CRONACA

Contributi per le aziende terremotate, Castagna scrive a Schilardi

Il sindaco di Casamicciola chiede al Commissario alla ricostruzione post-sisma di concedere le somme previste dall’ordinanza n.7 per i beni immobili danneggiati, le scorte e i beni mobili strumentali alle attività produttive

Le prime avvisaglie dell’incipiente crisi economica si fanno sentire. E le conseguenze dell’emergenza sanitaria sono ancor più pressanti per coloro che maggiormente hanno sofferto il trauma del terremoto che colpì l’isola nel 2017. In tale ottica, il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna ha inviato una nota al Commissario alla ricostruzione, il prefetto Carlo Schilardi, avente ad oggetto i contributi ai privati e alle attività produttive per i beni mobili danneggiati dal sisma.

La necessità di individuare fonti di liquidità in questo periodo di grave crisi economica per privati, soggetti pubblici ed attività produttive, ha indotto il primo cittadino a chiedere al Commissario di emettere il provvedimento, previsto dall’ordinanza n. 7 del 27 settembre 2019 art. 1 comma 9, nel quale si prevede che “con separato provvedimento sarà emanata apposita disciplina operativa per la concessione dei contributi ai privati ed alle attività produttive per i beni immobili danneggiati e per le scorte e beni mobili strumentali, ai sensi dell’art. 28 e dell’art. 20 comma 21ett. b) del decreto legge n. 109/2018.”, contenente la disciplina operativa per la concessione dei contributi ai privati ed alle attività produttive per i beni mobili danneggiati e per le scorte e beni mobili strumentali, ai sensi della legge 130/2018.

All’articolo 20, rubricato “Ricostruzione privata” si legge dapprima che “ai fini del riconoscimento dei contributi nell’ambito dei territori di cui all’articolo 17, con gli atti adottati ai sensi dell’articolo 18, comma 2, il commissario straordinario provvede a individuare i contenuti del processo di ricostruzione e ripristino del patrimonio danneggiato stabilendo le priorità sulla base dell’entità del danno subito a seguito della ricognizione effettuata ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera c)”, e poi che “con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 18, comma 2, in coerenza con i criteri stabiliti nel presente Capo, sulla base dei danni effettivamente verificatisi, i contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici, nei Comuni di cui all’articolo 17”, tra cui, “gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attività produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata”.

Inoltre all’articolo 28 sono previsti in modo specifico i contributi ai privati e alle attività produttive per i beni mobili danneggiati. Nello specifico, la norma prevede che “in caso di distruzione o danneggiamento grave di beni mobili presenti nelle unità immobiliari distrutte o danneggiate a causa degli eventi sismici, e di beni mobili registrati, può essere assegnato un contributo secondo modalità e criteri da definire con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 18, comma 2, nei limiti delle risorse disponibili sulla contabilità speciale di cui all’articolo 19, anche in relazione al limite massimo del contributo per ciascuna famiglia anagrafica residente o attività produttiva con sede operativa nei Comuni di cui all’articolo 17, come risultante, rispettivamente, dallo stato di famiglia alla data del 21 agosto 2017 e dal certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura o all’albo professionale alla medesima data. In ogni caso, per i beni mobili non registrati può essere concesso solo un contributo forfettario”. La missiva è giunta al Commissario lo scorso 9 aprile. Schilardi dovrà quindi valutare se avvalersi degli appositi mezzi normativi per apprestare le corrispondenti misure per le aziende rimaste gravemente colpite dalle conseguenze del sisma.

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