Così si rimette insieme il centrodestra a Ischia
Il sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino punta la prua dritta su via Iasolino. Non solo Massimo Trofa (tesserato con Forza Italia), incontro fiume nel municipio termale con il consigliere Pasquale Balestrieri e il fratello Giorgio. Feeling sempre più consolidato con Antonio Buono, e occhio agli incarichi conferiti proprio da Casamicciola che sembrerebbero far parte di una strategia e di un disegno ben preciso

Non chiedeteci il perché, anche se tra poco proveremo a dare una risposta a questo amletico interrogativo, ma una cosa è certa. Anzi, due, che poi sono tra loro strettamente correlate. La prima: Casamicciola ha puntato occhi, prua e interessi su Ischia. La seconda: l’attuale sindaco della cittadina termale, Giosi Ferrandino – le cui nozze con il partito azzurro sono ormai ufficiali, diciamo che sono state celebrate in forma privata – ha deciso di ricostruire il centro destra nel Comune capofila dell’isola verde. E a questo sta lavorando con una serie di operazioni scientifiche e mirate e che a questo punto certamente non possono essere definite casuali o sporadiche ma sono il frutto di un ben preciso disegno che risponde a una strategia mirata. Tutto ha inizio dall’interno del consiglio comunale di Ischia, manco a farlo apposta il “cuore” della politica locale. A indossare la maglietta di FI tesserandosi è stato Massimo Trofa, uomo di fiducia del primo cittadino casamicciolese e sicuramente incaricato di provare a fare proseliti all’interno dello stesso civico consesso ma anche nel mondo associazionistico e imprenditoriale. Per adesso non risultano “colpi di mercato” ma quel che è certo è che Trofa lavora sotto traccia e spesso fa anche da emissario dello stesso Giosi Ferrandino. Piazzare la bandiera nel civico consesso, in ogni caso, ha anche un valore altamente simbolico oltre che politico. Non solo Forza Italia, però, come dicevamo l’obiettivo del sindaco casamicciolese è quello di rimettere in piedi l’impalcatura del centro destra a tutto tondo. E l’ultima indiscrezione in ordine di tempo ci riporta proprio nella cittadina termale e molto più precisamente nella “inviolabile” stanza di Giosi nel palazzo municipale di via Salvatore Girardi.
Martedì un cittadino in rapporti di conoscenza diretta con il cronista si è recato presso il Comune per provare a conferire col sindaco: non sappiamo se avesse o meno appuntamento, ma questo nella circostanza interessa molto poco. Il problema è che la sua attesa nel blindatissimo androne si è protratta davvero a lungo, oltre un paio d’ore. Il nostro ha pensato che fosse in atto una riunione politica, magari una giunta, ma grande è stata la sua sorpresa nello scoprire l’arcano. A lasciare la stanza di Ferrandino dopo una chiacchierata biblica, infatti, sono stati il consigliere comunale Pasquale Balestrieri e il fratello Giorgio Luigi, il primo attuale consigliere di maggioranza, il secondo ex e comunque inquilino affezionato del palazzo municipale di via Iasolino a Ischia Porto. Vista la durata del confronto a porte chiuse, dubitiamo fortemente che gli “Sciupatiello’s” siano andati a fare una visita di cortesia a Giosi o a portargli un semplice saluto. Insomma, sotto ci deve essere sicuramente qualcos’altro e provate voi a capire da soli di cosa si possa trattare. Se dare una risposta è difficile, è abbastanza agevole intuire che si trattasse di questioni ischitane piuttosto che casamicciolesi. Per la verità sull’affascinante lungomare negli ultimi tempi è stato avvistato anche il leader del gruppo “Sciarappa”, l’attuale assessore Antonio Buono ma se vogliamo questo certo non fa notizia: il feeling dell’eminenza grigia della politica ischitana con Giosi Ferrandino è un qualcosa di estremamente collaudato e consolidato. Attenzione però perché anche una serie di operazioni che avvengono lontano dai riflettori e che riguardano la politica soltanto marginalmente si starebbero effettuando con l’intento di rafforzare la “testuggine” centrodestrista in quel di Ischia. Tra incarichi, affidamenti e consulenze varie, agli addetti ai lavori e ai più attenti analisti non mancherà modo di verificare come dalle parti di Casamicciola ci sta stata l’abitudine di recente di andare a “pescare” figure imparentate o comunque legati a filo doppio con personaggi ischitani che certo rientrano in quell’alveo politico. Insomma, un’attività di reclutamento che prosegue proprio nel momento in cui ad Ischia dall’altra parte della barricata devono fare i conti con la “mazzata” subita da Vincenzo De Luca la cui sorte adesso è diventata un rebus. E con la sua, ovviamente, anche quella dell’attuale assessore regionale Lucia Fortini, da sempre riferimento di gran parte della costola di centrosinistra dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Enzo Ferrandino.
Obiettivo giosiano, rafforzare la posizione di Gianluca Trani, erede designato alla successione di Enzo Ferrandino, che intanto in settimana ha radunato mezza maggioranza in un ristorante in località Cretaio. E dall’altra parte emergono gli interrogativi degli orfani del duo composto da Vincenzo De Luca e Lucia Fortini


Ma adesso, dopo i fatti, è l’ora degli interrogativi o meglio dell’interrogativo: perché? Qualcuno potrebbe pensare che Giosi Ferrandino abbia voglia di candidarsi a Ischia alle prossime amministrative. Una prospettiva certo suggestiva, ma dalla quale difficilmente l’ingegnere si farà tentare per due ordini di motivi. In primis, non poter lasciare la sua Casamicciola in un momento di profonda ricostruzione (dovrebbe dimettersi a mandato ancora in corso, scenario francamente di quelli “tosti” se non addirittura apocalittici) e in secondo luogo per il patto d’acciaio siglato con Gianluca Trani, che appare come l’erede designato al trono alle prossime elezioni amministrative. Ma è anche vero che Giosi prepara il terreno per fare in modo che Enzo Ferrandino – che ultimamente anche con qualche iniziativa affidata ad improvvisati strateghi (che la politica si faccia mettere le carte in mano in questa maniera è un qualcosa di preoccupante, prima ancora che mortificante) – non resti più al timone del “palazzo” dopo il 2027 sia pure per interposta persona. Per la serie, al netto della pregressa mancanza di feeling, ad ogni azione corrisponde una reazione. A proposito di martedì, facciamo un attimo un salto indietro. Non è stata solo la giornata degli Sciupatiello’s in municipio, ma anche quello in cui in un accorsato ma isolato ristorante in località Cretaio si è riunito per un convivio un gruppo di otto/nove persone: a capotavola Gianluca Trani, con lui diversi consiglieri comunali di Ischia. Pensavano di poter dialogare tranquilli e lontani da occhi indiscreti ma purtroppo il mondo è piccolo, e l’isola ancora di più. Insomma, che dire: la situazione si fa oltremodo intrigante e interessante. Meglio così, dopo un lungo periodo in cui la politica ischitana è stata caratterizzata da un letargo senza precedenti negli ultimi 50 anni.