POLITICAPRIMO PIANO

Consiglio bis a Casamicciola: è Barbieri vs Castagna

Nella seduta di ieri mattina il civico consesso ha approvato il bilancio consolidato (dopo la relazione del vicesindaco Antonio Carotenuto) e quasi tutti i debiti fuori bilancio: a tener banco, però, il botta e risposta iniziale tra l’assessore e il consigliere di minoranza

E anche il secondo tempo è andato in archivio. Ieri mattina si è chiusa nella nuova sede comunale di via Salvatore Girardi la settimana maratona dedicata al consiglio comunale in quel di Casamicciola, che dopo la seduta fiume di lunedì ha visto il secondo appuntamento con la civica assise ieri mattina. Ad aprire le danze, aspettando la discussione sul bilancio consolidato, un botta e risposta tra l’assessore Ignazio Barbieri e il consigliere di minoranza Giovan Battista Castagna. Ad aprile le danze l’attuale esponente della giunta il quale ha voluto rintuzzare alcune recenti esternazioni dell’ex sindaco. Nell’ordine Barbieri, parlando dell’Amca, ha ricordato che a suo avviso l’avvocato Mario Lettieri andava rimosso dall’incarico già alcuni anni fa e che sul bilancio comunale rimesso più o meno in ordine questo è anche frutto di una rateizzazione a 30 anni. L’assessore ha ammesso che qualcosa di buono è stato fatto per Marina di Casamicciola, ma in questo il merito è da attribuire ai dipendenti che lavoravano sodo mentre la politica litigava. Poi una stilettata: “Il capo dell’ufficio tecnico Mimmo Baldino merita una considerazione a parte: se ha fatto bene prima, vuol dire che sta facendo bene anche adesso. Oppure se non valeva prima, andava cacciato”. Poi Ignazio ha rivendicato quanto si sta facendo per le scuole ed ha ribadito: “Dal 2016 al 2023 in questo paese non si è mosso niente, siamo qui da appena cinque mesi: riparliamone tra un anno, se i risultati non arriveranno ne prenderemo atto. Ma vi dico che vedrete cose che non si sono mai viste a Casamicciola. Detto questo, sarebbe opportuno che si ragionasse in maniera costruttiva e che ciascuno di noi dicesse la verità altrimenti facciamo solo esercizi di sterile ipocrisia. Ricordo a tutti che la ricostruzione è ferma, ci sono 184 pratiche del governo Castagna che adesso con la nuova amministrazione stiamo risolvendo”. Poi l’ultima stilettata: “Ho sempre detto che la tua proposta politica era inesistente sui tavoli istituzionali, oggi prendo atto che il paese è ben rappresentato presso gli enti preposti”

Ignazio va all’attacco: «Non andava consentita quella gestione dell’AMCA, prima di Giosi Ferrandino il Comune era completamente assente sui tavoli istituzionali». La replica dell’ingegnere: «Dal 2014 ad oggi, e lo dicono i numeri, la passività delle società partecipate è senza dubbio diminuita»

Dal canto suo Castagna ha replicato ricordando di non aver avuto alcuna difficoltà ad approvare la due diligence (“Non va mai nascosto nulla quando si opera nella legalità”) e poi ha rimarcato come la situazione della partecipata nel 2014, al momento del suo insediamento, fosse disastrosa: “Marina di Casamicciola era praticamente morta e i dipendenti avanzavano nove mensilità, quelli dell’Amca addirittura undici: è stato riferito che non sono state pagate alcune cartelle degli anni 2015-2016, a questo punto le ipotesi sono due e dunque o che l’amministratore ha messo i soldi sotto la mattonella o che abbia pagato debiti che arrivavano da gestioni precedenti”. E poi ha rimarcato: “Oggi il Comune si appresta a fare assunzioni perché nel 2014 aveva 24 milioni di euro di debiti. E’ vero, da allora sono andate in pensione 17 unità lavorative ma ricordo che la legge non mi permetteva di assumere visto che eravamo con entrambe le gambe in predissesto. Ribadisco comunque che il debito nelle partecipate dal 2014 ad oggi è diminuito e non aumentato”. Un passaggio, quest’ultimo, che non ha trovato d’accordo Ignazio Barbieri. Si è passati poi all’approvazione del riconoscimento di una serie di debiti fuori bilancio tutti passati tranne quello relativo alla società Triade che è stato rinviato in attesa di ulteriori approfondimenti dal momento che la questione era un po’ complessa. Infine ad illustrare il bilancio consolidato ci ha pensato il vicesindaco Antonio Carotenuto che dopo una lunga ed articolata discussione di stampo tecnico ha ricordato che il bilancio si chiude con un saldo negativo di 2.590.000 euro e comunque con un miglioramento rispetto a quello varato dal commissario prefettizio dove la passività superava i tre milioni di euro. Poi il vicesindaco ha concluso: “Se l’amministrazione dovesse ragionare come un gruppo imprenditoriale, è chiaro che dovrebbe prestare maggiore attenzione alla gestione delle partecipate, ecco perché si è deciso di fare affidamento alle due diligence”. Poi il rompete le righe e l’arrivederci alla prossima puntata. 

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