CRONACA

Costruzioni, effetto “bonus”: in due anni +30mila imprese

Lazio prima in valore assoluto (+5mila), Campania prima per variazione (+7%)

Secondo l’analisi Movimprese, condotta periodicamente da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio, il terzo trimestre dell’anno in corso si conclude con il boom dell’edilizia che trascina il saldo delle imprese: +22mila nel terzo trimestre 2021. Infatti, grazie anche all’impatto dei bonus e superbonus nel comparto dell’edilizia – che negli ultimi due anni ha visto crescere il numero di imprese di quasi 30mila unità, 6mila delle quali nel solo trimestre luglio-settembre di quest’anno – il saldo tra aperture e chiusure nel terzo trimestre 2021 si attesta al di sopra di quota 20mila imprese (per l’esattezza 22.258), una soglia superata solo due volte nei trimestri estivi del decennio pre-pandemico.

Fabrizio Luongo
Fabrizio Luongo

A spingere sulla vitalità del sistema imprenditoriale nel trimestre da poco concluso sono state, quindi, le costruzioni che, con 6.200 imprese in più (+0,95% rispetto a fine giugno), hanno contribuito per il 28% al bilancio positivo del periodo.

«Sul buon andamento del saldo – sottolinea il vice presidente della Camera di Commercio di Napoli Fabrizio Luongo – si riflette, tuttavia, il perdurare della frenata impressa dal Covid alle chiusure di imprese: 40.133 quelle complessivamente registrate fra luglio e settembre, il dato più basso nella serie degli ultimi dieci anni. La tenuta delle iscrizioni (62.391) ha comunque consentito di registrare a fine settembre un saldo di 22.258 imprese in più rispetto alla fine di giugno, portando lo stock delle imprese a raggiungere il valore di 6.166.416 unità».

Nel complesso tra i vari comparti (così come si evince dalle tabelle allegate) a spiccare per dinamismo nel trimestre estivo è stato quello delle attività professionali, tecniche e scientifiche (+1,16% corrispondente ad un saldo di 2.649 imprese in più). Come riflesso della ripartenza di tante attività legate alla dimensione sociale – e della voglia degli italiani di mettersi alle spalle i giorni del lockdown – si segnala anche il dato delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento, cresciute in estate dell’1,02% (819 unità). Istruzione (+0,95%), attività finanziarie e assicurative (+0,89%) e servizi alle imprese (+0,85%) gli altri settori in evidenza per dinamismo. In termini assoluti, invece, dopo le costruzioni (come detto con 6.196 imprese in più) troviamo le attività di alloggio e ristorazione (+3.141), il commercio (+2.923) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.649).

Secondo l’analisi Movimprese, condotta periodicamente da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio, il terzo trimestre dell’anno in corso si conclude con il boom dell’edilizia che trascina il saldo delle imprese: +22mila nel terzo trimestre 2021. Infatti, grazie anche all’impatto dei bonus e superbonus nel comparto dell’edilizia – che negli ultimi due anni ha visto crescere il numero di imprese di quasi 30mila unità, 6mila delle quali nel solo trimestre luglio-settembre di quest’anno – il saldo tra aperture e chiusure nel terzo trimestre 2021 si attesta al di sopra di quota 20mila imprese (per l’esattezza 22.258), una soglia superata solo due volte nei trimestri estivi del decennio pre-pandemico.

Ads

A spingere sulla vitalità del sistema imprenditoriale nel trimestre da poco concluso sono state, quindi, le costruzioni che, con 6.200 imprese in più (+0,95% rispetto a fine giugno), hanno contribuito per il 28% al bilancio positivo del periodo.

Ads

«Sul buon andamento del saldo – sottolinea il vice presidente della Camera di Commercio di Napoli Fabrizio Luongo – si riflette, tuttavia, il perdurare della frenata impressa dal Covid alle chiusure di imprese: 40.133 quelle complessivamente registrate fra luglio e settembre, il dato più basso nella serie degli ultimi dieci anni. La tenuta delle iscrizioni (62.391) ha comunque consentito di registrare a fine settembre un saldo di 22.258 imprese in più rispetto alla fine di giugno, portando lo stock delle imprese a raggiungere il valore di 6.166.416 unità».

Nel complesso tra i vari comparti (così come si evince dalle tabelle allegate) a spiccare per dinamismo nel trimestre estivo è stato quello delle attività professionali, tecniche e scientifiche (+1,16% corrispondente ad un saldo di 2.649 imprese in più). Come riflesso della ripartenza di tante attività legate alla dimensione sociale – e della voglia degli italiani di mettersi alle spalle i giorni del lockdown – si segnala anche il dato delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento, cresciute in estate dell’1,02% (819 unità). Istruzione (+0,95%), attività finanziarie e assicurative (+0,89%) e servizi alle imprese (+0,85%) gli altri settori in evidenza per dinamismo. In termini assoluti, invece, dopo le costruzioni (come detto con 6.196 imprese in più) troviamo le attività di alloggio e ristorazione (+3.141), il commercio (+2.923) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.649).

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex