CRONACAPRIMO PIANO

Così Ischia si è “arresa” a Forio

L’inizio della stagione turistica mostra come il Comune sia diventato egemone sull’isola: strade piene di turisti, movida al top, apertura di nuove attività commerciali. Sull’altro versante caos con traffico ovunque, cartelli “fittasi” in bella mostra e la crisi ormai cronica. E anche per celebrare il “gemellaggio” in salsa DMO la location è stata Forio…

Il fine settimana che ci siamo appena messi alle spalle ha di fatto segnato l’apertura ufficiale della nuova stagione turistica. Che di vacanzieri ne siano sbarcati, lo raccontava anche un semplice colpo d’occhio, tra persone che passeggiavano qua e là e i trolley che venivano trascinati avanti e indietro nei porti della nostra isola. Ma il weekend che ha inaugurato il nuovo corso – in attesa dei numeri che non arriveranno immaginiamo prima di un paio di settimane, visto che incombono tre ponti consecutivi, quello pasquale, della Liberazione e del Primo Maggio – hanno già messo ancora una volta in evidenza quanto ormai il rapporto di “forze” sul territorio sia decisamente mutato. Forio capitale, Ischia succursale, volendo sintetizzare come i due Comuni più grandi dell’isola si sono presentati all’appuntamento. All’ombra del Torrione corso e strade principali stracolmi, ristoranti e locali pieni, movida come al solito al top. Insomma, l’ennesimo pienone per un territorio che grazie anche agli sforzi compiuti dall’amministrazione guidata dal sindaco Stani Verde ha davvero svoltato negli ultimi anni al punto tale da diventare riferimento per la vacanza sull’isola agli occhi del turista. E a conferma di tutto questo, basti notare anche il fatto che nuove attività commerciali hanno aperto i battenti e che fittare un negozio a Forio non è difficile ma diventa addirittura un’operazione impossibile. E non è un caso che i primi riscontri siamo già positivi e facciano sorridere gli operatori del turismo e del terziario.

Stati d’animo e prospettive diametralmente opposte in quel di Ischia, che ormai di Comune capofila conserva solo il nome. Al netto di un paese che ha vissuto il weekend delle Palme in una situazione surreale (con semafori messi, tolti e poi rimessi e turisti costretti a camminare tra le auto in sosta e in movimento in aree come Corso Vittoria Colonna e Ischia Ponte), sono tante altre le circostanze e i fattori che segnano un declino sempre più marcato e quel che è peggio inarrestabile. Nemmeno l’inverno appena trascorso è servito a raddrizzare la situazione e un “borsino” tendente al ribasso: nelle zone più “in” (almeno sulla carta) del territorio sono tanti i negozi con il cartello “Fittasi” che resterà lì in bella mostra per l’intera stagione estiva e tante anche le attività che nemmeno hanno aperto per questo fine settimana, ritenendolo per la verità tutt’altro che conveniente. I costi restano cari, quelle aree spesso sono desolate e soprattutto ormai niente affatto invoglianti per gli ischitani e gli stessi turisti. Il “colpo di grazia” premeditatamente inflitto alla movida qualche tempo fa, la chiusura del New Valentino (accolta magari pure con un sospiro di sollievo ignorando quanto avrebbe inciso l’assenza di una storica struttura di intrattenimento), i Bar Calise accesi a intermittenza come le luci natalizie, hanno fatto il resto. Benvenuti qui, dove pare regnare ormai la rassegnazione. Ma in fondo, se uno ci pensa, c’è ben poco da meravigliarsi. Il fatto che Ischia abbia abdicato al ruolo di regina isolana è confermato anche dal recente incontro di venerdì scorso, quanto è stato presentato il progetto legato al contest “Ischia Experience” che sembra fosse una sorta di apripista all’ingresso nella DMO ischitana dei Comuni di Forio (che senza DMO ha fatto salire alle stelle il suo brand lontano dall’isola attraverso una serie di campagne mirate ed efficaci) e Serrara Fontana. L’evento che ha siglato questo gemellaggio, manco a dirlo, si è svolto ovviamente a Forio, giusto per renderlo più intrigante, accattivante e perché no credibile, visto che dell’apparato messo su in quel di via Iasolino si sono perse onestamente le tracce, sempre che fossero mai state “rinvenute” da qualche parte. Insomma, anche nel mondo associazionistico ischitano non è mancato chi ha visto l’appuntamento al Royal Sunset una sorta di logico epilogo, quello che vede Ischia arrendersi all’ormai incontrastata supremazia foriana. Come è stato possibile oggi e come mai questo non è successo in un passato più e meno recente? Premesso che non siamo economisti e che quindi non vogliamo addentrarci in campi che per chi scrive sarebbero minati, beh possiamo andare a ritroso nel tempo e capire perché in passato la politica non ha permesso che Ischia cedesse il suo scettro. Il primo a provarci, e forse l’unico in passato ad esserci andato davvero vicino, fu Gaetano Colella che sotto questo aspetto fece tantissimo per Forio ma si trovò dall’altra parte Enzo Mazzella che seppe fare da degno argine. La supremazia isolana era anche tra gli obiettivi di Franco Monti, tenuto a bada degnamente da Luigi Telese nei suoi tre anni da primo cittadino. Il dualismo si è riproposto anche all’epoca in cui all’ombra del Torrione a indossare la fascia tricolore era il medico Franco Regine che però dall’altra parte aveva come “avversario” l’attuale primo cittadino casamicciolese Giosi Ferrandino. Evidentemente la crescita fatta da Forio negli ultimi due anni, alimentata dall’attività compiuta dall’amministrazione comunale e dal suo sindaco Stani Verde, ha rappresentato una sorta di “tsunami” dinanzi alla quale Ischia non è riuscita ad opporsi. E la stessa DMO, fortemente voluta da Enzo Ferrandino, francamente è rimasta come quei brasiliani che all’alba degli anni ’80 sbarcano in Italia per giocare nelle squadre di provincia: annunciati come fenomeni, non incidevano meritandosi l’appellativo – nel migliore dei casi – di “oggetti misteriosi”. Ma adesso, magari, a mettere benzina nel motore, saranno Stani Verde & co.: il progetto che mira a diffondere l’isola e le sue bellezze attraverso social e influencer, potrebbe anche dare un senso a chi e quello che adesso un senso non ce l’ha. Ma sia chiaro, se la vede Forio. Adesso, vuoi o non vuoi, funziona così. E chissà che non sia un bene, sempre che i benefici possano essere distribuiti equamente sull’intera isola. Uno scenario, allo stato dell’arte, lontano anche solo dal poter essere immaginato. Intelligenti pauca.

Articoli Correlati

3 Commenti

  1. Complimenti al sindaco Stani Verde, Forio è la mia residenza, vedere migliorare il paese è sempre una gioia. Mi dispiace per Ischia, ma veramente ci si va solo per l’ASL o per incontrare qualche amico che ha casa li.

  2. A succhivo si sta meglio di Forio e Ischia. Tranquillità,bellezze naturali intorno ,mare e montagna. Passeggiate salutari e prezzi bassi a succhivo. È un’altra isola.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio