CRONACA

Trasporto rifiuti in terraferma, i sindaci incontrano Bonavitacola

L’incontro di ieri è servito a delineare le possibili soluzioni alternative per il trasporto dei rifiuti sulla terraferma rispetto all’attuale Traspemar

Un incontro tra i sindaci dell’isola di Ischia con la partecipazione dell’assessore all’Ambiente, nonché vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e del presidente della commissione consiliare ai trasporti Luca Cascone per discutere della possibilità di ricorrere ai servizi di altri vettori come Caremar e Medmar per il trasporto dei rifiuti prodotti sull’isola. Il tutto sotto l’egida dell’assessorato all’Ambiente della Regione Campania. Presenti i sindaci di Barano, Ischia, Forio, Capri, Anacapri ed un assessore per Procida ed il consigliere comunale Ciro Frallicciardi delegato dal sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna.

Un incontro interlocutorio per capire se possono essere poste in essere soluzioni alternative per il trasporto dei rifiuti sulla terraferma rispetto all’attuale Traspemar che, tra l’altro, non ha un’autorizzazione regionale bensì della Capitaneria di Porto. Il problema è noto: tariffa alta, corse che non partono sempre e camion di rifiuti fermi ai porti, solo per citarne alcuni. La Regione Campania nella persona dell’assessore Bonavitacola ha chiesto ai sindaci dell’isola di Ischia di fare una sorta di business plain nel quale è tracciato il fabbisogno di quello che è il servizio da coprire. In partica la Regione vuole sapere quante sono le navi da impiegare, con quale frequenza devono viaggiare e con quanti camion a bordo. Questa analisi, poi, potrebbe essere sottoposta alla Caremar e Medmar per capire e verificare le eventuali disponibilità di tali società ad effettuare con urgenza il servizio di trasporto dei rifiuti, con indicazione del relativo costo e la tipologia di vettore autorizzato per il trasporto.

Un sentiero già percorso dai sindaci che nel corso delle scorse settimane hanno inviato ad alcune Compagnie di navigazione del Golfo una richiesta volta a verificare la disponibilità di tali società ad effettuare con urgenza il servizio di trasporto dei rifiuti, con indicazione del relativo costo e la tipologia di vettore autorizzato per il trasporto. La nota viene è stata motivata con le notevoli difficoltà che da tempo si stanno riscontrando nel trasporto marittimo, una situazione che rischia di determinare gravissimi problemi di natura igienico-sanitaria, col concreto rischio di dover interrompere la raccolta di rifiuti sul territorio. Il contesto è aggravato dall’emergenza epidemiologica in corso, in quanto tra i rifiuti da imbarcare verso la terraferma figurano anche i rifiuti prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al Covid19 e che sono oggetto di una raccolta rifiuti dedicata. Con l’approssimarsi della stagione estiva, e il relativo aumento delle temperature ed i maggiori quantitativi di rifiuti prodotti in virtù dei flussi turistici, la situazione è destinata a peggiorare.

In effetti il mandato dato ai sindaci, quindi, è quello di porre in essere una sorta di valutazione di quello che è il fabbisogno generale dell’isola. Una strada percorsa anche attraverso il Cisi che lo scorso marzo ha deliberato la “definizione broker e tipologia contrattuale per il trasporto RSU in terraferma”. Nella delibera è stato analizzato che il costo sostenuto dai sei Comuni isolani, relativamente all’anno 2019 per il trasporto in terraferma di rifiuti, è stato di circa un milione e 100mila euro. Medmar e Caremar sarebbero interessate al servizio di trasporto di rifiuti sulla terraferma. Ci sono, quindi, una serie di elementi per poter almeno iniziare a delineare l’ipotesi di collaborazione anche se la risoluzione della problematica non è certo dietro l’angolo. Il percorso da compiere è ancora lungo.

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