CRONACAPRIMO PIANO

Via gli abusivi con il progetto “Spiagge Sicure”

Il comandante della municipale Raffaele Monti parla di “bilancio positivo”

Campagne informative contro le truffe e la contraffazione, acquisto di mezzi e le spese relative al personale assunto a tempo determinato. Queste le maggiori voci del bilancio del progetto Spiagge Sicure. Tra i 14 Comuni della Campania che hanno partecipando al progetto, concluso il 15 settembre, ci sono anche Casamicciola e Lacco Ameno. I 588 mila euro di finanziamento previsti per la Campania sono stati divisi tra Capri, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Vico Equense, in provincia di Napoli e Amalfi, Ascea, Centola, Maiori, Pisciotta, Positano e Ravello, in provincia di Salerno. Sono 100 i comuni finanziati in tutt’Italia per 4,2 milioni con i fondi stanziati dal Viminale per Spiagge sicure – Estate 2019.  

Positivo il bilancio per il Comune di Lacco Ameno. Gli uomini della Polizia municipale guidati dal comandante Raffaele Monti hanno comminato 12 verbali di sequestro e 9 per violazioni sulla normativa del commercio. Migliaia gli oggetti sequestrati per un valore di circa 5mila euro. “I risultati sono stati eccellenti”, assicura il numero uno dei caschi bianchi spiegando come “Il numero di verbali ed i sequestri non sono stati tantissimi perché il fenomeno del commercio abusivo ambulante sulle piagge di Lacco Ameno è stato debellato nei primissimi giorni del progetto Spiagge Sicure”. Nella prima fase del progetto la presenza continua e costante della municipale che ha adottato tolleranza zero ha fatto sì che in breve tempo le spiagge fossero abbandonate dai venditori ambulanti abusivi. E così grazie a questo progetto i turisti hanno potuto trascorrere giornate al sole in tranquillità senza dover schivare distese di abiti, scarpe, occhiali, borsette, foulard e senza essere disturbati da massaggiatori e venditori di cocco, granite e borse. “Nel primo periodo – spiega ancora il comandate Monti – c’era ancora qualche ambulante abusivo che circolava sulle nostre spiagge.

Da luglio in poi, invece, sono praticamente scomparsi. E ciò è avvenuto grazie alla nostra presenza ed ai controlli effettuati”. I vigili, infatti, anche in abiti borghesi hanno controllato continuamente le spiagge di Lacco Ameno. Presenti anche alle fermate degli autobus agli ingressi del paese per porre in essere dei controlli preventivi. I fondi messi a disposizione dal progetto ‘Spiagge Sicure 2019’ sono stati assunti a tempo pieno e determinato, per tre mesi, due istruttori di vigilanza, categoria C con posizione economica C1. L’ente ha potuto attingere dalla graduatoria vigente scaturita dalla selezione di concorso dello scorso dicembre. E non solo. La spesa presunta per la corresponsione del trattamento economico è stata quantificata in un importo di euro 18.129.  Il Comandante della Polizia municipale, Raffaele Monti, quindi, ha stabilito di procedere all’acquisto, per circa 5mila euro, di due biciclette elettriche a pedalata assistita con relativi accessori e specifici allestimenti per le operazioni di Polizia locale. “I fondi ministeriali ci hanno davvero aiutato”, conferma il comandante. “Abbiamo dimostrato ciò che già sapevamo: avere a diposizione un maggior numero di uomini e mezzi ci mette in condizione di poter lavorare meglio ed essere più efficienti”. Con le due biciclette i due vigili ‘estivi’ hanno perlustrato le spiagge e le strade di Lacco Ameno “anche senza farsi notare”, ha detto ancora il comandante che chiosa con una speranza. “Mi auguro – ha detto – di poter ripetere questo progetto anche il prossimo anno. So bene che sarà difficile ripetere l’esperienza proposta dal Ministero dell’Interno con Spiagge Sicure, ma spero che l’amministrazione comunale alla luce dei buoni risultati che abbiamo raggiunto, possa trovare una soluzione”. L’auspicio di Monti è di avere anche per la prossima estate almeno due uomini a disposizione in più. “Due unità in più ci consentono di poter controllare maggiormente il territorio e meglio”. Il progetto Spiagge sicure è terminato, adesso è il momento della rendicontazione agli uffici del ministero dell’Interno per ottenere il rimborso delle spese effettuate. C’è, poi, un anno a disposizione per provare a far quadrare i conti ed investire sul settore sicurezza.  

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