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Consiglio a Casamicciola, approvati i debiti fuori bilancio delle somme urgenze

CASAMICCIOLA TERME. Quello di ieri pomeriggio al Capricho di Piazza Marina a Casamicciola è stato un consiglio comunale un po’ anomalo. Prima di tutto perché esso costituiva il prolungamento di quello andato andato in scena sette giorni prima, e poi perché l’opposizione si è presentata a ranghi dimezzati, vista l’assenza di Luigi Mennella e Ciro Frallicciardi. La maggioranza era invece quasi al completo: mancava soltanto l’assessore Cimmino.  Il “cartellone” dell’assemblea pomeridiana prevedeva essenzialmente la deliberazione sui debiti fuori bilancio legati a una serie di interventi di somma urgenza post-sisma.

Il consiglio è iniziato oltre un’ora e mezzo dopo l’orario comunicato, e non si capisce il motivo di tale “procedura” ormai assurta a prassi consolidata. L’assemblea ha esordito con una discussione tecnica circa la  legittimità della seconda convocazione, come era stata annunciata. Arnaldo ha espresso dubbi, rapidamente risolti dal segretario, secondo cui nella data di seconda convocazione, quindi anche senza il numero legale di consiglieri, è possibile discutere i punti non esaminati durante la prima convocazione.

 

URGENZE. Il sindaco Castagna ha relazionato sulla prima delle somme urgenze e la relativa copertura.  Una relazione che di fatto comprendeva tutte le sei delibere su tale argomento. Il primo cittadino ha spiegato che si tratta di interventi già vagliati dalla struttura commissariale, che ha dato il suo assenso. Il presidente del consiglio D’Ambrosio ha chiesto  se  c’è la certezza che  tale somma urgenza sarà effettivamente ristorata dal Commissario. Giovan Battista Castagna ha assicurato sulla correttezza della procedura e  sul certo ristoro delle somme.

 

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È allora intervenuto Arnaldo Ferrandino, cui è toccato per tutta la seduta mantenere il ruolo di unico “antagonista” della maggioranza. L’ex sindaco ha espresso il desiderio di poter visionare il verbale redatto a fine estate, subito dopo il sisma, secondo  cui i Vigili del Fuoco avrebbero rifiutato l’intervento da via Montecito a via Spezieria, cosa che avrebbe indotto l’amministrazione a scegliere la via della somma urgenza.  Castagna ha specificato che nel verbale i Vigili del Fuoco spiegarono di non essere dotati dei mezzi tecnici adeguati per la messa in sicurezza. La discussione si è rapidamente focalizzata sull’opportunità di procedere a tali interventi pur senza avere la materiale sicurezza del ristoro da parte della struttura commissariale. «Anche se la struttura commissariale ristorerà tali interventi – ha dichiarato Arnaldo – l’amministrazione dovrà comunque documentarli. A che punto è l’amministrazione con la preparazione di tale  documentazione?». A rispondere è stato il sindaco, che ha spiegato che in diversi casi i documenti sono già completi, mentre in altri c’è ancora da lavorare. A tal proposito Castagna ha accennato alla presenza degli uomini della Guardia di Finanza che proprio ieri hanno preso servizio presso il Capricho per collaborare alla verifica delle pratiche di Contributi di autonoma sistemazione, e che rimarranno fino a domenica. Secondo il primo cittadino la procedura seguita è quella prevista dall’articolo 163 del Decreto legislativo 50/2016, e la copertura da parte del Commissario è necessariamente ex post, cioè dopo che l’intervento è stato realizzato, e dopo che è stata dimostrata la realizzazione  a regola d’arte tramite ditte che  rispettano le normative. Gran parte delle opere approvate, ha spiegato il sindaco, sono state collaudate.

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Arnaldo tuttavia ha chiesto lumi circa alcuni interventi di somma urgenza  che poi si sono interrotti, per riprendere dopo mesi: «In casi del genere dove sta l’urgenza?», si è chiesto l’esponente di “Rispetto per Casamicciola”. Il sindaco ha risposto che le opere si fermarono per chiedere adeguate garanzie e per non esporre il Comune a nuove situazioni debitorie. Dopo un duro botta e risposta tra Arnaldo e l’assessore Barbieri, secondo cui i fatti stanno dando ragione alla decisione del sindaco, l’amministrazione  ha ammesso  che talune somme urgenze  furono interrotte su richiesta del Commissario, che aveva così inteso applicare il Dlgs 50/2016. L’affermazione ha incontrato il vivo interesse di Arnaldo Ferrandino, il quale ha esclamato: «È importante sapere che tale sospensione fu voluta dal Commissario. Si metta a verbale». In sostanza, i soldi li tira fuori il Commissario, mentre il Comune ha anticipato una parte dei Cas. Il sindaco ha anche brevemente illustrato la recente vicenda relativa al ristoro delle somme a due hotel per l’accoglienza agli sfollati: sono stati liquidati l’Hotel Letizia e Parco Osiride, ma poi il Commissario pretendeva la documentazione (scheda aedes oppure ordinanza sgombero) entro il limite tassativo di cinque giorni, ma il sindaco ha spiegato che in così poco tempo era impossibile provvedere, mentre il Commissario ha addirittura preteso la restituzione delle somme.

 

SPEZIERIA. Arnaldo ha anche preteso che l’amministrazione si rivalesse contro il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, per le affrettate affermazioni post-sisma, che addebitavano all’abusivismo edilizio il dramma del terremoto.  Castagna ha risposto di aver avvertito Borrelli nelle ore successive, il quale si rese conto che l’abusivismo non c’entrava con i crolli. Così come si rese conto che via Spezieria andava liberata, altrimenti la chiusura avrebbe comportato l’evacuazione di tutta la zona di via Santa Barbara. Il sindaco ha anche raccontato un aneddoto: la “bruttura” della “galleria” fu dovuta anche ad alcuni grossi vasi di piante posti sui terrazzi delle case di via Spezieria, che secondo i tecnici della Procura non potevano essere rimosse in quanto oggetto del sequestro oltre che importanti in sede di rilievo dei carichi. Una tesi paradossale, che ha contribuito al dover mettere in piedi l’antiestetica galleria.

 

Arnaldo ha chiesto se, trattandosi di debiti fuori bilancio, verranno riconosciuti tramite una “corsia preferenziale”, o se invece si seguirà l’ordine cronologico. L’avvocato Nunzia Piro, capogruppo di maggioranza, ha spiegato che l’approvazione dei debiti fuori bilancio relativi alle calamità naturali viene eseguita ai sensi dell’articolo 163 comma 4, del  Decreto legislativo 50 del 2016, secondo cui Il   responsabile    del    procedimento    o    il    tecnico dell’amministrazione   competente   compila   entro   dieci    giorni

dall’ordine di esecuzione dei lavori una perizia giustificativa degli stessi e la trasmette, unitamente al verbale di somma  urgenza,  alla stazione appaltante che provvede alla copertura della  spesa  e  alla approvazione dei lavori. Qualora l’amministrazione competente sia  un ente locale,  la  copertura  della  spesa  viene  assicurata  con  le modalita’ previste dall’articolo 191, comma 3, e 194 comma 1, lettera e), del decreto legislativo  18  agosto  2000  n.  267  e  successive modificazioni e integrazioni.  Alla successiva domanda di Arnaldo, sul perché non sono stati portati in consiglio altri debiti,  l’amministrazione ha spiegato che sono ancora in fase istruttoria. Altre elucubrazioni su tali questioni hanno preceduto le dichiarazioni di voto per le prime tre delibere relative alle somme urgenze: la prima per “il ripristino e la messa in sicurezza dell’immobile sito in Casamicciola Terme alla piazza delle scuole utilizzato dal Comando Vigili del Comune, di via Castanito e di via Piccola Sentinella”, la seconda riguardante i “lavori di somma urgenza per l’emergenza riscontrata presso Piazzetta Nizzola”, e la terza per i lavori di somma urgenza al Capricho, che resero agibile l’attuale sede del Comune. Per tutte le tre votazioni il computo è stato di sette a due a favore dell’approvazione.

 

NUNZIA VS ARNALDO. Con un’inversione dell’ordine del giorno si è provveduto poi a deliberare sulle due somme urgenze aggiunte al precedente elenco di argomenti. Si tratta del ripristino e messa in sicurezza di Via Epomeo, via Gran Sentinella e Via Jasolino, e poi dei lavori di somma urgenza riscontrati  presso l’Istituto scolastico elementare e materno “De Gasperi”. Dopo una breve relazione del sindaco, l’avvocato Nunzia Piro ha rivendicato l’azione della maggioranza: «L’amministrazione si sta assumendo da sola, senza l’apporto delle opposizioni, il peso della responsabilità e la preoccupazione del benessere dei nostri  cittadini: abbiamo riaperto le strade e le scuole, senza la collaborazione della minoranza». Non si è fatta attendere la risposta di Arnaldo: «Paradossale  la dichiarazione del consigliere Piro, che viene a chiedere  collaborazione, quando per sette mesi noi abbiamo chiesto un dialogo senza mai ottenerlo, tutte le nostre  sollecitazioni sono rimaste  lettera morta. Abbiamo chiesto la nomina del commissario alla ricostruzione e non condividevamo la linea tenuta dall’amministrazione».

A sua volta, la risposta di Arnaldo ha fatto sbottare il sindaco Castagna: «Ma davvero pensi che  eravamo impazziti  o scemi a non voler chiedere la nomina del Commissario alla ricostruzione? L’abbiamo chiesto in regione, dove c’eri anche tu. A Lacco Ameno c’è stata una delibera di consiglio congiunto dove richiedevamo la nomina. Cosa dovevamo fare ancora? Lanciare forse  i piccioni viaggiatori?». Arnaldo ha comunque insistito: «Io parlo di atti formali, che non ci sono stati». Le due somme urgenze sono state in ogni caso approvate per sette voti a due.

 

TAXI E NCC. Si è poi passati ad esaminare la parziale rettifica dell’articolo 19 del nuovo regolamento comunale per il trasporto pubblico non di linea: taxi e Ncc. Si trattava in sostanza di abolire la tassa di mille euro per il trasferimento nella licenza. Nonostante alcuni dubbi sulla possibilità che l’abolizione provochi un traffico fuori controllo dei trasferimenti, la misura è stata votata all’unanimità.

 

COMUNICAZIONI.  In chiusura d’assemblea , il consigliere Nunzia Piro  ha annunciato che sono  in corso le  operazioni per il trasferimento della titolarità  dell’Osservatorio  dal Demanio al Comune. La condizione posta dal Demanio è che la struttura produca reddito,  struttura che nelle intenzioni dell’amministrazione potrà diventare un centro scientifico internazionale per  studi sismici.

Il presidente del consiglio comunale dottor D’Ambrosio ha posto sul tavolo un’altra questione: alcuni cittadini sono preoccupati per  l’iniziativa del CNR dal 21 al 25 maggio relativa al tracciamento del profilo sismico sul territorio casamicciolese. Il sindaco ha rassicurato l’uditorio: nessuna procedura invasiva, ma soltanto indagini che  individueranno il profilo sismico,senza pericoli per la salute  pubblica. In concreto si tratterà di onde che  dovranno tracciare la natura e la tipologia delle rocce sottostanti. Dati che  serviranno anche  in sede di redazione del Piano urbanistico comunale.

Il consiglio è stato poi dichiarato concluso intorno alle 18, dopo circa tre ore.

Francesco Ferrandino

 

 

 

 

 

 

 

 

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