ARCHIVIO 5POLITICA

Corte dei Conti e dissesto, l’ottimismo di Villani

Di Guglielmo Taliercio

PROCIDA – Così come anticipato nei giorni scorsi, la Corte dei Conti, dopo l’udienza pubblica del 9 dicembre scorso, si è pronunciata con la deliberazione 248 del 14 dicembre, disponibile sul sito del Comune nella sezione controlli e rilievi sull’amministrazione,ed è più che doveroso ascoltare dalla viva voce di Giovanni Villani, consigliere delegato al bilancio, lo stato dell’arte e cosa cambierà per l’Ente Locale nel medio lungo periodo.

«Diciamo subito – dice Villani – che la Corte dei Conti ha rinviato ogni decisione sul dissesto finanziario del Comune alla prossima verifica semestrale. Sin dal nostro insediamento si sono succedute diverse tesi su come affrontare la drammatica situazione economica e finanziaria, ma, alla luce di quest’ultima deliberazione, emergono dei punti fermi in riferimento al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2013-2019 predisposto dall’Amministrazione Capezzuto. Innanzitutto la Corte dei Conti ha accertato che il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2014, approvato dal Consiglio Comunale del 30 maggio 2015 a porte chiuse, non è di 5,4 milioni di euro (come calcolato dall’Amministrazione Capezzuto) bensì di 7,3 milioni di euro (maggiore indebitamento occultato dalla precedente amministrazione? comportamento colposo o doloso di quest’ultima?); pertanto, la Corte ha precisato che: “… occorre procedere a rideterminare il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014 con tutte le conseguenze di legge.”

Inoltre, ha ribadito il “grave mancato rispetto degli obiettivi intermedi indicati dall’Amministrazione nel periodo che va dal 2013 al mese di giugno 2015”; ha evidenziato “l’insostenibilità e la mancanza di congruità del Piano di riequilibrio presentato dal Comune di Procida, fondato quasi esclusivamente sulle operazioni di dismissione del patrimonio immobiliare (fabbricati e terreni) e societario (49% di Marina di Procida)”; ha precisato – a differenza di quanto invece veniva sostenuto sui giornali locali da precedenti amministratori ed esperti vicini ad essi –  e come da noi da sempre affermato, che “… non esiste alcun presupposto normativo che consente di rimodulare il Piano di predissesto.”

A ciò – continua il consigliere delegato al bilancio – si aggiunga che la Corte dei Conti ha riconosciuto gli sforzi che l’Amministrazione Ambrosino ha messo in campo sia sul versante delle entrate sia sul versante delle spese, ma ha aggiunto che la situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Comune è talmente deteriorata e compromessa, che solo un intervento normativo (testualmente: ”… nuovi eventuali ausili decisi dal legislatore”) potrebbe consentire all’Ente di procedere al risanamento finanziario, rimodulando il Piano nei tempi (da 7 a 30 anni) e nelle modalità. In altri termini, i dati e le informazioni che abbiamo fornito rappresentano fedelmente e correttamente la situazione economica e finanziaria del Comune e la Corte dei Conti ne ha dato ulteriore conferma con la deliberazione 248 del 14 dicembre 2015.

Ads

Ad ogni buon conto, il disegno di legge di Stabilità per il 2016, in corso di discussione al Parlamento, ha recepito un emendamento dell’A.N.C.I. ( Associazione Nazionale Comuni Italiani), che abbiamo sostenuto fin dal nostro insediamento in tutte le sedi, di seguito riportato, e che ci consentirebbe di rimodulare e riformulare il Piano di riequilibrio. “Gli enti locali che nel corso del 2013 o 2014 hanno presentato, o per i quali è stato approvato il piano di riequilibrio pluriennale possono ripianare la quota di disavanzo applicato al piano di riequilibrio, secondo le modalità previste dal DM del 2 aprile 2015. A tal fine, ferma restando la durata massima del piano di riequilibrio pluriennale, tali enti possono provvedere a rimodulare o riformulare il precedente piano in coerenza con l’arco temporale di anni trenta previsto per il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, di cui all’articolo 3 del D. Lgs. n. 118/2011……”

Ads

Attendiamo la conclusione dell’iter parlamentare, ma sin d’ora colgo l’occasione per ringraziare in particolare l’Onorevole Luisa Bossa, da sempre vicina alla nostra comunità, ed il Sindaco di Torino Piero Fassino, Presidente dell’A.N.C.I., col quale ho interagito, che si sono fatti carico anche della ns. esigenza, sostenendola alla Camera dei Deputati.

In definitiva – conclude Giovanni Villani –  l’analisi economico-finanziaria da noi compiuta in questi primi 6 mesi di consiliatura è stata confermata dalla Corte dei Conti, nonostante quanto invece affermato insistentemente dall’opposizione. Abbiamo adottato tutte le misure che potevamo, nell’esclusivo interesse della Comunità procidana e nel pieno rispetto della legge: nessuna teoria “creativa” o interpretazioni prive di fondamento giuridico e/o normativo. Continueremo a seguire le indicazioni della Magistratura contabile, ed a farci guidare dal buon senso per costruire un Paese “normale”, continuando a chiedere la collaborazione di tutti coloro che vogliono mettersi in gioco dando un fattivo contributo; se poi interverrà una modifica legislativa, come ci auspichiamo, ne prenderemo atto adottando i conseguenti comportamenti».

 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex