CRONACA

Covid, De Luca: «Via con i vaccini, RT da livello di guardia»

Il presidente della giunta regionale della Campania parla anche delle scuole: «Faremo di tutto per riaprire in sicurezza»

«La vita prima di tutto. Da difendere». È il messaggio di Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento per fare il punto sulla pandemia da Covid in Campania. Il presidente della Regione ha voluto ricordare le tante vittime che hanno segno questo anno sottolineando che «l’Italia è stata la prima nazionale ad essere travolta, ma qualche errore è stato fatto. Abbiamo scontato la mancata decisione su un punto fondamentale, organizzarci per produrre in Italia i vaccini. Lo dovevamo decidere a marzo di un anno fa. È stato il principale errore fatto dall’Italia».

Vaccini

Poi ha affrontato la situazione in Campania che è «ancora delicata». L’indice Rt (la capacità di contagi, ndr) è ancora aumentato, passando dall’1,5% all’1,65% nell’ultimo report. «Dobbiamo stare attenti perché abbiamo la maggior densità abitativa d’Europa e la facilità di trasmissione del contagio, soprattutto delle ultime varianti, è grande. Abbiamo ancora oggi un numero grande di sintomatici anche se ad oggi stiamo ancora reggendo, sia nelle Terapie Intensive (occupate al 27%, la soglia critica è al 30%) che nei reparti (37% occupato, col pericolo a quota 45%). Diversamente da quello che sta accadendo in queste ore in Piemonte, non abbiamo chiuso altri reparti, perché vogliamo dare assistenza anche a chi non ha problemi di Covid».

Vaccini

Sul fronte vaccinazioni, in Campania sono state somministrate 633mila dosi. «E’ già un primo risultato importante che abbiamo raggiunto» ha sottolineato De Luca. «Abbiamo fatto una verifica anche per vaccinare i ragazzi oltre i 16 anni, ma l’unico vaccino è Pfizer che, per le dosi limitati che abbiamo, possiamo darlo solo al personale sanitario ed alle categorie fragili. Quando sarà disponibile, lo faremo fare anche agli alunni, perché capiamo benissimo che le scuole chiuse sono un problema. Faremo di tutto per aprire quanto prima possibile». Con l’obiettivo finale che non cambia: «Portare la Campania fuori dal calvario entro la fine dell’anno. Questo significare somministrare 4 milioni e 600mila dosi entro la fine dell’anno».

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