ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5POLITICA

Consip e appalti truccati, siamo piombati in una nuova Tangentopoli?

La stagione di Mani pulite è tornata. O forse no. A prescindere dalle valutazioni – che variano di persona in persona – un dato è certo: il nostro paese, negli ultimi tempi, è ripiombato in un clima che non si viveva da un bel po’ di anni. Dopo l’arresto a inizio marzo dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo (accusato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Consip), qualche giorno fa anche il consigliere regionale ed ex assessore al turismo Pasquale Sommese è stato tra i destinatari di una delle sessantanove ordinanze di custodia cautelare notificate dalla Guardia di Finanza su disposizione della Dda di Napoli. I reati contestati a vario titolo, com’è ormai noto, sono di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione mafiosa.

Come riferito qualche giorno fa sulle colonne del nostro quotidiano, l’indagine è condotta dai pubblici ministeri Maresca, Giordano, Landolfi, Sanseverino e D’Alessio, che sono coordinati dal procuratore aggiunto Borrelli. Nell’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle sono coinvolti amministratori locali, funzionari pubblici, professori universitari (tra i quali l’ischitano Francesco “Gigiotto” Rispoli, sottoposto ai domiciliari), commercialisti, ingegneri e faccendieri, i quali sono accusati, oltre al reato di corruzione, anche di altre gravi irregolarità nelle gare di appalto pubblico realizzate in varie province campane, talvolta anche al fine di agevolare organizzazioni criminali di stampo camorristico.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti ben diciotto appalti concessi tra il 2013 e l’inizio del 2016 da vari Comuni della provincia di Caserta (Alife, Francolise e Riardo), tra cui i lavori per ristrutturazioni di importanti immobili storici. Tra gli indagati soprattutto professionisti, come ingegneri e architetti componenti delle commissioni di gara nominate dai vari Comuni responsabili dell’affidamento dei lavori, che secondo i magistrati della Dda di Napoli finivano quasi sempre a poche ditte, alcune collegate al clan Zagaria. L’inchiesta – denominata “The Queen” – ruota attorno alla figura dell’ingegnere Guglielmo La Regina.

In attesa che la giustizia faccia il proprio corso e che le summenzionate circostanze vengano al più presto chiarite, nelle scorse ore abbiamo raccolto i pareri di alcuni ischitani, che ci hanno fornito il proprio punto di vista sulle ultime inchieste portate avanti dalla magistratura, e che potrebbero essere verosimilmente paragonate – non fosse altro per l’alto numero di personalità coinvolte – a quelle che fecero tremare l’Italia appena venticinque anni fa, segnando la fine della Prima Repubblica e dei grandi partiti che ne furono gli indiscussi protagonisti.

Francesco Castaldi

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex