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Consiglio a Casamicciola, approvato il regolamento per la rottamazione delle cartelle

Lunedì sera si è finalmente “completato” il consiglio comunale di Casamicciola, iniziato di fatto il venerdì precedente, quando un orario non troppo agevole per i componenti aveva imposto il rinvio, anzi, la riconvocazione del civico consesso. Stavolta si è riusciti a trattare l’intero ordine del giorno. Inizialmente c’è stato spazio per ulteriori comunicazioni, dopo quelle discusse tre giorni prima: il consigliere d’opposizione Luigi Mennella ha chiesto al segretario generale ragguagli in merito al fatto che per il perfezionamento della concessione onerosa del plesso del Sanseverino alla Città Metropolitana fosse opportuno il passaggio in giunta oppure nel civico consesso. L’architetto Mennella e Caterina Buono erano i soli esponenti dell’opposizione consiliare presenti in consiglio, mentre Arnaldo Ferrandino e Ciro Frallicciardi, dopo aver partecipato venerdì sera, hanno preferito disertare la seduta, convocata principalmente per l’approvazione del regolamento comunale che consentirà ai cittadini casamicciolesi di avvalersi della procedura agevolata per  la definizione agevolata in riferimento alle entrate tributarie non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale: la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali prevista dall’ultima legge di stabilità. Il regolamento è stato approvato con il voto favorevole dei sette esponenti di maggioranza e due contrari (ovviamente i citati Luigi Mennella e Caterina Buono). Prima della votazione finale ha avuto luogo una breve discussione nata da un’osservazione dell’architetto Mennella, il quale sosteneva che si dovesse permettere ai cittadini di poter saldare l’importo interamente nel 2018, ma la maggioranza ribatteva che la legge nazionale prevede esplicitamente che la rateizzazione del debito sia suddivisa in una percentuale del 70% da versare entro il 2017 e il restante 30% entro la fine del 2018. Una modifica su questo punto, secondo la maggioranza, avrebbe potuto dare la stura a dannosi ricorsi da parte dei contribuenti contro il Comune. Il consiglio, iniziato verso le 21 con la ormai “canonica” oretta di ritardo, si è poi concluso verso le 22:15.

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