Compleanno al Festival per Stefano Fresi
E’
l’attore romano Stefano Fresi il vincitore per il cinema italiano
del premio ‘Carlo Vanzina – Prince of comedy”, in memoria del
celebre regista scomparso un anno fa. Nelle ultime stagioni
cinematografiche e teatrali, Fresi ha dato un grande contributo di
intelligenza e originalità alla nuova commedia italiana, creando
irresistibili personaggi diretti da registi come Placido, Bruno,
Brizzi, Sybilia e Milani.
Arrivato a Ischia Global nel giorno
del suo 42esimo compleanno, il protagonista di “C’è tempo” e
“L’uomo che comprò la luna”, ha parlato dei suoi progetti
passati e futuri. «L’incontro con Veltroni per “C’è tempo”
era scritto nel destino» ha confessato Fresi. «Mi
ha chiamato offrendomi di leggere la sceneggiatura. Vorrei la
interpretassi tu, mi ha detto. Invece ne abbiamo parlato a tavola: un
road movie su un Maggiolone cabrio che, guarda caso, avevo appena
finito di rimettere a posto. Al botteghino non è andato bene, ma
essere diretti da Veltroni, è stato stimolante. Ha una grande
passione per il cinema». Di Paolo Zucca, che l’ha diretto nello
stralunato e surreale “L’uomo che comprò la luna”, dice che è
semplicemente “un genio”.
Intanto Fresi è riuscito a girare
anche con il suo sosia cinematografico: Giuseppe Battiston. L’attore
friulano con cui, data la stazza, viene spesso confuso. «Sì, saremo
insieme ne “Il
grande passo”. Giuseppe
è uno
degli attori che più stimo in Italia. Ci conosciamo da tempo, almeno
da quando Laura Delli Colli, in una serata dei David di Donatello, ci
fece sedere vicini con effetti esilaranti. Tra me e lui è nata
un’amicizia piena di risate e di vino.»
Intanto alla serata di premiazione, sulle terrazze della Torre Guevara a Cartaromana, Fresi ha festeggiato il compleanno scatenandosi a suonare e cantare (con Valeria Altobelli) una infuocata versione de “Il tempo di morire” di Battisti.