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Processo al giudice Capuano, in aula parla il teste chiave dell’accusa

Chiamato a deporre l’ispettore Carnevale, in servizio presso la Questura di Napoli, principale protagonista dell’attività di indagine. Gli avvocati Alfonso Furgiuele e Alfredo Sorge hanno chiesto e ottenuto la trascrizione di numerose conversazioni intercettate, ritenute favorevoli al loro assistito e che invece non erano mai state segnalate

Ieri si è celebrata a Roma una significativa udienza nel processo a carico del Giudice dottor Alberto Capuano, difeso dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Alfredo Sorge. Udienza protrattasi fino a pomeriggio inoltrato, e totalmente assorbita dalla deposizione di quello che forse è il testimone-chiave tra quelli indicati dalla Procura.

Abbiamo parlato di udienza significativa, e infatti i legali di fiducia del magistrato ritengono che nel corso dell’escussione dell’ispettore Carnevale, in servizio presso la Questura di Roma, e principale protagonista della attività di indagine, sia emerso che il dottor Capuano non abbia mai interferito con l’attività giudiziaria dei consiglieri di Corte di Appello impegnati nei processi oggetto di contestazione. Non solo: lo schieramento difensivo ha espresso soddisfazione anche perché la deposizione ha evidenziato che di tali consiglieri il Capuano non avesse neppure i relativi numeri di telefono. Di più: la testimonianza avrebbe fatto emergere che tra il dottor Capuano e gli altri giudici non vi fosse alcun di rapporto di conoscenza.

Elementi, questi, che rafforzano la strategia difensiva tesa a dimostrare l’insussistenza dei presunti episodi corruttivi ipotizzati dalla Procura di Roma a carico del magistrato già in forza presso il Tribunale di Ischia. Le accuse, come si ricorderà, riguardano altre cinque persone, il consigliere circoscrizionale di Bagnoli Antonio Di Dio, Giuseppe Liccardo, Elio Bonaiuto e il libero professionista Valentino Cassini. Ai cinque sono mosse diverse contestazioni a vario titolo: millantato credito, traffico di influenze illecite, favoreggiamento personale, corruzione per esercizio della funzione, corruzione in atti giudiziari, tentata estorsione. 

Nel prosieguo della lunga deposizione del teste è emerso che nell’episodio relativo ai lavori effettuati presso il centro estetico della moglie del dottor Capuano, l’imprenditore edile che aveva effettuato una parte di quei lavori, aveva usufruito, insieme a molti suoi familiari, di numerosi trattamenti estetici gratuiti. Gli avvocati Furgiuele e Sorge hanno anche segnato un ulteriore importante punto a favore della difesa, in un processo per larga parte basato su intercettazioni: i due legali hanno infatti richiesto la trascrizione di numerose conversazioni intercettate, tutte favorevoli all’imputato, mai segnalate, trascritte e portate all’attenzione dei Giudici che si sono occupati della vicenda sino a questo momento, ed il Tribunale, che ha seguito attentamente l’istruttoria, ha accolto la relativa richiesta. Dunque, si può dire che l’udienza di ieri potrebbe avere fondamentali riflessi nell’alleggerire la posizione del dottor Capuano. Nonostante la lunga giornata, la deposizione dell’ispettore Carnevale non è ancora terminata. Il funzionario completerà la propria testimonianza durante la prossima udienza, fissata al 9 luglio.

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