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Caro benzina, la petizione arriva a 4.700 firme

ISCHIA. Quasi cinquemila firme. Ha superato ogni aspettativa la raccolta di adesioni alla petizione popolare contro l’aumento indiscriminato delle tariffe di carburante sulla nostra isola. La raccolta era partita meno di un mese fa per iniziativa di Giovanni Cricco, giovane blogger isolano impegnato da tempo nel segnalare i problemi e le criticità del nostro territorio. Incanalando la protesta e il malcontento per i prezzi che presso distributori locali aumentano a vista d’occhio (e non è una metafora), e richiamando l’attenzione della cittadinanza con un incontro pubblico svoltosi al Bar Calise a fine maggio, Cricco ha lanciato la petizione battendo palmo a palmo i centri nevralgici dell’isola per raccogliere le firme dei cittadini interessati a portare la protesta negli ambienti istituzionali, per renderla concreta e finalmente produttiva di effetti. Ieri è stato proprio Giovanni a chiudere simbolicamente questa prima fase, apponendo per ultimo la sua firma alla petizione:  «Ebbene sì – ha dichiarato – sono stato l’ultimo a firmare la petizione contro il caro Carburante. Sarò orgoglioso portavoce di 4700 isolani.  In questa battaglia ho profuso tutte le mie forze e chi mi conosce bene ne è testimone. L’ho fatto con piacere, e per amore della mia gente, e continuerò
a lavorare per migliorare la mia isola. Il mio futuro è Ischia: io da qui non me ne vado e combatterò ogni giorno per un avvenire migliore». Giovanni ha poi concluso: «Domani (oggi per chi legge, ndr) invierò tramite raccomandata le ricerche fatte, le firme e ovviamente le segnalazioni». Cricco si riferisce alle ricerche da lui condotte sui dati statistici delle tariffe ischitane messe a confronto con quelle regionali e nazionali, di cui qualche settimana fa su queste colonne vennero pubblicati alcuni risultati. Questi ultimi testimoniano in maniera chiara l’anomalia delle tariffe ischitane sui carburanti rispetto al resto della Campania, ma anche rispetto al resto d’Italia. Negli ultimi sei mesi, in particolare, si sono arrivati a registrare una serie di rincari presso le varie pompe in misura variabile tra i dieci e i venti centesimi, mentre ancor più stupefacenti sono i dati relativi alla media degli aumenti nei diciotto mesi tra il gennaio 2017 e il giugno 2018, confrontando il dato nazionale con quello regionale e quello isolano. In questo ultimo anno e mezzo il prezzo della benzina in Italia è passato da una media di 1,54 euro al litro a 1,63, dunque con un aumento medio di 0,09 centesimi. In questo caso la media nazionale è in linea con quella della Campania, mentre è stridente il confronto con la media ischitana, pari a 1,92 euro al litro. Parliamo dunque di quasi 30 centesimi di differenza: un’enormità che si riscontra in maniera quasi identica per il diesel. Da noi infatti il gasolio si vende a una media di 1,79 euro al litro, circa 30 centesimi in più anche in questo caso (per la precisione +0,31 rispetto alla media campana). Anche le risultanze della ricerca condotta da Giovanni utilizzando fonti ufficiali saranno consegnate all’autorità Antitrust, al quale la Federconsumatori Ischia rappresentata dall’avvocato Adriano Mattera presenterà un apposito esposto, che sarà inviato anche al Garante dei prezzi e alla Direzione generale per il mercato.

 

 

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