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Il convegno sulla mobilità

Si è tenuto venerdì al Calise il convegno sul tema “Turismo e mobilità sostenibile”. Cosa ho appreso e cosa ho dedotto. Per prima cosa ho appreso che esistono persone dinanzi alle quali bisognerebbe inchinarsi per quello che conoscono. E che sono disposti a metterlo a disposizione della società civile qualora incivili amministratori pubblici, come i nostri che governo sull’isola, tanto per intenderci, non credessero di essere contenitori unici di verità ed invece sono in assoluta malafede nell’amministrarci.

Ho dedotto che con alcune ordinanze sindacali la mobilità e la conseguente vivibilità potrebbero avviarsi nel giro di pochi anni ad un risultato ottimale per l’isola. Un coordinamento delle polizie municipali dell’isola per avere una stessa politica di intervento sulle ordinanze emesse dai Sindaci. Sei ordinanze dei primi cittadini che vietano la sosta delle auto private sul percorso dei bus pubblici sull’anello stradale dell’isola. Ottimizzazione da parte dell’EAV del servizio pubblico già abbastanza buono. Percorrenza Ischia/Citara 25 minuti (una metropolitana su gomma con l’adeguamento man mano di bus o altro mezzo di trasporto elettrico,idonei all’isola. Sviluppo e implementazione delle vie del mare da Giugno a Settembre

Ordinanza di divieto di acquisto da parte dei residenti sull’isola di auto non elettriche dal momento di acquisto di nuova auto o moto. (Ordinanza sul tipo dei saponi bio al 100% che i sindaci non fanno applicare sebbene valida giuridicamente). Nel Comune di Ischia, come comune pilota, si potrebbero avere strade a senso unico con piste ciclabili ai due lati della strada. Ingombro auto:Il Comune di Ischia ha circa 20.000 tra auto e moto in circolazione. Una grande quantità di queste auto non hanno posto auto privato e vengono lasciate sulle strade del Comune. Queste vetture non permettono una pulizia organica delle strade e il loro ingombro fa sembrare il Comune una periferia di qualsiasi paesello di provincia.

Si è calcolato che a valle della congiungente Ischia Ponte/Ischia Porto i parcheggi esistenti e quelli che si stanno per costruire sarebbero sufficienti a liberare le strade dall’ingombro auto permettendo una politica ecologica diversa sull’eventuale uso delle strisce blu nelle strade qualora non si volessero tenere completamente libere da auto. Nel frattempo i rappresentanti di dieci tassisti mi hanno assicurato che già da questo inverno sarebbero disposti ad offrire un servizio collettivo da Fondo Bosso ai vari uffici al centro, per un euro e mezzo a tratta a persona. Caro Sindaco, ti invierò questo articolo con la speranza di incominciare a muovere qualche passo in direzione della “BELLA ISCHIA” da te tanto invocata in campagna elettorale.

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Brunella Clemente

È una questione di vera e propria privatizzazione di suolo pubblico se quanto affermato nell’articolo risponde al vero.
Viene detto infatti che il Comune di Ischia ha circa 20.000 tra auto e moto in circolazione, in buona parte parcheggiate sulle strade del Comune che non non permetterebbero la pulizia stessa delle strade oltre al fatto che il loro ingombro crea ovvi problemi estetici al Comune.
Mi chiedo tuttavia com’è giustificato un numero così alto di auto pubbliche…
Considerando gli altri comuni isolani, con altre auto pubbliche (seppur in numero inferiore?), sicuramente non tutte utilizzate…
Forse sarebbe ora di fare chiarezza sull’acquisto sconsiderato e soprattutto occuparsi della rottamazione del parco auto in disuso o se possibile di una vendita del surplus!
Si libererebbe suolo pubblico, si risparmierebbero soldi dei cittadini e si farebbe giustizia dell’atavico malcostume delle amministrazioni locali!

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