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Covid “assassino”, addio a Peppe Ascione

L’anestesista ischitano era a stato a lungo in ospedale per combattere contro il coronavirus, poi era tornato a casa a giugno. Ma il suo fisico era rimasto profondamente minato dalla malattia

Una notizia triste, che ha gettato nello sconforto l’intera comunità isolana e quella ischitana in particolare. Nella notte tra mercoledì ed ieri è infatti venuto a mancare il dottore Peppe Ascione, anestesista del Loreto Mare. Era stato colpito dal Covid-19, quel nemico subdolo che ne aveva minato il fisico e che lo aveva costretto ad una lunghissima degenza in ospedale. Intubato, per un lungo periodo addirittura a combattere tra la vita e la morte. Quasi due mesi trascorsi tra il Rizzoli di Ischia e Pozzuoli, poi il 6 giugno il raggio di luce e quel momento di festa per avere finalmente posto fine alla degenza ed essere tornato a casa. Clinicamente era guarito, ma la malattia lo aveva profondamente scalfito e reso più debole.

Peppe Ascione doveva iniziare un percorso di riabilitazione ma evidentemente le conseguenze patite erano state davvero pesanti. Il medico ischitano era stato uno dei primi nostri concittadini ad essere colpito dal coronavirus, contratto presumibilmente durante lo svolgimento della sua attività professionale in terraferma o comunque nel corso dei suoi frequenti spostamenti. Il doppio tampone negativo era arrivato già subito dopo la prima decade di maggio ma non era bastato per farlo dimettere dall’ospedale, insomma le sue condizioni erano ancora da monitorare. Adesso l’epilogo più triste e che risveglia le nostre coscienze, ricordandoci una volta di più come il Covid-19 riesca ancora ad essere un “killer” spietato. Ai familiari tutti di Peppe Ascione l’abbraccio fortissimo e le più sentite condoglianze della redazione de Il Golfo.

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