaldi potete vedere tutti gli scatti più significativi della giornata). Il primo a varcare la soglia del plesso scolastico di via Castellaccio è stato l’ex assessore alla cultura Luciano Castaldi. Il leader di “Forio nel futuro” e di “Meravigliosa Forio” ha deciso di aprire le danze di buon mattino, anticipando di fatto tutti gli avversari scesi nell’agone, che nelle ore successive lo avrebbero emulato.

Al secondo posto troviamo invece Nicola Manna: il giovane referente del movimento politico “Aria Nuova” è giunto al seggio in giacca e cravatta dopo aver assistito, come d’abitudine, alla Santa Messa domenicale. È stata poi la vota di Domenico e Gennaro Savio, che con la consueta fierezza sono entrati nella sezione d’appartenenza. Il segretario del Pciml, sostenuto come sempre dal figlio e dal proprio gruppo politico, cerca la riconferma dopo il clamoroso e meritato risultato ottenuto cinque anni orsono. Sfoggiando un paio di occhiali da sole scuri è arrivato alla “Balsofiore” anche l’homo novus Ignazio Di Lustro, che ha salutato alcuni sostenitori prima di entrare nel seggio per votare. Gli “ultimi” della classe, neanche a dirlo, sono stati i due candidati che si contendono concretamente la poltrona di primo cittadino. Stiamo alludendo, per chi non lo avesse capito, a Stani Verde e a Francesco Del Deo. L’intraprendente leader della coalizione di “Insieme per Forio” e l’ex democristiano, vista l’alta posta in gioco, dopo i clamori e le accuse della campagna elettorale sono passati al piano “b” della propria strategia, che consiste – in buona sostanza – ad una silenziosa ma tesissima partita a scacchi.

A fare la prima mossa, in questo caso, è stato Stani Verde, che sfoggiando un sorriso a trentadue denti si è recato nella propria sezione mostrando un selfcontrol davvero invidiabile. A rispondergli è stato dunque il buon Francesco Del Deo, che ha mantenuto lo stesso autocontrollo (nel fotoracconto alle pagine 12 e 13 si vede il sindaco in carica intrattenersi amabilmente con i propri sodali). Insomma, a giudicare dai comportamenti dei due superfavoriti per la vittoria finale, quella di ieri potrebbe essere considerata a tutti gli effetti una domenica di inizio estate come tante altre. E invece, caro lettore, dietro quei sorrisi ben costruiti c’è tutto un mondo che sfugge alla comprensione dei non addetti ai lavori. Stani e Francesco non sono affatto due pivelli, e quindi sanno perfettamente che per convincere gli elettori e mettere le mani sulla città è necessario reggere un’interpretazione da Oscar e non far trasparire insicurezza (che, in una gara così importante, potrebbe risultare fatale al primo che dovesse fare un passo falso).

Ads

IL CASO DEI DUE FRATELLI DISABILI: QUANDO BUROCRAZIA E IDIOZIA CREANO UN MIX LETALE. La giornata di ieri, caro lettore, non sarà ricordata soltanto per le elezioni amministrative. Nella tarda mattinata, infatti, si è verificato un increscioso episodio che merita tutta l’attenzione di questo mondo, non fosse altro perché riguarda due cittadini che appartengono ad una fascia della popolazione che andrebbe strenuamente difesa anziché vessata. Due ragazzi di 21 anni (un fratello e una sorella) si sono recati presso il padiglione della “Balsofiore” per esercitare il proprio diritto al voto come tanti altri cittadini. I due ragazzi, accompagnati dai genitori, hanno fatto il proprio ingresso nella sezione numero 1, sita al pian terreno e attrezzata con una cabina ad hoc. Ed è qui che si è verificato il primo problema: il presidente della sezione non ha permesso ai due giovani di votare, e questo perché essi sono iscritti alla sezione 10, che si trova al primo piano e che, per la cronaca, è sprovvista della detta cabina speciale (così come tutte le altre sezioni del primo piano).

Ads

Dinanzi alle parole del presidente, i due genitori hanno insistito affinché i loro figli, così come avvenuto in passato, votassero nella sezione 1. Il nuovo diniego del presidente ha generato un polverone che ha coinvolto anche alcuni candidati e i carabinieri, che si sono subito attivati per dirimere la questione. Che però si è molto acuita quando qualcuno ha avanzato una proposta che avrebbe fatto ribollire il sangue a chiunque. Uno dei presenti, secondo alcuni testimoni, avrebbe pensato di sbrogliare la matassa portando in braccio i due ragazzi fino alla sezione 10. Un’idea assolutamente folle e anche decisamente stupida, che denota la scarsissima sensibilità dell’anonimo proponente, che forse ha confuso i due ragazzi per sacchi di patate. Alla fine, fortunatamente, ha prevalso il buonsenso. I due fratelli – anziché essere umiliati ed esposti al concreto rischio di farsi del male lungo l’ascesa dal piano terra al primo piano dello stabile – hanno sì votato nella sezione 1, ma con schede che poi sono state inserite nell’urna della sezione 10. Insomma, invece di procedere alla stesura di un semplice verbale, si è preferito optare per la soluzione più cervellotica: i militari dell’Arma hanno letteralmente scortato il presidente della sezione 10 (munito di due schede e altrettante buste) fino alla sezione 1. In seguito al voto, il presidente ha fatto ritorno al primo piano, sempre accompagnato dai carabinieri, con le buste debitamente sigillate e vidimate e contenenti le schede. La notizia, inutile dirlo, ha fatto il giro dell’isola ed è giunta anche a Napoli, suscitando anche l’attenzione del Tgr Campania, che l’ha riportata nell’edizione serale. Che dire: abbiamo dimostrato, ancora una volta, di essere un paese che discrimina i più deboli.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex