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Consiglio a Forio, riflettori sul caso Parpinel

FORIO. Nessuna sorpresa sull’esito del consiglio monotematico in programma ieri nel tardo pomeriggio presso la Sala consiliare di Piazza Municipio al Soccorso, chiamato ad approvare sollecitamente l’adesione del comune turrito al neo-istituito Ente Idrico Campano, ma non sono mancate le occasioni di polemica. La seduta è stata dichiarata aperta alle 18:30. Assenti Raffaele Buono, Maria Orlacchio e Nicola Nicolella. Il Presidente del Consiglio Michele Regine propone l’osservanza di un minuto di silenzio per le vittime degli attentati terroristici di Bruxelles. Il consigliere Domenico Savio chiede al sindaco di parlare degli attentati prima del silenzio, ma la sua proposta non viene presa in considerazione. Savio considera tale omissione un’offesa alle vittime, mentre tutti gli esponenti d’opposizione criticano la scelta del Presidente Regine di non consentire, per l’ennesima volta, gli interventi preliminari. Il consigliere Davide Castagliuolo introduce l’unico punto all’ordine del giorno, ma rapidamente monta la polemica: per Domenico Savio compito della maggioranza è quello di chiedere alla Regione se con la costituzione dell’Ente idrico le tariffe per l’acqua saranno uniformi per tutta la Campania. Stani Verde si rivolge al Presidente, criticando l’impossibilità di parlare dei problemi del paese, e in particolare di chiedere al sindaco quali provvedimenti intende adottare contro la ditta che sta eseguendo i lavori in località Cuotto dove, nonostante i ripetuti interventi di asfaltatura, la strada continua a cedere in più punti creando una situazione di grave pericolo per la pubblica incolumità. L’esponente d’opposizione chiede lumi sulle spese dell’imminente opera d’asfaltatura a Citara, dove al Comune competeva asfaltare solo metà carreggiata, e non la totalità della strada. Gli interrogativi restano senza risposta mentre si passa rapidamente alla votazione. I tre consiglieri di minoranza presenti, Verde, Iacono e Savio, escono dall’aula per protesta. La consigliere Conti  chiede la parola per fatto personale e chiede a Grazia Parpinel spiegazioni sulla controversa affermazione che quest’ultima ha scritto su facebook rammaricandosi che i sindaci isolani attualmente impegnati a Mosca non si fossero recati a Bruxelles: un’ironia che, visto il momento drammatico e le vittime cadute nella capitale belga, è costata all’esponente di maggioranza diverse critiche. Verso le 19:30, la votazione e la seduta si concludono con la scontata approvazione dell’adesione all’Ente Idrico Campano. Un adempimento, questo, sulla cui sollecitudine si era chiaramente espresso lo stesso presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, inviando a tutti i sindaci e di conseguenza i Comuni una nota con l’esplicito invito a procedere in tempi ragionevoli. Nell’unico punto all’ordine del giorno il riferimento era alla legge regionale 15/2015, titolata appunto “Riordino del servizio idrico integrato e istituzione dell’Ente Idrico Campano”. Come stabilito dalla recente normativa, all’EIC partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni del territorio campano. Tale ente, come recita il dettato legislativo, «predispone, adotta e aggiorna il Piano d’Ambito, individua il soggetto gestore del servizio idrico integrato in ogni Ambito distrettuale, predispone e approva le convenzioni con i gestori e relativi disciplinari; sono organi dell’EIC il Presidente, il Comitato esecutivo, il Direttore generale, i Consigli di distretto, il Collegio dei Revisori dei conti. È previsto l’esercizio associato delle funzioni pubbliche mediante l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) suddiviso in Ambiti distrettuali (Napoli, Sarnese-Vesuviano, Sele, Caserta, Calore-Irpino). È prevista la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali di Eic attraverso il Comitato Consultivo».  Nella nota inviata ai sindaci campani, De Luca aveva richiamato l’art. 21 della legge regionale n.21/2015, la quale dispone infatti che «gli enti locali aderiscono all’Ente Idrico con delibera di presa d’atto entro il termine di quindici giorni dalla pubblicazione dello Statuto. Oltre tale termine, il Presidente della Regione esercita, previa diffida all’ente locale ad adempiere entro ulteriori quindici giorni, i poteri sostitutivi ponendo le relative spese a carico dell’ente inadempiente. A scopo collaborativo – continuava la nota del Governatore –  si allega alla presente uno schema di delibera del Consiglio comunale che, per ragioni di celerità del procedimento amministrativo potrà essere anche munita della dichiarazione d’immediata esecutività. Si confida nella piena collaborazione di codeste amministrazioni per l’attuazione della L.R. n. 15/2015, attraverso il tempestivo inoltro della delibera di presa d’atto alla Regione Campania».

 

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