CULTURA & SOCIETA'

Emiliana Manzi: «acquisto la seta in Cina e la rivendo nelle isole più belle d’Italia»

Di padre ischitano e madre cinese, Emiliana racconta a Il Golfo il suo successo imprenditoriale

Le fibre tessili naturali oltre a rappresentare un elemento importante per il consumatore e per l’industria tessile, continuano ad essere una fondamentale fonte di reddito per gli agricoltori che in un gran numero di parti del mondo le producono come principale fonte di sostentamento infatti, la produzione di fibre naturali è di importanza fondamentale per l’economia di interi paesi, si pensi ad esempio alla coltivazione di cotone nei paesi Africani.

La seta, è una fibra conosciutissima dai creatori di moda nel mondo, la Cina è il produttore dominante della seta. Viene ritenuta nobile e aristocratica rispetto a tutti i tessuti. Emiliana Manzi 35 anni, di origini Cinesi ci racconta come nasce la sua forte passione per i tessuti e la sua riuscita imprenditoriale di successo in Italia.

Emiliana raccontaci la tua vita in breve…

«Mio padre ischitano, negli anni 60 lavorava in un prestigioso albergo isolano ed è proprio lì che ha conosciuto mia madre di origini cinesi in vacanza. Mia madre in Cina ha sempre lavorato nel campo della moda, sicuramente è stata lei a trasmettermi involontariamente questa grande passione. I miei genitori si sono trasferiti a Beijing negli anni 70 per esigenze lavorative di mia madre, infatti io sono nata li ma ho sempre avuto l’amore per la terra di mio padre che ancora oggi lui adora e ne sente la mancanza. Ho studiato in Italia presso l’accademia della moda di Roma e questo mi ha aiutata a far emergere le mie creazioni e ad incanalarmi verso una passione che ad oggi è diventato il mio lavoro. Mia madre ha coltivato nel tempo la preferenza per i tessuti naturali tra cui la seta, infatti a casa abbiamo circa 200 sciarpe meravigliose pregiate di questo tessuto. Siamo diventate anche collezioniste. Oggi ho deciso con le mie forze di creare una mia piccola attività improntata sul mondo tessile, ossia un’importazione di tessuti naturali, dalla Cina, nelle più belle isole Italiane: Panarea, Stromboli, Elba, Capri e Ischia l’isola al quale sono particolarmente legata».

Perché hai scelto i tessuti e non qualche accessorio già pronto e vendibile?

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«I tessuti di seta sono bellissimi e preziosi, si possono creare abiti, sciarpe ed accessori così la mia scelta di vendita l’ho indirizzata verso questo prodotto che si può facilmente personalizzare. Uno dei motivi per cui ho scelto di acquistare in oriente è il basso costo. A causa della produzione di massa e i bassi costi di produzione, i fornitori cinesi possono offrire i loro tessuti a prezzi competitivi che sono molto inferiori rispetto a quelli offerti da quasi tutti i diversi paesi di produzione. Un’alternativa più economica è quella di far apporre una targhetta propria in modo da poter personalizzare un tessuto senza dover pagare una fortuna ed i fornitori cinesi sono esperti in questo a seconda delle numerose esigenze».

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Quali negozi hai scelto per vendere i tessuti naturali?

«Sicuramente i negozi e le boutique più caratteristiche, di solito i negozi che hanno esposti cappelli in paglia, parei, e borse canvas sono quelli che punto, infatti non mi sbaglio perché mi fanno molte richieste per creare abiti su misura o sciarpe particolari».

Ora dove vivi?

«Vivo a Napoli e ne sono felice, sono riuscita ad avere contatti con alcune case di alta moda che ogni mese mi fanno degli ordini voluminosi e mi hanno resa nota anche sui social del quale sono fiera per le numerose richieste di amicizia e condivisioni degli eventi che abbiamo creato insieme. Sono orgogliosa di aver fatto conoscere un vero prodotto cinese che ha un valore inestimabile ecco perché è così richiesto».

A fronte della tua attività impegnativa viaggerai molto; quanti viaggi fai durante l’anno?

«Molti, spesso sono in Cina a Shangai per assistere alle collezioni stagionali, faccio parte di alcuni convegni import – export moda che mi tengono molto impegnata, e trascorro parte del mio tempo in oriente tra vari fornitori e Show room della moda; successivamente rientro in Italia e preparo le valige per le mie care e meravigliose Isole, che sono la mia tappa principale di vendita. Quindi viaggio, osservo, partecipo e infine vendo… obbiettivo principale della mia carriera».

Hai un sogno nel cassetto?

«Il mio sogno è quello di costruire una grande azienda di importazione come ad esempio quella di Como che è la mia massima ispirazione. Visti i miei risultati e per la mia giovane età sono felice ma cerco di seminare sempre di più per poi raccogliere i frutti dei miei sacrifici».

E di Ischia cosa ci racconti?

«Che meraviglia! Un’isola ricca di risorse, mio padre nativo di Sant’Angelo vorrebbe tornare in questo paradiso…e chissà se anch’io per condurre una vita più tranquilla mi aprirò una boutique di tessuti naturali… ».

Che nome le daresti?

«”Il baco della seta” direttamente dalla Cina… »

Non ci resta che farti un grande in bocca al lupo per un futuro ricco di successi nel campo della moda!

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